capitolo ventidue

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Mentre uscivo dalla barca e mi guardavo intorno, non vidi Harry da nessuna parte. Supposi che fosse andato probabilmente in macchina quindi, dopo aver guardato ancora una volta verso la barca, corsi dove sapevo fosse la macchina di Harry. Fortunatamente non vidi anima viva nelle vicinanze quindi nessuno poteva sospettare di me, per ora. Speravo davvero che gli ispettori del crimine non avrebbero trovato me ed Harry sulla scena del crimine, ma dentro di me sapevo che loro avrebbero avuto i loro modi per sapere cosa fosse successo. Probabilmente avrei dovuto rispondere ad alcune domande serie, e solo l'idea che sarei stata in grandi problemi mi fece impallidire il volto e una sensazione spiacevole crebbe alla bocca dello stomaco. Inoltre, il fatto che al gioco mancavano ancora molte ore aggravò solamente la mia sensazione sgradevole. Poteva succedere qualsiasi cosa in questo momento, molte persone potevano morire e sarei dovuta esserne testimone perchè non ero capace di lasciare Harry. Avevo già rinunciato all'idea di scappare, ma non potei fare a meno di pensare che se fossi rimasta ci sarebbero potute essere spiacevoli conseguenze. Non avevo idea di cosa aspettarmi quando il gioco sarebbe finito, c'erano ancora molte cose che non capivo e molte cose che Harry continuava a tenermi segrete. Comunque, decisi di provare a non pensare troppo al futuro, avrebbe aggiunto solo ansia, quindi avrei dovuto piuttosto spingere via i miei tetri pensieri.

Vidi la Mercedes nera di Harry e presto anche lui. Era appoggiato alla macchina, il volto rivolto a terra e il cappuccio in testa che gli faceva ombra. Quando sentì i miei passi, la testa scattò verso l'alto e verso di me. Alcuni sentimenti balenarono nei suoi occhi ma il volto rimase inespressivo. Non disse nulla mentre andava verso il lato opposto della macchina e mi apriva la portiera facendomi quasi cascare gli occhi dalle orbite. Provai a nascondere la mia sorpresa scivolandogli accanto e mormorando un silenzioso grazie, al quale lui annuì semplicemente. Provai a guardare nei suoi occhi, ma aveva già chiuso la portiera e andò dall'altro lato della macchina.

Quando si sedette al posto del guidatore accanto a me, non potei fare a meno di notare che era un po' teso. Mi morsi il labbro inferiore e guardai le mie dita mentre giocherellavo con esse. L'imbarazzante silenzio tra di noi era esasperante ma in qualche modo capii che Harry sarebbe stato il primo a romperlo, così preferii aspettare che parlasse prima di iniziare a balbettare qualcosa di inutile.

Avevo ragione. Dopo aver acceso la macchina ed essersi allontanato dal porto, aprì la bocca per dire:

"Il tuo silenzio mi sta torturando. Non so mai a cosa stai pensando."

"Cosa ti aspetti che dica allora?" chiesi tranquillamente mentre guardavo le strade che superavamo. Guardai le persone camminare, affrettarsi a lavoro, entrando e uscendo dagli edifici con le borse appese alla spalla e gli auricolari alle orecchie. Potevo essere uno di loro proprio ora, andare al liceo come ogni normale diciottenne. Il pensiero mi sembrò strano, quasi estraneo, come se la vita che avevo sempre vissuto fosse a miglia di distanza. Come se ad ogni ora che passava fossi trascinata via da ogni singola routine avuta, da tutto quello che avevo fatto di...normale. Quasi noioso. Molte persone vivevano così, giorno per giorno, seguendo le loro routine giornaliere e provando ad evitare qualsiasi cosa troppo anormale.

Pensavo che la mia vita sarebbe andata così, semplice e basilare. Neanche nella mia più selvaggia immaginazione avevo mai pensato di essere catturata dalla strada di giovedì sera per giocare ad un gioco. Il gioco che certamente non era nei miei piani, nè incontrare il ragazzo con i capelli ricci e ipnotizzanti occhi verdi ma con anche il cuore più nero che nascondeva così tanti segreti.

Due domande volarono nell'aria.

Se già era come se la mia vita precedente fosse scomparsa, cosa sarebbe successo quando il gioco sarebbe finito? Sarei mai riuscita a tornare alla mia vita di prima?

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora