-Mi piace questo per te!-
-No dai, non penso mi stia bene-
-Vallo a provare immediatamente e poi mi darai ragione-
Quando faccio shopping con Alessia è sempre così, mi vuole fare provare sempre tutto e poi alla fine compro la metà delle cose! Entro in camerino e provo un vestitino color corallo molto aderente, mi guardo di profilo e mi specchio un po', poi apro la tenda e mi mostro davanti Alessia
-Come mi sta?-
-D'incanto! Ehi ma...sei un po' gonfia, tu di solito sei uno stecchino-
Mi guardo attentamente e in effetti è vero, un pochino di pancia si vede ma non è niente di che.
-E' il ciclo che deve arrivare, è un po' in ritardo questo mese-
-Che hai combinato?- dice sorridendo maliziosamente
-Niente! Lo stress che ho avuto influisce su questo. Comunque smettila di fare quella faccia e accompagnami alla cassa che lo prendo-
Mi rivesto e poi vado a pagare, abbiamo passato un'oretta tranquille a svagare un po' al centro di Napoli.
-Allora, sei pronta a dire ad Andreas la tua risposta?-
-Si..pensi che faccio bene ad accettare?-
-Ovvio che si! In questi giorni si è comportato da vero uomo e ti ha dimostrato che ci tiene, credo che se era un altro ti avrebbe già piantata-
-Cerco solo di cercare uno spiraglio di felicità-
-Lo avrai- dice sorridendomi- andiamo-
Mi accompagna a casa e poi tra mille raccomandazioni al suo solito, mi abbraccia.
-Se ti fa soffrire anche lui gli rompo la testa-
-Non credo sarei capace di avere a che fare ancora con il genere maschile- dico ridendo
-Bene, vai- sorride
Mi incammino e vado verso il lungo mare, dove eravamo l'ultima volta. Prendo il cellulare e digito un messaggio:" Ehi, vorrei parlarti. Sto per arrivare al lungo mare, possiamo vederci? Baci, Marìa".
Aspetto per un po' la sua risposta e poi ecco che il cellulare vibra:" Certo, arrivo. Mil besos, Andreas".
Ogni tanto si lascia scappare qualche parola in spagnolo, non mi dispiace visto che è la mia lingua preferita. Arrivo e mi siedo sulla panchina, guardo il mare e tra le onde cerco di capire se sto facendo la cosa giusta.
-Eccomi qui- Andreas si siede accanto a me sulla panchina e mi da un bacio sulla guancia- cosa dovevi dirmi?-
Sospiro e cerco di trovare la forza dentro di me per dirgli la mia risposta.
-Ho pensato a quello che mi hai detto- dico guardandolo
-E?- mi guarda con aria speranzosa
-Ho deciso che voglio provare ad essere felice...come hai detto tu. Voglio provare a lasciarmi andare...in qualche modo-
Il suo viso si illumina e fa un sorriso a trentadue denti, poggia la sua mano sul mio viso e si avvicina.
-Aspetta però..io non ti assicuro nulla Andreas-
-Ti renderò felice Marìa- si avvicina ancora di più e mi bacia, cerca di intensificare il bacio e io provo a ricambiare. Cerco di chiudere gli occhi per lasciarmi andare ma nulla, non sento assolutamente nulla. Tutto questo mi fa pensare ad Alessandro, mi provoca un colpo al cuore che nessuno è capace di capire. Le lacrime vogliono uscire ma faccio di tutto per trattenerle, Andreas si stacca e mi abbraccia.
-Sono così felice, aspettavo da tanto questo momento-
Sorrido appena, non so cos'altro dire. Mi sento vuota, inutile e per quanto possa provare a cercare di sentire lo stesso sentimento che provo per Alessandro, non ci riesco. Non c'è nessuno come lui, nessuno che mi ha fatta sentire amata, che mi ha resa davvero felice. Nessun bacio, carezza o abbraccio che possa essere paragonato a quelli che ricevevo da lui. Lo amo più che mai, ancora e non credo proprio che riuscirò a smettere di farlo. Abbiamo passato un altro po' di tempo insieme, lui mi fa ridere molto e solo a piccoli tratti dimentico il dolore che ho dentro. Mi riaccompagna a casa e mi bacia di nuovo, provo a ricambiare anche questa volta ma nulla, proprio non riesco. Rientro a casa, i miei non ci sono e forse è meglio così visto che le lacrime cominciano a scendermi senza sosta. Salgo in camera mia e mi butto sul letto, mi accovaccio a me stessa continuando a piangere. Non mi sento felice, non mi sento me stessa, sento solo un enorme vuoto dentro di me.
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Un'incredibile agonia
RomansaSe esiste la felicità, allora io sono fuori dal mondo. Se esiste il sorriso, allora io sono un extraterrestre. Capitano le volte in cui vorresti tornare indietro nel tempo per rivivere quelle sensazioni, quelle emozioni o quei momenti di un'adolesce...