24 Hours [h.s. - italian translation]

capitolo ventitrè

"Che tipo di problema?" Harry chiese accigliandosi.

"Um...sei tipo...sui notiziari," Niall mormorò strofinandosi il retro del collo. Le sue parole mi confusero e mi fecero sentire l'impazienza crescere nel mio stomaco, specialmente quando notai che, mentre parlava, fissava direttamente me.

"Cosa cazzo dovrebbe significare?" Harry chiese dopo avermi fissata velocemente.

"Il volto di Carissa è su tutti i notiziari questa mattina. Chiunque l'abbia vista deve informare la polizia." Niall spiegò facendomi cadere il cuore ai piedi. Dei brividi corsero lungo la mia colonna vertebrale ed ero sicura di essere impallidita. Ma c'era ancora qualcosa nella spiegazione di Niall che non mi convinceva.

"Stanno mostrando solo il mio volto?" chiesi provando a tenere la mia voce ferma. Niall mi guardò per un momento, poi annuì con la testa con un'espressione compassionevole sul volto.

"La foto però è sfocata. È stata fatta in aereoporto." disse provando a farmi sentire un po' meglio ma fu del tutto invano. Stavo provando a contenermi e a non crollare, ma era dannatamente difficile mentre la confusione e milioni di domande sembravano pesarmi a dosso.

"Ma perchè solo io...?" sussurrai scuotendo la testa. "Non capisco..."

"Non mostrano me perchè io sono stato dichiarato morto." Harry disse. La sua espressione era diventata dura e i suoi occhi verdi non mostravano emozioni mentre mi guardava. Conoscevo quello sguardo, stava provando a nascondere ancora una volta i suoi sentimenti. "Non sono molte le persone che sanno che sono ancora vivo e quelli che lo sanno stanno provando a tenerlo nascosto ma allo stesso tempo mi stanno cercando. Vogliono semplicemente tenere il mio caso lontano dall'occhio pubblico."

Immediatamente ricordai che in aereoporto solo il suono del nome di Harry aveva fatto quasi svenire le guardie dalla paura. Pensavano fosse morto e vederlo vivo era stato un grande shock per loro. Ma perchè? Cosa aveva fatto Harry da far sì che le persone avessero paura di lui? E perchè le persone pensavano fosse morto?

Notai sia Niall che Harry guardarmi, aspettando probabilmente che dicessi qualcosa. Harry sembrava un po' teso e il cipiglio sulla fronte si approfondì, mentre Niall continuava solo a guardarmi un po' preoccupato. Sapevo che volevano darmi una spiegazione migliore riguardo tutta la notizia, ma me l'ero già immaginata da sola.

"Quindi loro mostrano il mio volto sui notiziari perchè sanno che se sto con te e mi trovano, allora troveranno anche te," dichiarai con calma, rivolgendomi ad Harry. Lui annuì con la testa confermando le mie parole e, dopo aver notato la mia espressione farsi ancora più ansiosa, mi si avvicinò e sollevò la mano per toccare leggermente la mia guancia. L'espressione senza emozioni svanì dai suoi occhi e ora potevo vedere attenzione in essi, e per qualche ragione mi calmò un poco.

"Non ti succederà nulla. Promesso." disse a bassa voce. "Devi solamente fidarti di me, okay?"

"Okay." risposi a bassa voce guardando nei suoi scuri occhi verdi. Non dubitavo che sarebbe stato capace di proteggermi dall'essere catturata, ma non potevo fare a meno di pensare che era a causa sua se ero in questa situazione. Ma non potevo fare altro che fidarmi di lui, nonostante avessi la sensazione che stare con lui poteva rendere le cose solamente peggiori.

"Niall devo prendere la tua macchina." sentii Harry dire. Aveva allontanato lo sguardo da me e stava guardando Niall che calciava la ghiaia col piede impazientemente. Dopo aver sentito le parole di Harry, la testa scattò verso l'alto e aprì la bocca per lamentarsi, ma, quando Harry gli lanciò uno sguardo minaccioso, velocemente la chiuse. Poi prese le chiavi dalla tasca e le gettò ad Harry che le afferrò facilmente.

"Prendi la mia macchina e nascondila da qualche parte. Non usarla se non vuoi avere problemi con la polizia." Harry istruì dando a Niall le sue chiavi e poi indicando la mercedes nera che aveva lasciato accanto alla strada.