CAPITOLO VENTI

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  Dopo il pranzo preparato da mia madre e la mega mangiata di biscotti io e Ale andiamo un po' in giro per Napoli. Anche se fa freddo lui ha insistito a perlustrare le strade di città che non vedeva da tempo. Mentre camminiamo è bello poter vedere che siamo mano nella mano, può essere banale ma per me è importante. E' come far capire alla gente che quella persona ti appartiene.
-Ale dove stanno i tuoi nonni?- dico io curiosa
-Non molto lontani da qui-
-Davvero?-
-Si, vuoi andarci?-
-Se a te va, perché no-
-Allora andiamo- dice sorridendo
Prendiamo la macchina e mi indica la strada da prendere, non so come fa perché nonostante non abita qui sa quale direzione prendere, mi stupisce sempre. Dopo alcuni minuti arriviamo in una casetta in mezzo all'erba, scendiamo e suoniamo alla porta. Apre una donna anziana molto bella che ci accoglie a braccia aperte, soprattutto ad Alessandro.
-E tu chi sei bella ragazza?- rivolgendosi a me
-Mi chiamo Marìa, è un piacere signora- dico sorridendo
-E' la mia ragazza nonna- dice Alessandro prendendola sotto braccio
-Hai buon gusto tesoro, è molto bella-
-Grazie mille- dico io arrossendo un po'
Ci fa sedere e ci prepara una cioccolata, è molto simpatica ed il suo sorriso somiglia molto a quello di Alessandro.
-Quindi che ci fai qui a Napoli nipotino mio?-
-Sono venuto per stare con lei- dice guardandomi
-Che tenerezza! Siete molto innamorati-
Questa parola ci lascia in silenzio per alcuni minuti. Beh io si, sono innamorata di lui e non so cosa sto aspettando a dirglielo ma ho paura a ricevere una risposta completamente diversa.
-D'accordo non vi metto più in imbarazzo- dice ridendo
-Adesso andiamo nonna, voglio andare un po' in giro per Napoli- dice Ale dandole un bacio
-Andate, che Dio vi benedica ragazzi- dice lei dandoci un bacio ad entrambi
-La ringrazio signora- dico io
Usciamo e ritorniamo verso la macchina.
-Simpatica tua nonna-
-Modestamente ho preso da qualcuno-
Sorrido e gli do una leggera gomitata. Arriviamo di nuovo al centro della città passeggiando abbracciati in quelle strade illuminate dalle luci natalizie. Nonostante siano le cinque e mezza del pomeriggio già il buio ha preso il posto della luce. Mentre camminiamo alcune fan fermano Ale, non dico nulla sono così carine ed educate. Non mi chiedono nulla, mi fissano ed io mi limito a sorridergli. Ale è come se fosse pronto da un momento all'altro per proteggermi nel caso qualcuna di loro potesse fare qualche pazzia.
-Sono così dolci le tue fan-
-Le mie casilline? Si, tantissimo però c'è sempre qualcuna che esagera-
-Non è stato nel loro caso però-
Mentre parliamo abbracciati sento una voce salutarmi.
-Andreas?- dico io perplessa
-Non mi avevi riconosciuto?-
Ale rimane in silenzio ad osservare me e lui.
-Si, è che non mi aspettavo te da queste parti-
-Beh Napoli è questa-
-Comunque lui è Alessandro- dico io presentandoglielo
-Finalmente conosco il tuo famoso ragazzo- dice ridacchiando- piacere Andreas-
-Alessandro- dice limitandogli a stringere solo la mano
-Noi andiamo, Buon Natale Andreas- dico allontanandomi con Alessandro. Ho notato che tra di loro ci sono stati sguardi piuttosto starni.
-Ma chi è questo?- mi chiede
-Un mio collega d'università-
-Capisco- dice lui serio
-Che ti prende?-
-Nulla, non mi è piaciuto come ti ha guardato-
-Io non mi sono accorta di nulla, come mi ha guardato?-
-Marìa si capisce a un miglio di distanza che prova qualcosa per te, sono un ragazzo e lo capisco-
-Anche se fosse a me non importa nulla, nei momenti in cui chiacchieravamo all'università gli parlavo sempre di te-
-E lui come reagiva?-
-Normale, taceva-
Sta un attimo in silenzio. Non capisco perché se la prende, non è colpa mia se Andreas non smette di squadrami dalla prima volta che l'ho visto.
-Ale, ti entrerà mai in testa che io voglio solo te?-
-Lo so piccola-
-Allora stai tranquillo-
-Ti capisco, anch'io ho avuto una tipa che mi stava sempre dietro-
-Ah bene ed io non sapevo nulla- dico infastidita
-Stai tranquilla, non è successo nulla. A te pure deve entrare in testa che voglio soltanto te-
-Lo so già...- dico dandogli un bacio a stampo
-E tu pensi che così mi accontento?- dice lui ribaciandomi
Ecco perché lo amo, sa come sorprendermi, come prendermi, come baciarmi.
Passiamo il resto del pomeriggio fuori ma poi le temperature continuano a scendere e fa sempre più freddo perciò torniamo nella mia dolce e calda casetta. Entrando mamma ci dice che ha ordinato delle pizze perciò in attesa stiamo un po' sul divano a guardare un la TV. Dopo mangiato vado in camera mia a cambiarmi per mettere qualcosa di più comodo, pronta scendo giù e aiuto mamma a posare le stoviglie con lui che non smette di guardarmi.
-Tesoro, io sono molto stanca vado a dormire. Alessandro hai bisogno di qualcosa?- dice mia madre
-No signora, grazie-
-Va bene, non fate tardi-
Mamma va a letto perciò io posso coccolare quanto voglio il mio amore. Spengo tutte le luci sotto lasciando solo l'albero di Natale acceso, crea un'atmosfera meravigliosa. Lo prendo per mano e lo porto con me su.
-Dove andiamo?- dice lui- non ci vedo-
-Shh, in camera mia tranquillo- dico parlando a bassa voce
Entriamo e chiudo la porta, accendo le luci natalizie attorno al mio letto e poi il resto tutto buio, niente lampade o TV. Apro l'armadio e prendo una mega coperta a quadretti blu.
-Fa freddissimo, quasi quanto Milano- dice raggomitolandosi
-Vieni mettiamoci qui-
Ci sdraiamo nel mio letto ad una piazza e mezza. Il silenzio regna e si sentono solo le nostre voci basse. Mi stringo a lui, tutto questo mi sembra un sogno.
-Sei così bella- dice lui voltandosi verso di me
-Non vedevo l'ora che arrivasse questo momento, non puoi capire quanto mi sei mancato. Un telefono non riusciva a consolarmi-
-Anche tu amore mio-
Mi ha chiamata amore mio, quasi non ci credo. Non so da quanto tempo non lo diceva. Si gira verso di me, mi sfiora e mi bacia. Lento, dolce, da stomaco sotto sopra. Ricambio stringendolo forte a me, come se nessuno potesse togliermelo. Continua a baciarmi sempre con più passione ed io mi sento sciogliere in pieno inverno. Scende al collo e mi vengono i brividi, stringo tra le mie mani i suoi capelli e staccandomi leggermente lo guardo.
-Ale....- dico con un filo di voce
-Ti amo- mi anticipa
-Ripetimelo-
-Ti amo, come non ho mai amato nessuno Marìa-
-Anch'io, non puoi capire quanto-
Mi ribacia, con più passione di prima. Ci stringiamo ed è in questo momento che vorrei fermare il tempo, per averlo per sempre con me. Riscende al collo e si mette leggermente sopra di me, lo stringo forte accarezzando il suo morbido maglione e perdendomi nel suo profumo. Tra coccole e baci ci addormentiamo l'uno abbracciato all'altra, con la voglia di fermare il tempo e con la mia voglia di voler dormire per sempre pur di stare abbracciata a lui.  

Un'incredibile agoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora