capitolo venti

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Harry's P.O.V.

Era ancora buio fuori, ma dal traffico chiunque poteva vedere che le persone avevano già iniziato ad andare a lavorare, a scuola e qualsiasi cosa andasse a fare la gente normale il venerdì. Fortunatamente sembrava che la giornata sarebbe stata nuvolosa, forse anche piovosa. Avrebbe reso le cose più semplici per me e Carissa mentre avremmo continuato a girare per la città in cerca di indizi. Quando pioveva la gente di solito guardava solamente i propri piedi e si affrettava lungo le strade per ripararsi dalla pioggia. Il sole avrebbe rovinato tutto perchè ci avrebbe resi più visibili e le persone avrebbero prestato più attenzione a noi a causa dei nostri vestiti scuri e i tentativi di nascondere i nostri volti. O almeno i miei tentativi. Carissa non era ancora in quella situazione in cui correva il rischio di essere riconosciuta, non ancora.

La guardai velocemente. Era appoggiata al sedile, i suoi occhi castani si muovevano leggermente mentre guardava fuori dal finestrino. Le sue sopracciglia erano aggrottate e giocherellava con le dita, un'abitudine che rivelava fosse nervosa o persa nei pensieri. Sapevo che aveva tante domande in testa, riguardo tutto ciò che era accaduto dal mio crollo nel parcheggio al momento in cui l'avevo avvertita sui ragazzi come quell'idiota nel negozio. Ma lei non mi aveva chiesto nulla come se stesse rispettando la mia privacy, e questa cosa era quello che più apprezzavo in lei. Ero sollevato che fosse più intelligente di quanto pensassi all'inizio e non fosse come quelle ragazze curiose che non riuscivano proprio a tenere la bocca chiusa. Non ero decisamente pronto a raccontarle del mio passato oscuro, neanche che avevo riconosciuto quel bastardo nella stazione di servizio. Non ricordavo il suo nome, ma mi ricordavo del suo volto perchè, quando ero adolescente, l'avevo visto alcune volte ad alcune feste e ogni singola volta veniva con una ragazza diversa.

Ed ogni ragazza che si fotteva aveva lasciato la festa piangendo, perchè, dopo aver ottenuto ciò che voleva, le gettava semplicemente via dicendo loro parole davvero offensive.

In quei momenti non poteva importarmene di meno di ciò che faceva dato che non lo conoscevo veramente, ma ora, che avevo notato che aveva provato a far cadere Carissa nella sua trappola, dovetti fare di tutto per fermarmi dall'ucciderlo. Beh, in effetti l'avrei ucciso se Carissa non mi avesse fermato davanti la porta del negozio. Ma mi sarei assicurato che un giorno l'avrebbe pagata per ciò che aveva fatto a quelle ragazze, ma maggiormente per aver provato a fare lo stesso con Carissa. Se lei non fosse stata la mia partner nel gioco e a volte sarebbe andata in quel negozio tutta sola, quel fottuto bastardo avrebbe potuto...solo il pensiero mi faceva venir voglia di tornare indietro e sparargli al cranio.

Non sapevo perchè mi sentissi così protettivo nei confronti di Carissa, era ironico perchè, mentre era con me, poteva essere danneggiata. Anche se potevo proteggerla da altre persone che potevano farle del male, non sarei mai stato capace di proteggerla da me stesso. La cosa peggiore era che lei non aveva nemmeno la più lontana idea che, ad ogni minuto che passava con me, correva il pericolo che alla fine poteva costarle la via. E io ero troppo egoista da dirle qualcosa. Avevo bisogno di lei per vincere il gioco, ecco perchè non potevo semplicemente lasciarla andare. Non ora, non abbastanza presto.

"Ci siamo quasi?" la voce bassa di Carissa interruppe i miei pensieri. Fortunatamente, perchè solo ora avevo notato che le mie mani avevano stretto il volante con forza, facendo impallidire la pelle. Allentai la presa immediatamente così che le ferite alle nocche non avrebbero iniziato a sanguinare di nuovo, e focalizzai il mio sguardo sulla strada.

"Pochi minuti." risposi a Carissa. "Non stiamo andando allo stesso porto dove sta la barca di Liam. Ho pensato che dovremmo controllare prima un altro porto, da quello che ricordo è più piccolo ma lì deve esserci qualcosa a cui si riferisce l'indizio. Altrimenti non saprei cosa pensare."

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora