capitolo trentanove

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Spinsi il familiare asciugamano blu sotto l'acqua corrente fredda e mi assicurai che il tessuto ruvido assorbisse l'acqua. Poi strizzai l'asciugamano così che l'acqua in eccesso scorresse nel lavandino e chiusi il rubinetto. Potevo sentire lo sguardo di Harry seguire ogni mio movimento, i suoi luminosi occhi verdi sembravano perforarmi, ma evitai di guardarlo. Il dolore che mi aveva provocato precedentemente era ancora presente, ma sembrava svanire ad ogni secondo che stavo vicina a lui, pulendogli le ferite. Nonostante mi avesse detto a malapena una parola dopo aver lasciato la fabbrica, l'avevo già perdonato per il fatto che mi avesse ferita profontamente. I miei sentimenti per lui erano abbastanza forti da spingere via tutta l'amarezza e il dolore che avevo provato nel momento in cui l'avevo visto andarsene via senza salutare. Ora non sentivo nient'altro che una dolce, calda sensazione che riempiva il mio cuore ogni volta che mi giravo verso di lui, che pulivo il sangue dalle sue mani, dalla fronte e dalle labbra, che erano leggermente gonfie dopo un colpo diretto su di esse. Ero anche sollevata che stesse più o meno bene, le sue ferite non sembravano serie ed era molto probabile che sarebbero guarite presto. Comunque, non potevo fare a meno di chiedermi come facesse il volto di Harry a rimanere così sereno, non si era lamentato o aveva fatto qualche smorfia per il dolore mentre mi prendevo cura delle sue ferite, nonostante sicuramente bruciassero.

Finii di pulire l'ultimo graffio sul collo di Harry e mi allontanai un po' per pulire l'asciugamano. Stavo per appendere l'asciugamano sul bordo del lavandino quando Harry improvvisamente si alzò, la sua alta figura mi coprì. Era così vicino che potevo sentire il suo familiare, dolce profumo che avevo imparato ad amare e, mentre lentamente mi giravo per guardare finalmente nei suoi occhi, notai quanto la loro sfumatura verde brillasse e in qualche modo era morbido come il colore della foresta durante la primavera.

All'inizio non disse nulla, mi guardò solamente negli occhi. Poi sollevò il braccio e sentii i suoi morbidi polpastrelli toccarmi leggermente la guancia, lasciandomi una sensazione di formicolio sulla pelle. Il mio respiro si velocizzò e potei sentire il mio cuore battere velocemente, come se stesse per saltare fuori dal mio petto. Poi improvvisamente Harry allontanò la mano e della tristezza balenò nei suoi occhi verdi.

"Carissa...io...io..." iniziò, spingendosi i suoi fitti ricci via dalla fronte, prima di lasciar ricadere il braccio lungo il fianco. Lo sguardo triste nei suoi occhi fu ora rimpiazzato da qualcos'altro, senso di colpa.

"Va bene, Harry," dissi piano. "Non devi spiegarmi nulla. Ti ho già perdonato."

Harry mi guardò per un momento, ma il suo sguardo rifletteva comunque lo stesso senso di colpa e tristezza. Poi improvvisamente si girò e posò le mani sul bordo del lavandino, il suo respiro divenne pesante.

"Come puoi ritornare dopo che ti ho ferita? Dopo averti lasciata sola per la strada?" disse alla fine.

"Sono ritornata per salvarti." sussurrai. Le mie parole avevano più significato di quanto inizialmente pensassi, ma, dopo averle dette, fu come se fossero la verità. Dovevo ritornare per provare a salvare Harry, per provare ad aggiustarlo, per provare a pulire tutte le sue ferite e rendere le sue cicatrici meno dolorose. Ero ritornata per fargli vedere che non era una causa persa, che meritava di essere guarito.

Ero ritornata per mostrargli che non era solo.

La testa di Harry scattò nella mia direzione dopo aver sentito le mie parole. I suoi occhi verdi guardarono dritto nella mia anima, poi improvvisamente mi tirò in un abbraccio, avvolgendo le braccia intorno a me e strofinando il volto nel mio collo. Notai che tremava leggermente e, quando risposi gentilmente al suo abbraccio, mi tenne ancora più forte come se non riuscisse a tenermi abbastanza vicina.

"Non ti merito," lo sentii mormorare tra i miei capelli, la sua voce era un po' smorzata. Mi allontanai leggermente per guardarlo negli occhi, poi sollevai la mano per accarezzargli la guancia e la mandibola prima di posare la mano sul suo petto, dov'era il so cuore.

"Tutti meritano qualcuno che si prenda cura di loro..." dissi con calma, senza spostare gli occhi dai suoi. "...e che non li lasci mai soli, che sarà sempre al loro fianco, non importa quali saranno le conseguenze."

Sentii il cuore di Harry iniziare a battere velocemente dopo le mie parole e, quando guardai nei suoi occhi, notai il suo sguardo ammorbidirsi. Per un breve momento, il silenzio calò tra di noi, poi presi fiato e sussurrai:

"E io voglio essere quella persona per te, Harry."

All'inizio Harry non disse nulla, ma qualcosa nei suoi occhi verdi iniziò a brillare, poi lentamente si chinò su di me. Il suo respiro caldo fece aria sul mio volto provocandomi una sensazione di formicolio lungo il corpo e potei sentire il mio cuore aumentare il ritmo. Lentamente sollevai la mano verso i suoi capelli e feci scorrere le dita tra i suoi ricci scuri. L'aria si appesantì tra di noi e i nostri respiri pesanti furono l'unica cosa a rompere il silenzio.

Poi, riuscii a sentire le labbra di Harry toccare leggermente le mie, improvvisamente disse a bassa voce:

"Non ho mai voluto stare con qualcuno. Solo con te."

Appena dopo che le sue parole uscirono dalla sua bocca, annullò la distanza tra di noi e premette le labbra dolcemente sulle mie. Un'ondata di energia mi attraversò facendomi tremare leggermente il corpo quando risposi al suo bacio. Le mie mani scivolarono nei suoi scuri capelli castani tirandoli leggermente, e un piccolo gemito scappò dalle sue labbra. Sentii i brividi correre lungo la spina dorsale e potei sentire il mio cuore battere rapidamente contro il petto quando mi tirò ancora più vicina. Le sue calde labbra si muovevano ancora lentamente sulle mie, ma non approfondì il bacio, continuò solamente col suo ritmo lento. Poi sentii le sue mani calde scivolare lentamente lungo la mia schiena verso i fianchi, prima di spingermi contro il muro.

Per un breve momento interruppe il nostro bacio e io lasciai uscire un picolo mugolio all'assenza di contatto. Poi sentii le sue morbide labbra sulla mia guancia, prima di lasciare una traccia di baci lungo il mio collo. Il respiro caldo di Harry si increspò lungo la mia pelle e, quando si allontanò per guardarmi, notai la sfumatura verde dei suoi occhi scurirsi.

Mi guardò per un momento, facendo scorrere le dita lungo la mia guancia. Poi posò un ultimo bacio sulla mia fronte.

"Non ti ho mai ringraziato." disse con calma, guardandomi negli occhi.

"Per cosa?" dissi, un po' confusa. Qualcosa balenò negli occhi di Harry, poi il suo sguardo si ammorbidì.

"Per essere venuta a salvarmi."


Corretto.

24 Hours [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora