La decisione ormai è stata presa: partirò con Andreas a Saragozza. Mia madre si è convinta, anche se so che dentro di lei vorrebbe fermarmi. Alessia è entusiasta, lei pur di vedermi felice farebbe la qualsiasi cosa ed è la mia migliore amica per questo. Anche Andreas è felicissimo per aver accettato la sua proposta, spero solo di essere felice, di tornare in Italia più forte e più decisa...e soprattutto senza pensare più ad Alessandro.
Finisco di mettere le ultime cose in valigia, ripiego l'ultima magliettina e ripongo la pochette al lato, la apro e controllo che sia tutto al suo posto...anche quello. Forse avrò fatto una pazzia, ma ho comprato un test di gravidanza. Sarò la più stupida del mondo ma voglio togliermi una volta per tutte questo dubbio, lo farò quando sarò arrivata in Spagna. A mia madre non ho detto nulla, non voglio darle nessuna inutile preoccupazione, so già che sarà negativo e che il ciclo ritarda per i dispiaceri. Mi è capitato già una volta quando avevo dodici anni e alla fine il ginecologo aveva detto che era solo stress.
-Tutto bene tesoro?- dice mia madre avvicinandosi alla porta della mia camera. Chiudo tutto velocemente e metto la valigia giù dal letto
-Si, tutto pronto-
-A che ora hai l'aereo?-
-Tra due ore-
-Bene...- mi abbraccia- ti prego stai attenta e chiamami subito quando arrivi-
-Si, non preoccuparti-
I suoi occhi sono lucidi, oh mamma dai, tornerò presto. Mi saluta anche mio padre abbracciandomi e poi Alessia, che si intrufola in casa mia come una ladra.
-Ti voglio un bene infinito migliore amica!- dice abbracciandomi
-Anche io, abbi cura di te- dico dandole un bacio
-Anche tu, poi mi racconti tutto-
-Certo-
Mi viene in mente Alessandro, cosa sto facendo per dimenticarlo...non avrei mai pensato di poter fare l'impossibile per togliermi dalla testa qualcuno. Voglio inviargli un messaggio, un ultimo messaggio; se vorrà leggerlo bene, altrimenti pazienza...accetterò il suo silenzio per quanto possa fare male.
"Non so come stai, se stai bene senza di me, ma è inutile chiedertelo so che rimarresti in silenzio. Volevo scriverti per l'ultima volta, poi non ti darò più fastidio, lo prometto (io le promesse le mantengo, ma non voglio rinfacciarti nulla). Sto per partire, con un amico, per un po',per dimenticarti; per cercare di smettere di amarti per quanto dura possa essere. Non arrabbiarti, non fare il geloso dell'ultimo minuto, non attacca. L'unica cosa che volevo dirti è che ti amo, ti amerò per sempre per mia sfortuna e solo per colpa tua. Vivi la tua vita al meglio, ti auguro tantissime cose belle e magari di trovare qualcuna che abiti dietro la tua porta, così non soffri la distanza. Ciao Alessandro, sii felice anche tu."
Invio, tra una lacrima e l'altra. Mi asciugo subito e faccio un respiro profondo. Saluto tutti,aspetto qualche minuto e poi Andreas viene a prendermi. Mi giro e faccio un cenno con la mano, mi mancheranno tanto. Sembra un addio, che sciocca che sono. Andreas mi aiuta con la valigia e poi ci dirigiamo verso l'aeroporto.
-Quanto pensi ci metteremo ad arrivare?-
-Dobbiamo fare lo scalo a Milano prima- dice mentre è al volante
Cosa? Perché non mi ha detto nulla? Al solo pensiero di atterrare in quella città mi fa venire ancor di più ricordi in mente, ancor di più la voglia di raggiungere Alessandro, ma ormai è fatta.
-Capisco- dico senza troppe parole, sono già abbastanza scossa
Arriviamo all'aeroporto, dopo i soliti noiosi passaggi per imbarcarsi, saliamo a bordo. Allaccio la cintura, Andreas mi sorride e mi tiene la mano quando l'aereo decolla per poi slanciarsi nel cielo napoletano. Ciao Napoli, ci rivediamo presto. Un tuffo al cuore improvvisamente si insinua dentro di me, è l'ennesima volta che lascio la mia città ma sono sollevata all'idea che sto prendendo in mano la mia vita. Dopo un'oretta atterriamo a Milano-Malpensa, mando un messaggio ad Alessia:" Scalo a Milano, non devo pensare ad Alessandro. Manca poco e il prossimo aereo mi porterà a Saragozza. Baci" invio ed io e Andreas ci sediamo un po', dopo qualche minuto il nostro volo però viene annunciato. Imbarchiamo le valigie, mi guardo intorno e ricordo il mio arrivo di quasi un mese fa, ero così felice. Attraverso la porta d'imbarco raggiungendo Andreas.
-Marìa!!- sento una voce familiare, troppo familiare- aspetta! Ti prego non partire-
Mi giro di scatto, non ci posso credere. Non può essere lui, sto avendo le allucinazioni o sto sognando, non può essere Alessandro. Corre verso la porta d'imbarco più che può, poi viene fermato. Rimango immobile con gli occhi lucidi, Andreas fissa me e poi guarda lui infastidito.
-A-ale- dico mentre le lacrime mi scendono
-Scusi non può passare di qui- dice la guardia che sorveglia la porta d'imbarco
-Marìa non partire, sono stato un coglione, un idiota- dice con il fiatone- rimani-
Provo ad avvicinarmi per raggiungerlo, altro che Spagna, voglio rimanere qui con lui, fatemi tornare indietro.
-Marìa che fai? Non puoi tornare indietro!- dice Andreas tenendomi per il braccio
-Non mi importa!- dico alzando la voce
-Signorina non può tornare indietro- dice la guardia
-Alessandro!- cerco di allungare la mano per raggiungere la sua ma non ci riesco, piango a dirotto.
-Ti amo piccola, scusami. Perdonami ti prego!!- dice con gli occhi lucidi
-Andiamo Marìa perdiamo l'aereo!- Andreas mi tira per il braccio e mi fa entrare in pista
-NO!- piango disperandomi
-Smettila di fare così!- mi urla contro ma non mi importa, Alessandro perché mi chiedi scusa solo adesso? Perché non ci pensavi prima? Perché dannazione, perché?
Mi giro un'altra volta, è ancora lì che cerca di passare la porta d'imbarco. Non puoi farmi questo, non puoi. Mi allontano sempre di fino a non riuscire a vederlo più, le lacrime continuano a scendere ma le riasciugo arrabbiata. Non posso credere che non abbia pensato prima di fermarmi, che non abbia fatto nulla per chiedermi perdono. E' troppo tardi Alessandro, per quanto io ti ami non si può tornare indietro. Saliamo sull'aereo e cerco il cellulare, non lo trovo. No, non posso averlo perso, caspita!
-Ho perso il cellulare Andreas!-
-Marìa calmati, troveremo una soluzione. Stai tranquilla-
L'aereo decolla e subito dopo si slancia nel cielo. Ciao Italia, ciao unico grande amore della mia vita.
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Un'incredibile agonia
RomanceSe esiste la felicità, allora io sono fuori dal mondo. Se esiste il sorriso, allora io sono un extraterrestre. Capitano le volte in cui vorresti tornare indietro nel tempo per rivivere quelle sensazioni, quelle emozioni o quei momenti di un'adolesce...