CAPITOLO SETTANTADUE- ULTIMO

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  DUE ANNI DOPO

-Papà! Papà!- Carlo corre sulla battigia con il secchiello in mano

-Dimmi tutto- Alessandro gli va incontro

-Facciamo un castello dai!-

-E va bene. Dov'è la paletta?-

E' così bello vederli così, vederci così. Carlo è cresciuto tanto, somiglia molto ad Alessandro ma adesso vedo che ha anche qualcosa di mio. Un bambino di sei anni che riempie le nostre vite di felicità, serenità e amore. Ma stavolta non è più solo, con lui c'è la sua sorellina Emma: la nostra dolce piccolina dai riccioli castani e dagli occhi color nocciola. E' arrivata come un arcobaleno in piena estate, tutti la aspettavamo, soprattutto Alessandro che voleva una principessa tutta da crescere e...anche Carlo, una sorellina da proteggere. I suoi piccoli passi sulla sabbia ancora incerti mi fanno capire che il tempo passa e che la vita è il dono più grande che abbiamo.

-Ehi! Aspettateci- dico ai due maschietti laggiù

-Emma!- Carlo le corre incontro e le prende la manina

-Ecco le nostre donne- Alessandro sorride e prende Emma in braccio che ride solo a vederlo

Ci sediamo tutti e quattro sulla battigia mentre il mare ci bagna e rinfresca il nostro animo. Carlo gioca ed Emma cerca di imitarlo a modo suo, gli spiega come riempire il secchiello con la sabbia ed io li guardo felice.

-Amore mio- Alessandro mi prende la mano- non potevo desiderare di meglio-

-Nemmeno io!-

-I nostri figli sono meravigliosi-

-Siamo una famiglia meravigliosa-

Mi bacia e per un attimo mi sembra di ritornare indietro nel tempo, quando eravamo in viaggio di nozze sulle spiagge greche.

-Sai che sto ricordando i bei momenti in Grecia?-

-Ci ritorneremo prima o poi-

-Si e porteremo i nostri piccoli- sorrido

-Ti amo-

-Anche io-

-Per sempre-

-Per sempre-

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FINE

Un'incredibile agoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora