CAPITOLO VENTITRE

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  Ho ancora gli occhi chiusi, sento accarezzarmi i capelli dolcemente. Un respiro caldo e leggero sulla mia fronte quasi mi fa il solletico, apro lentamente gli occhi e capisco che tutto quello che ho vissuto è stato reale. La mia testa poggiata sul suo petto e il mio braccio attorno alla sua vita. I suoi occhi che mi fissano e le sue braccia che racchiudono il mio corpo come un castello dentro le sue mura, mi sento davvero in paradiso.
-Buongiorno amore mio- dice sorridendomi e stringendomi di più
-Buongiorno a te- dico ancora con gli occhi chiusi e sorridendo- che ora è?- svegliandomi del tutto
-Le sei e mezzo, è ancora presto-
-Non so a che ora viene mia madre, se ci trova così pensa che ci sia stato uno scandalo- dico ridendo
-Lo scandalo più bello della mia vita- dice baciandomi
Lo abbraccio più forte che posso, sono completamente sua e quanto lo amo.
-Ti amo Ale-
-Anche io vita mia-
Restiamo a coccolarci ancora per un po', ma poi ci alziamo dal letto prima che venga mia madre. Vado a preparare qualcosa per la colazione mentre Ale va a lavarsi, nel frattempo che prendo la caffettiera sento entrare mia madre con mio padre.
-Buongiorno, ecco la colazione- dice mio padre con un sacchetto
-Grazie papi- dico dandogli un bacio
-Ale dove sta?- chiede mia madre
-A lavarsi-
-Che raggiante stamattina-
-Mi sono svegliata di buon umore- dico sorridendo
Sistemiamo tutto a tavola, non so come fa ma mia madre capisce subito quando mi succede qualcosa infatti non so se scoprirà cos'è successo questa notte.
Dopo una decina di minuti scende lui, più raggiante di me a quanto pare. E' così bello, me lo mangio con gli occhi.
-Buongiorno- dice Ale con un mega sorriso
Mangiamo tranquillamente e scambiamo qualche chiacchiera, nel frattempo il signorino Casillo non smette di guardarmi ed io fra poco arrossisco davvero.
-Mamma a che atterra l'aereo di Carlo?- dico cambiando discorso
-Dopo pranzo -
-Ale vieni con me all'aeroporto?-
-Va bene-
Tra sorrisi e sguardi finiamo la colazione, mi vesto e sistemo camera mia. C'è troppo disordine e non credo sia opportuno che mia madre veda tutto quello che abbiamo combinato. La porta è socchiusa ma qualche minuto dopo Ale entra e mi abbraccia da dietro.
-Che buon profumo- dice baciandomi la spalla un po' scoperta
-Vuoi farmi morire tu?- dico girandomi verso di lui e baciandolo
-Ci metto un attimo a spogliarti di nuovo- dice baciandomi e sorridendo
-Smettila! Devo darmi una mossa a sistemare tutto prima dell'arrivo di mio fratello- dico ridendo
-Ti posso aiutare?-
-Certo che si-
Tolgo tutti i vestiti lasciati a terra, apro la finestra e respiro l'aria fredda invernale, è così bello abitare di fronte al mare. Rifaccio il letto mentre Ale mette in ordine gli oggetti sparsi un po' nella stanza, prendo l'aspirapolvere e lo passo un po' dappertutto. Ale canticchia ed io mi sciolgo.
-Ma che bravi ragazzi- dice mia madre sull'uscio della porta
-Dobbiamo far trovare tutto perfetto al mio fratellone- dico sorridendo
-Dopo vi aspetto in cucina per preparare il dolce di Natale-
-Quanto si sta bene qui, posso trasferirmi definitivamente?- dice Ale
-Ovvio- dico io abbracciandolo
-Tua madre ha bisogno di un ragazzo come te, sentirebbe la tua mancanza- dice mia madre- vi aspetto sotto- aggiunge

La mattinata passa velocemente, tra scherzi, sorrisi e...farina tutto sembra piacevole. Quando abbiamo preparato la torta io ed Alessandro abbiamo combinato davvero un macello in cucina, la farina sul pavimento e mia madre che non smetteva di pulire! Una volta tutto pronto pranziamo e poi ci prepariamo per andare in aeroporto, sono così emozionata.
Percorriamo la strada ed io e Alessandro siamo dietro, io ho la testa sulle sue spalle e un sorriso a trentadue denti. Ogni tanto durante il tragitto mi dava qualche bacio sulla fronte, si sta così bene. Arrivati parcheggiamo e ci dirigiamo verso gli arrivi, ci sediamo nelle sedie e nel tabellone dell'orario vedo che l'aereo di mio fratello è già atterrato.
-Mamma guarda!Carlo è già atterrato- dico con gli occhi lucidi
-Oh che bello!- dice mia madre anche lei emozionata
-Marìa mi sento un po' a disagio io- dice Ale sorridendo- sicuramente tuo fratello mi vedrà come intruso-
-Ma che dici, guarda che sa tutto di te- dico abbracciandolo per rassicurarlo
Dopo qualche minuto eccolo che arriva, con il suo borsone sulle spalle e un sorrisone. Finalmente, fratellone mio! Senza pensarci due volte corro verso di lui e gli salto addosso per abbracciarlo. Mi stringe forte e mi da tantissimi baci sulle guance, mi mancava così tanto. Mi stacco per dare spazio anche a mamma e papà e poi prendo Ale per mano per presentarglielo.
-Carlo lui è Alessandro- dico sorridendo
-Piacere- dice Ale
-Finalmente conosco l'innamorato di mia sorella- dice Carlo ridendo
Insieme a tanti sorrisi papà prende il borsone di Carlo e lo mette nel cofano, saliamo in macchina e ritorniamo a casa.
-Casa dolce casa!- dice Carlo aprendo le braccia
-Un bel Natale insieme a mio figlio qui a casa- dice mia madre abbracciando Carlo
Vorrei solo che questi momenti non finissero mai, che sia Alessandro che mio fratello rimanessero per sempre con me.   

Un'incredibile agoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora