capitolo cinquantasei

4.6K 280 25
                                    

"Perchè ci avete messo così tanto? Iniziavo a pensare che foste stati catturati." Michael sussurò urlando quando io, Niall e Gemma ci avvicinammo.

"Calmati amico. Almeno siamo usciti dall'edificio." Niall fece una smorfia prima di dare una pacca sulla spalla di Michael e sedendosi sul sedile anteriore. Michael lasciò uscire un sospiro, poi aprì frettolosamente la portiera per me e Gemma. Presto la macchina era di nuovo in movimento, ma sapevo che era troppo presto per sentirmi sollevata. Harry era da qualche parte lì fuori affrontando Nick e odiavo il fatto che non potevo essere con lui in quel momento. Avevo paura che gli sarebbe successo qualcosa e la mia ansia cresceva solamente ad ogni secondo che passava.

"Dove stiamo andando ora?" chiesi ai ragazzi. Li vidi scambiarsi un'occhiata, ma proprio quando Niall aprì la bocca per rispondermi, squillò il suo telefono. Il mio cuore iniziò a battere velocemente quasi immediatamente e mi si formò il sudore freddo sulla fronte quando notai il nome sullo schermo.

Louis.

Niall strisciò il dito sullo schermo e portò il telefono all'orecchio. Sentivo la debole voce, ma non riuscivo a capire le parole che stesse dicendo. Comunque l'espressione di Niall mi disse che era successo qualcosa e il pensiero mi fece leggermente impazzire. Sbattei rapidamente le palpebre appena la mia vista iniziò a farsi sfocata e quando feci cadere lo sguardo sulle mie mani, le vidi tremare violentamente. Sentii Niall rispondere a Louis brevemente e il suo tono sembrò teso, facendomi stringere lo stomaco. Mi girai per guardare Gemma e quando i nostri occhi si incontrarono, vidi la stessa preoccupazione riflessa in essi. E capii che non ero l'unica a cui importava del problematico ragazzo che aveva attraversato così tante orribili cose nella sua vita. Il ragazzo che meritava di essere aggiustato di nuovo.

Presi la mano di Gemma nella mia e lei la strinse mentre entrambe spostavamo i nostri sguardi in avanti, aspettando che Niall ci dicesse cosa fosse successo. Per un momento ci fu solo silenzio. Poi all'improvviso Niall imprecò ad alta voce e disse un indirizzo a Michael, che premette l'acceleratore. Vidi Niall posare il suo cellulare in tasca prima di arruffarsi i capelli biondi con espressione frustrata.

"Cosa è successo Niall? Harry sta..." non riuscii a trovare la forza di completare la mia domanda. Milioni di pensieri mi affollarono la mente, facendola dolere. Provai a fare profondi respiri e a focalizzarmi su una piccola macchia sui miei jeans, ma ciò non aiutò. Non andare nel panico, Carissa. Rimani calma. È andato tutto bene. Non. Andare. Nel. Panico.

"Louis ha detto che sono successe delle cose lì. Non è riuscito a spiegare tutto, ma continuava a ripetere il nome di un ragazzo. Ronald...aspetta no. Robert penso."

Per un momento il mondo si oscurò davanti ai miei occhi. Allentai la presa sulla mano di Gemma e premetti la schiena debolmente al sedile mentre cercavo di rimanere cosciente.

Robert.

Harry aveva incontrato Robert.

***

Quando la macchina si fermò, non sprecai tempo e aprii la portiera della macchina, correndo fuori. Un'ondata di diverse emozioni mi colpirono quando realizzai dove fossi.

Il posto era dove tutto era iniziato. I lampioni illuminavano leggermente un familiare posto auto all'aperto e due edifici di appartamenti cadenti sembravano delle scure scatole rettangolari contro il cielo scuro. Quando notai la panchina, un grumo mi si bloccò in gola e il mio sguardo volò sulla macchina dove Niall stava appena scendendo. Quando i suoi occhi blu oceano incontrarono i miei, vidi che aveva capito immediatamente a cosa stessi pensando. Per qualche ragione sentii le lacrime iniziare a riempirmi gli occhi, poi spostai lo sguardo da Niall. Feci un paio di passi in avanti, guardandomi freneticamente intorno, finchè non intravidi una persona familiare avvicinarmisi. Lo sguardo sul suo volto mi fece cadere il cuore fuori dal petto e, appena i suoi occhi blu incontrarono i miei, potei vedere solo compassione.

No. Non quello sguardo.

"Dov'è! Dov'è Harry!" urlai prima che potessi fermarmi. Barcollai verso Louis e, proprio quando stavo per cadere a terra, mi prese tra le braccia.

"Carissa, ce ne dobbiamo andare. Non è sicuro rimanere qui," disse Louis gentilmente, ma lo sentii a malapena. Potei sentire tutto il mio corpo tremare e divenne difficile respirare ad ogni secondo. Lo sguardo di Louis mi disse che era successo qualcosa di terribile, il suo volto era completamente pallido e i suoi occhi blu erano pieni di emozioni che non riuscivo a riconoscere.

Non può star succedendo questo. Questa non può essere la realtà.

"Non andrò da nessuna parte finchè non mi dirai dov'è!"

Mi allontanai da Louis e feci un paio deboli passi in avanti prima che il mio sguardo scivolasse su qualcosa che mi fece congelare il sangue. Potei sentire il cuore smettere di battere e un mortale silenzio circondarmi come una coperta soffocante. Ogni pensiero abbandonò la mia mente e per qualche ragione non sentii nulla, ero vuota. Era come se in quel momento avessi perso la mia anima, come se avessi perso me stessa.

Non sapevo quanto rimasi ferma al mio posto fissando lo stesso punto, ma proprio quando stavo per correre, sentii qualcuno afferrarmi per la vita e tirarmi indietro.

"Non andare lì, Carissa." Louis mi avvertì, il suo tono era pieno di disperazione e qualcos'altro che mi fece risvegliare dal mio stato vuoto. Anche Niall e Michael comparvero e provarono a tenermi ferma quando iniziai ad urlare e a divincolarmi, provando a liberarmi. Il dolore si diffuse lungo il mio braccio ferito quando lo mossi per sbaglio troppo frettolosamente, ma non era nulla in confronto al dolore nel mio cuore. Le lacrime calde iniziarono a scivolarmi lungo le guance e le mie urla iniziarono a sembrare più rumorosi singhiozzi, mentre tutto il mio mondo cadeva in pezzi.

Perchè potevo vederlo.

Potevo vedere il suo corpo steso sul duro terreno insieme ad altri due. La sua Mercedes nera era parcheggiata vicino, la portiera era aperta.

Lui era quasi riuscito a scappare via.

Quasi.

"Come è...? Perchè...? Come...?" non riuscivo a dire nulla, solo a urlare le parole tra i singhiozzi. La mia vista si oscurò, poi si schiarì di nuovo. Una sensazione di soffocamento mi fece annaspare in cerca d'aria e lentamente iniziai a smettere di lottare. Mi lasciai collassare tra le braccia di Louis e Niall, entrambi fecero del loro meglio per confortarmi avvolgendomi tra le loro braccia, ma quando guardai nei loro occhi non vidi altro che tristezza.

Afferrai entrambi i polsi di Louis, stringendoli con forza e obbligandolo a guardarmi.

"Dimmelo," sussurrai, la mia voce si spezzò alla fine.

"Non sono stato qui tutto il tempo. Ero troppo impegnato ad affrontare Daniel e Jonah. Inoltre Harry mi aveva comandato di aspettare. Voleva andare da solo."

Quando vidi che anche gli occhi di Louis iniziarono a riempirsi di lacrime, mi sentii come se qualcuno mi avesse pugnalata con un coltello e l'avesse girato dentro al mio già spezzato cuore. Le lacrime continuarono a scivolarmi sul volto e il dolore mi fece a pezzi quando il mio sguardo scivolò di nuovo su Harry.

"Quando sono venuto, ho avuto il tempo di vederlo uccidere entrambi, Nick e Robert. Ma...allo stesso tempo...anche Robert ha sparato..."

Guardai Louis e iniziai a scuotere la testa mormorando qualcosa di non chiaro. Mi tirai i capelli con le mani e a malapena riuscii a rimanere sui miei piedi. Poi improvvisamente tutto fu un miscuglio di urla, di suoni delle sirene, di luci blu e rosse. In qualche modo sentii Louis iniziare a trascinarmi da qualche parte, poi notai una familiare piccola figura superarci.

Gemma.

Spalancai gli occhi e aprii la bocca per urlare, ma fu come se non riuscissi a trovare la voce. Fui obbligata a vederla correre verso il suo fratellino.

Persone in uniforme che correvano.

Luci blu, rosse e gialle.

Uno sparo.

Una ragazza che cadeva.

Poi il silenzio.



-1

Corretto.

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora