CAPITOLO SETTE

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  Il giorno dopo siamo andati con i nostri amici in campagna, ci stiamo divertendo da morire. Stefano ha portato il pallone e stiamo giocando a pallavolo, nella mia squadra c'è Alessia, Alessandro e Giulio mentre nell'altra c'è Rebecca, Riccardo, Stefano e la sorella di Riccardo: Anna. Dopo la partita ci siamo messi sotto gli alberi ad ascoltare musica, scherzare e parlare. Alessandro ad un tratto si alza e si siede vicino a me e mi toglie gli auricolari.
-Ehi, ridammeli!- dico io cercando di prenderli
-No signorina- ride
-Cosa vuoi antipatico?- mettendomi a braccia conserte e guardandolo
-Nulla, voglio che ascolti con me la musica- prendendo i suoi auricolari e mettendone uno nel mio orecchio, preme riproduzione casuale e parte la canzone di Chiara "Straordinario".
Arriva la parte del ritornello "E saliremo insieme sopra al cielo, a piedi nudi mano nella mano andiamo dritti fino al paradiso e un po' più su" lui delicatamente intreccia la sua mano alla mia e io di impulso la stringo e poggio la mia testa sulla sua spalla. Mi volto verso di lui e i nostri occhi si guardano intensamente, le nostre labbra vicine e il mio cuore che batteva contro le sue pareti. Cosa sta succedendo?
Ad interrompere tutto è Stefano, odioso.
-Su piccioncini è ora di andare si è fatto tardi!-
Io e Alessandro ci alziamo per andarcene, erano circa le sette di sera e ancora c'era un po' di luce del sole che illuminava il cielo e le strade.
-Marìa, tu sei stanca?- mi chiede
-Non tanto, perché?-
-Ti va se andiamo alla giostra?- sorridendo
Non andavo alla giostra da moltissimi anni, l'ultima volta ero con mio fratello Carlo e avevo solo sette anni.
-Si, perché no? Non ci vado da tantissimo!- rispondo felice
-Allora ti cambi e ti passo a prendere?-
-D'accordo-
-A dopo- dandomi un bacio sulla guancia

Ero troppo felice, l'ultimo giorno di vacanza passato nel migliore dei modi!Non me lo sarei mai immaginata così bello. Faccio una doccia, lascio asciugare i capelli che prendono una forma tutta loro ma ondulata, metto pantaloncini, camicia e vans nuove, mi trucco leggermente mettendo solo eyeliner e mascara e sono pronta. Dopo dieci minuti arriva Alessandro e con la sua moto ci dirigiamo verso la giostra, quella di Milano è grandissima e c'è una ruota panoramica enorme.
-Eccoci, ti piace?-
-Tantissimo!- dico io guardando dappertutto.
Lui mi prende la mano e camminiamo, mangiamo uno di quei panini che fanno alla giostra dai venditori ambulanti e facciamo vari giochi, dalle montagne russe a i giochi di tiro al bersaglio infatti Alessandro vince un coniglietto a peluche e lo regala a me.
-Che tenero, grazie!-
-Di nulla, andiamo a fare la ruota panoramica o hai paura?-
-Andiamo subito, non ho nessuna paura!- dico io tirandolo
Arriviamo lì e dopo essere saliti ci siamo seduti nel primo posto che abbiamo trovato, lui mi stringe la mano e mi guarda.
-Sono emozionata- dico io totalmente euforica
-Non l'hai mai fatta?-
-Mai!-
-Allora preparati perché è meraviglioso-
La ruota parte e saliamo sempre di più fino ad arrivare al punto più in alto, si vedeva la città con tutte le sue luci e le meraviglie. Io sorrido a trentadue denti dalla felicità e Alessandro mi guarda, mette una mano sul mio viso spostandomi i capelli, si avvicina sempre di più, mi sfiora e finalmente mi bacia. La sua lingua cerca la mia ed è così dolce, travolgente da mettere lo stomaco sotto sopra, io ricambio mettendo una mano nei suoi capelli. Appena ci stacchiamo la ruota riprende il suo giro come se fosse tutto già organizzato, il mio cuore esplodeva.
-Mi piaci Marìa, troppo- guardandomi negli occhi
-Anche tu Ale.. ma non sapevo come dirtelo- rispondo imbarazzata
-Dal primo giorno che ti ho visto dentro me ho sentito qualcosa, come se il destino voleva condurmi a te. Ti ho guardata, osservata e ho capito che non potevo più smettere di pensarti-
-Io..avevo solo paura che tu fossi interessato a qualcun'altra-
-Credimi, non ho fatto altro che pensare solo a te-
-Ma...domani io parto e.. che ne sarà di noi?-
-Già, domani ritorni a Napoli...- allontanandosi un po'
-Non voglio che ti dimentichi di me Ale, voglio stare con te-
-Troveremo il modo per affrontare questa distanza, te lo prometto-
Mi bacia di nuovo, come se non ci fosse un domani, come se non dovessi più partire e rimanere per sempre a Milano, accanto a lui.

Il giorno dopo mi sveglio presto, ho l'aereo alle cinque del pomeriggio e voglio passare la mia giornata con Alessandro. Alessia e Rebecca sono felici per me ma... io ancora non so se sto con lui, non mi ha chiesto nulla. So che forse pretendo troppo, ma le cose devono farsi per bene!
Passiamo la giornata insieme al parco, tra pic nic e risate. Lui è così dolce, più lo guardo più ho voglia di fermare il tempo... se solo si potesse tornare indietro al giorno in cui sono venuta qui a Milano per le vacanze.
-Piccola..- prendendomi la mano
-Dimmi-
-Non ti ho chiesto se... vuoi essere la mia ragazza-
-Certo che voglio!- abbracciandolo
Mi bacia dolcemente e lentamente, io mi stringo a lui e ricambia mettendo le sue mani nei miei fianchi. Io e lui contro tutto e tutti anche a costo della distanza che ci divide.  

Un'incredibile agoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora