capitolo quarantacinque

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Non avevo neanche notato quando avevo iniziato a piangere. Mentre lacrime calde scivolavano lungo le mie guance, sentivo il cuore rompersi lentamente in milioni di pezzi. A pochi metri da me era in piedi un ragazzo il cui cuore era stato calpestato a terra, la cui fiducia era stata tradita da chiunque, la cui vita era stata piena di dolore e sofferenza. Un ragazzo il cui scudo duro nascondeva un'anima fragile che era stata distrutta diverse volte e nessuno era mai stato presente per raccogliere i pezzi.

In quel momento non volevo nient'altro che annullare la distanza tra di noi e abbracciarlo solamente con forza. Volevo confortarlo, volevo dirgli che la perdita dei suoi cari non era stata una sua colpa e non l'avrei mai giudicato per tutto ciò che era successo. Volevo dirgli che sarei rimasta al suo fianco fino alla fine, non importava quanto sarebbe diventato pericoloso.

Ma, appena feci un passo verso di lui, improvvisamente si voltò e finalmente mi guardò negli occhi. Il cuore mi si strinse dolorosamente nel petto quando vidi l'espressione addolorata nei suoi occhi verdi, ma, quando feci un altro passo verso di lui, lui indietreggiò.

"No," sussurrò, la sua voce un po' spezzata. "Prima devi ascoltare il resto della storia."

Lasciai uscire un respiro tremante prima di sollevare la mano per spazzare via le lacrime dalle mie guance. Spostai lo sguardo da Harry, così non avrebbe visto quanto mi avesse ferito che mi avesse allontanata. Ma una parte di me capiva perchè avesse fatto così e perciò riuscii ad annuire con la testa per fargli cenno di continuare.

Sentii Harry prendere un profondo respiro prima di cominciare a parlare di nuovo.

"Ho passato due anni in prigione, dove erano mandati i criminali più pericolosi. Ancora non capisco come sia sopravvissuto per tale lungo tempo...ero stato così vicino alla morte molteplici volte. Hai già visto le mie cicatrici, saranno un eterno ricordo di cosa ho sperimentato lì."

Dopo aver detto l'ultima frase, Harry rimase in silenzio per un momento e, improvvisamente, ricordai il momento in cui mi aveva detto di essere stato in prigione. Mi aveva guardato colpevole quando l'aveva menzionato e ora la sua espressione era esattamente la stessa. Sembrava come se non volesse ancora dirmi tutto quello che era successo in quell'orribile posto e le sue parole successive lo confermarono.

"Probabilmente ricordi quando ti ho detto che le persone pensano io sia morto. Ha a che fare con la mia fuga da lì, ma c'è qualcosa che non posso...dirti nei dettagli. Almeno non ora."

Harry mi guardò velocemente e qualcosa balenò nei suoi occhi, ma spostò altrove lo sguardo prima che avessi il tempo di riconoscere cosa fosse.

"Dopo essere scappato, la prima cosa che ho fatto è stata cercare Gemma. Ancora non sapevo cosa le fosse successo, ma un giorno, quando incontrai per caso Liam, mi disse tutto quello che sapeva. Ricordi quando ti ho detto di Gemma e Nick che stavano insieme? Beh, in quel momento non lo sapevo, quindi quando Liam mi aveva detto che Nick aveva abusato di lei e poi l'aveva scaricata in manicomio dicendo che ero stato io colui che aveva provocato il suo trauma, puoi solo immaginare quanto fossi arrabbiato. Nonostante fosse successo mentre giocavo a quel fottuto gioco, l'avrei protetta ad ogni costo. Liam mi disse anche che Nick voleva che io...che uccidessi Lilian alla fine, così che gli uomini mi avrebbero portato in prigione, così che potessero vedere quanto fossi davvero spietato e pericoloso. Ma so che c'è qualcos'altro dietro questa cosa...o in realtà dietro ad ogni gioco a cui ho partecipato. Io non...non l'avevo ancora capito. È come se Nick mi stesse nascondendo qualcosa e probabilmente è qualcosa di ancora più scioccante del fatto che Robert è il suo fottuto padre."

Notai la mano di Harry chiudersi a pugno quando disse il nome di Robert e puro odio balenò sul suo volto. Poi improvvisamente si voltò verso di me e non potei fare a meno di sussultare quando vidi quanto fosse intenso il modo in cui mi guardava. Per un momento mi guardò solamente prima di spostare lo sguardo a terra, ma ebbi il tempo di vedere la colpevolezza balenare nei suoi occhi.

Deglutii, sentendo il cuore iniziare a battere di nuovo velocemente. Potevo intuire che era finalmente arrivato al punto dove mi avrebbe detto del gioco...di me.

Quando Harry iniziò a parlare, immediatamente notai che la sua voce era leggermente tremante e ciò mi fece stringere lo stomaco dal nervosismo.

"Ho incontrato Nick circa due settimane fa. Aveva una nuova gang e così io. Alcuni ragazzi della sua gang precedente si erano uniti alla mia, incluso Niall, Louis e Liam. Quando incontrai Nick, uscì fuori che anche lui mi stava cercando e la ragione era la grande quantità di soldi di Robert che era misteriosamente scomparsa dal suo conto in banca nello stesso giorno in cui stavo partecipando al cosidetto ultimo gioco. Dato che Nick sapeva dei miei debiti con Steven, pensava che avessi preso quei soldi e li avessi nascosti da qualche parte. Era furioso perchè parte dei soldi era sua, non solo di Robert, e voleva che glieli restituissi. Ovviamente non avevo idea di chi avesse rubato quei soldi, ma finsi che fossi stato io perchè volevo che Nick mi dicesse dove fosse Robert. Lo cercavo da anni, ma non l'avevo mai trovato e, dato che Nick era l'unico che poteva dirmi dove fosse, decisi di minacciarlo un po'. Ma non volle dirmi nulla e fu allora che trovammo un accordo."

Harry sollevò la testa e, quando i suoi occhi verdi incontrarono i miei, potei sentire il petto stringermisi. Potevo già immaginare cosa stesse per dire.

"Decidemmo di giocare al gioco 24 hours, ma questa volta con regole diverse. Questa volta non erano dettate da Nick, ma da Henry, il ragazzo che hai visto quando abbiamo dato inizio al gioco. Nonostante io avessi voluto che questo gioco fosse stato senza partner, Henry non fu d'accordo. Ecco perchè fui obbligato a scegliere un compagno."

Harry si morse il labbro e sollevò la mano per passarsela tra i capelli. Non mi guardava più, anzi evitava il mio sguardo. Improvvisamente era come se non riuscissi più a respirare. Tutto divenne sfocato davanti ai miei occhi ed era come se i piedi non mi reggessero più.

"Volevo che fosse qualcuno che non conoscevo, ma che fosse stato abbastanza intelligente da aiutarmi a risolvere gli indizi. Inoltre non volevo decisamente una persona come Ella o Lilian, doveva essere qualcuno con una personalità diversa." Harry si fermò per un momento per prendere un profondo respiro. Quando i suoi occhi lentamente scivolarono nei miei, fu come se il mio cuore avesse smesso di battere.

"Ma più di tutto volevo fosse stato qualcuno di cui non me ne sarebbe importato."

Chiusi gli occhi, provando a regolare il mio respiro, ma era impossibile. Tutto ciò che avevo appena sentito sembrava troppo da tollerare, avevo paura di svenire presto.

"Così hai scelto me," sussurrai con voce tremante. Rimasi un po' sorpresa quando vidi Harry scuotere la testa.

"Non sono stato esattamente io a sceglierti."

Mi accigliai alla sua risposta, ma improvvisamente sentii i brividi correre lungo la mia schiena. Socchiusi la bocca per dire qualcosa, ma non ne uscì nessuna parola. Vidi Harry fare un passo verso di me, ma io indietreggiai, sentendo tutto il mio corpo iniziare a tremare. Potevo già intuire cosa stesse per dire, ma, comunque, le sue parole mi colpirono come uno schiaffo in pieno viso.

"È stato Liam."



Corretto.

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora