capitolo dieci

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Ricordavo ancora molto chiaramente come era stato il giro sulle montagne russe e potevo descriverlo in una parola. Terrificante. Avevo sei anni ed ero per la prima volta in un parco divertimento con mio padre e mia sorella. Ci eravamo davvero divertiti, prima che mio padre decidesse di portarmi sulle montagne russe. Mia sorella più grande non era venuta con noi, perchè doveva andare al bagno. Anni dopo mi disse che l'aveva usata come scusa, perchè non aveva osato venire con noi nonostante fosse stata più grande di me. Comunque, non volevo sembrare una pappamolle, quindi decisi di andarci con mio padre e dovevo ammettere di essermene pentita appena mi sedetti sul seggiolino. Per tutto il giro, l'unica cosa di cui avevo paura era il fatto che la montagna russa sarebbe crollata in qualsiasi momento, perchè, dato che era in legno, potete solamente immaginare i cigolii forti che faceva il treno mentre scendeva. Dopo il giro, piansi in silenzio mentre camminavo accanto a mio padre lontano dalla montagna russa. Provai a nascondere le mie lacrime a mio padre, perchè non volevo farlo arabbiare. Ma mio padre mi notò comunque piangere e mi prese tra le sue braccia per confortarmi. Riuscivo ancora a ricordare le parole che mi disse: "Sai, piccola Carissa, che a volte nella tua vita ci saranno momenti in cui avrai paura di qualcosa. Ma ricorda, mia cara, che la paura non ti rende più debole. A volte la paura ci rende anche più forti e ci fa correre il rischio se osiamo affrontarla."

Mentre camminavo accanto ad Harry lungo il parco divertimenti, le parole di mio padre ruotarono nella mia mente e, per qualche ragione, mi fecero sentire un po' meglio. Avevo ancora la piccola scatola verde in mano e la girai pensierosamente, prima di tirare fuori il bigliettino e metterlo nella tasca con gli altri tre indizi. Fortunatamente, i bigliettini erano piccoli, quindi non dovevo preoccuparmi del fatto che la mia tasca presto si sarebbe riempita. Mi fermai al cestino e gettai la scatola verde dato che non ne avremmo avuto bisogno.

Quando mi girai e guardai la strada che si inoltrava nel parco divertimenti, non vidi da nessuna parte Harry. Feci un paio di passi e mi guardai intorno, ma era scomparso. Imprecai a bassa voce, prima di iniziare a seguire la strada, provando a ricordare quale fosse la via più breve per le montagne russe. Harry probabilmente non si era nemmeno accorto che mi ero fermata, ecco perchè aveva continuato la sua camminata veloce.

Mi affrettai finchè alla fine iniziai a correre. Superai la giostra e girai l'angolo così velocemente che sbattei contro la schiena di qualcuno.

"Che ca...?" la persona si girò e i miei occhi si spalancarono quando notai che era un ragazzo sconosciuto con occhi grigi e capelli castani. In altre parole, non Harry. Feci un passo indietro, notando allora che il ragazzo non era solo, ma ce n'erano altri tre.

"Ti sei persa, piccola?" uno di loro parlò, sorridendo diabolicamente, facendo comparire i suoi denti gialli. Gli altri ragazzi risero e improvvisamente iniziarono ad avvicinarmisi. Alla fine mi mossi e li superai correndo, sperando che non decidessero di seguirmi.

Ma ovviamente i ragazzi pensarono che un piccolo inseguimento sarebbe stato divertente, perchè presto sentii i loro piedi iniziare a correre dietro di me, gridando tutti i tipi di cose oscene e ridendo rumorosamente. La mia bocca si seccò velocemente e il mio respiro divenne irregolare. Sentivo la paura provare a serpeggiare dentro di me, ma la spinsi via e continuai a correre verso la montagna russa.

Ancora correndo, mi girai per guardare indietro, per vedere se i ragazzi fossero ancora dietro di me, e per questo non notai la figura scura attaccarmi da sinistra. Un urlo scappò dalle mie labbra e sentii qualcuno afferrarmi il polso in una presa ferma, torcendolo. Ondate di dolore nel mio braccio mi fecero quasi cadere a terra e vidi solo scintille.

"L'ho presa, ragazzi!" qualcuno urlò e, quando guardai in alto, vidi che era quel ragazzo con un sorriso diabolico. Terrificata, provai a dimenarmi, ma la sua presa era troppo forte.

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora