capitolo quarantasette

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Erano ormai quasi le cinque di sera. Guardando fuori dal finestrino della macchina, si notava abbastanza il crepuscolo, ma le nuvole stavano iniziando a dissolversi rivelando il cielo scuro. Riuscivo appena a distinguere qualcosa oltre gli alti alberi che sembravano delle ombre a causa della mancanza di luce. Abbastanza presto eravamo ritornati in città e avevo notato Harry provare a trovare delle strade più piccole e quasi desolate, forse perchè voleva che fossimo meno appariscenti possibile oppure semplicemente non voleva rimanere bloccato nel traffico serale dato che era proprio l'orario in cui maggior parte della gente ritornava a casa da lavoro.

Giocherellai con le dita, persa tra i pensieri, mentre guardavo fuori dal finestrino. Anche Harry era troppo calmo, anche se nel frattempo una volta aveva afferrato la mia mano e l'aveva stretta gentilmente. Non sapevo se l'avesse fatto per rassicurarmi o era solo il suo modo per mostrarmi che davvero ci teneva a me. Ad ogni modo quel piccolo gesto davvero mi aveva riscaldato il cuore e fatto solamente crescere ciò che provavo per lui. Nemmeno una volta mi ero pentita della mia promessa di rimanere con lui.

Non avevamo parlato molto dopo che entrambi avevamo condiviso il nostro passato. Entrambi sapevamo che avremmo avuto bisogno di tempo per pensare e per elaborare le cose che avevano ribaltato le nostre vite, quindi, dopo aver risolto l'indizio successivo che indicava il più grande centro commerciale in città, continuammo il nostro viaggio. Avevo contato che mancavano effettivamente nove posti (Harry mi aveva detto che mentre dormivo nella sua macchina, aveva trovato un altro indizio che era accanto alla Sessantatreesima Strada, sotto una sorta di cartello) e circa sette ore per andare in tutti i luoghi.

Tutto perchè Harry voleva affrontare l'uomo che aveva distrutto lui e la sua famiglia. E accettare l'accordo con Nick poteva essere l'unico modo per scoprirlo.

Quando fissai Harry, non potei fare a meno di pensare se il gioco fosse stato solamente una menzogna. E se Nick avesse mentito a Harry? Ma, d'altro canto, non aveva altra scelta se non provare a vincere. Mi aveva detto che aveva provato a trovare Robert per molti anni, da quando aveva dodici anni. Quindi era concepibile che avesse deciso di giocare al gioco un'ultima volta per scoprire finalmente dove fosse Robert. Uccidendo Robert, avrebbe ucciso almeno una piccola parte del dolore che viveva nel suo cuore da tanto tempo, e a me non importava più di tanto se fossi stata nei guai perchè l'avevo aiutato in questo.

"Ci siamo quasi," sentii la voce bassa di Harry dire. Ciò mi fece finalmente uscire dai miei pensieri e guardarlo di nuovo. La sua espressione era calma ma concentrata mentre guardava la strada con occhi cauti. Alla fine portò la macchina sulla strada principale che portava al centro commerciale e, ora che eravamo completamente visibili, sapevo che voleva essere sicuro che non sarebbe successo nulla di sorprendente.

"Non so molto del centro commerciale, ma so che probabilmente è pieno di gente a quest'ora." Harry mi fissò velocemente prima di voltare il volante e guidare verso il parcheggio che sembrava essere pieno di macchine. Luci luminose e colorate dei segnali e degli avvertimenti mi fecero strizzare gli occhi quando guardai il grande edificio, conosciuto come il centro commerciale Paradiso.

"Quindi hai idea di come possiamo rimanere più invisibili possibile?" Harry mi chiese mentre girava in cerca di un posto libero.

"Sei fortunato che la mia amica Katerine ama fare shopping. Mi trascina con lei la maggior parte delle volte nonostante sappia che a me non piace fare compere. Ma mi ha insegnato le strade più brevi e semplici da attraversare nel centro commerciale, ciò significa come evitare i luoghi più affollati. Senza di lei non saprei neanche l'uscita di questo edificio." dissi ridacchiando.

Notai gli angoli della bocca di Harry sollevarsi in un sorriso e, dopo aver trovato finalmente un posto libero, si voltò a guardarmi.

"Sono felice che tu sia con me, Carissa Westowood." disse. Poi toccò leggermente la mia guancia prima di sbottanarsi la cintura e uscire dalla macchina. Lo seguii sorridendo ampiamente, mentre le sue parole continuavano a ripetersi nella mia mente, e, dopo essermi messa il cappuccio in testa, camminai al suo fianco. Rimasi un po' sorpresa quando sentii la sua mano calda afferrare la mia e, quando lo guardai, lo vidi farmi un piccolo sorriso prima di voltare la testa verso il centro commerciale.

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora