E' passata una settimana dal mio ritorno, ho ripreso a studiare e anche le lezioni all'università. Ho raccontato ad Alessia il mio viaggio ed ha esultato come una bambina alla vista di una caramella buonissima, è pazzesca. Ho meditato a lungo su quello che mi ha detto mia nonna quel giorno al cimitero, ho deciso di prendere l'idea al volo. Lo so, sembra poco il tempo su cui ho riflettuto ma non vedo perché debba ancora pensarci se ho già le idee chiare. Oggi chiamo Ale e lo avviso di questa decisione, chissà come la prenderà.
-Mamma, papà.. vorrei dirvi una cosa che per me è importante- dico mentre sono seduti di fronte a me a tavola
-Cioè?- dice mio padre smettendo di mangiare
-Cosa Marìa?- dice mia madre già in allerta
-Vorrei...trasferirmi a Milano-
-Dici sul serio?- dice mia madre spalancando la bocca- e l'università?-
-Volevo partire alla fine dell'anno, a giugno magari.. devo dare l'ultima materia e non sono neanche fuori corso...Potrei continuare lì-
-Marìa noi non possiamo permettercelo, non che non voglia- dice mio padre
-Scusate io...non ci avevo pensato- dico abbassando lo sguardo
-Scusa me tesoro, ma proprio non posso mantenerti agli studi lassù-
-Mi troverò un lavoro- dico decisa
-Ma Alessandro lo sa?- dice mia madre
-Non ancora, volevo avvisarlo oggi pomeriggio quando finisce di registrare-
-Sei proprio sicura?-
-Si, non voglio più stare lontano da lui. Questo via vai non mi piace più-
-Se vuoi questo...allora vai figliola, noi non ti possiamo trattenere-
-Carlo mi ha sempre detto di inseguire i miei sogni, voglio farlo- dico stringendo la sua collana
Mia madre abbassa lo sguardo e poi mi guarda dritta negli occhi, sa che sono sicura e mi viene ad abbracciare, subito dopo lo fa anche mio padre. I miei genitori sono l'unica cosa che mi rimane è vero, trasferirmi in un'altra città è una decisione grande ma voglio stare con il ragazzo che amo.
Dopo aver finito di mangiare e sparecchiato, salgo in camera mia e chiamo Ale, non lo sento da ieri e non so perché non mi abbia mandato il buongiorno questa mattina, ma non importa sono troppo elettrizzata per arrabbiarmi. Squilla più volte e poi finalmente risponde.
-Amore!-
-Ehi- dice con tono un po' freddo
-Ti disturbo? Hai finito di registrare?-
-No, possiamo sentirci fra un pochino? Ti chiamo io-
-Va bene..-
Subito riattacca. Non so perché ma sento che c'è qualcosa che non va e voglio scoprirlo, in fretta. Aspetto i minuti più lunghi della mia esistenza facendo avanti e indietro per la mia stanza e poi ecco che il telefono squilla. Rispondo subito.
-Finalmente!-
-Scusami, ho un sacco di lavoro- dice con tono ancora più freddo
-Scusa me allora..-
-No tranquilla, ti dovevo parlare-
-Anche io- dico sorridendo- Sai ho deciso ch...-
-Marìa aspetta..- dice interrompendomi
-Che succede?-
-Noi non possiamo più continuare così-
-In che senso?- dico confusa
-Odio questa distanza, odio starti lontano..meglio se terminiamo tutto qui-
Mi si gela il sangue in meno di un secondo, sento dentro di me qualcosa rompersi. Che sta dicendo?
-Alessandro tu..parli sul serio?-
-Si, basta. Soffro in continuazione per non averti accanto a me-
-Io volevo parlarti della mia decisione. Volevo trasferirmi a Milano per stare con te e tu...vuoi..?- dico con la voce spezzata
-Sarebbe una cosa fantastica ma non posso costringerti a trasferirti qui per me-
-Non mi costringi affatto! Io lo faccio perché ti amo e perché voglio stare con te- dico mentre mi scendono le lacrime
-Per favore non rendere tutto più difficile, non posso permettere che sacrifichi la tua vita per me-
-Ma perché no? Per me non è un sacrificio-
-I tuoi genitori devono perdere un'altra figlia a causa mia?-
-Non mi perderanno, potranno venirmi a trovare tutte le volte che vogliono. Ho già parlato con loro e l'hanno presa bene. Perché non vuoi?-
-Non riesco più a gestire questa relazione-
Sto in silenzio, incredula per le sue parole. Piango, singhiozzo e lui dall'altra parte di quel maledetto schermo sospira.
-Tutte quelle promesse che mi hai fatto, a cosa sono servite?-
-Quelle promesse le ho dette con il cuore-
-Non le stai mantenendo però!-
-Non riesco, Marìa io...capiscimi-
-No, non ti capisco. Non capisco perché vuoi allontanarmi dalla tua vita-
-Voglio solo evitarti questa sofferenza-
-Soffro se tu non mi vuoi più accanto a te-
-Non c'è soluzione-
-Si che c'è!Io l'avevo trovata-
-Ti ripeto che non posso permettere che tu cambi vita radicalmente per me!- dice alzando il tono di voce- io..scusami davvero ma non riesco a stare più così-
-Non...ci.. credo- singhiozzo sentendo un nodo in gola
-Devo andare..sii felice Marìa-
-Sii felice? Ma con che coraggio mi dici così?! Pronto?- Riattacca ed io mi sento morire dentro. Piango a dirotto sperando che tutto questo possa essere soltanto un incubo. Sento un capogiro incredibile, cerco di alzarmi mantenermi in piedi al muro e vado verso il bagno. Vomito tutto quello che ho nello stomaco e rimango distesa sul pavimento, rannicchiandomi su me stessa e poi buio.
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Un'incredibile agonia
RomanceSe esiste la felicità, allora io sono fuori dal mondo. Se esiste il sorriso, allora io sono un extraterrestre. Capitano le volte in cui vorresti tornare indietro nel tempo per rivivere quelle sensazioni, quelle emozioni o quei momenti di un'adolesce...