CAPITOLO VENTIDUE

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  Sono passati quattro giorni dall'arrivo di Alessandro e tutto scorre benissimo. Mio padre quando lo ha conosciuto non si aspettava un ragazzo così educato, lo ha riempito di complimenti e a lui non gli dispiaceva per niente. Negli ultimi giorni abbiamo fatto tantissime cose, tra film, coccole e giri per la città non ci siamo resi conto che i giorni scorrono velocemente. Tra due giorni è Natale e domani finalmente ritorna il mio fratellone a casa.
Oggi Ale ha un evento con le sue fan, infatti è già al centro commerciale. Visto che lui non c'è ne approfitto per comprare i regali di Natale insieme a mamma. Nel frattempo che mi preparo mi squilla il cellulare, è Alessia.
A:" Migliore amica"
M:" Ale!Come stai?"
A:"Benissimo, con Ale come sta andando?"
M:" A meraviglia, lo amo così tanto"
A:" Sono felice per te"
M:" Lo stesso giorno che è venuto ho incontrato Andreas per strada"
A:" No, non ci credo"
M:" Si, aveva un'aria piuttosto dispiaciuta nel vedere Alessandro"
A:" E lui come ha reagito?"
M:" Si è infastidito ma alla fine non mi importa,sa che voglio solo lui"
A:" Secondo me quel ragazzo vuole te"
M:" Anche lui lo sospetta, ma non posso farci nulla"
A:"Vabbè ovvio"
M:" Adesso vado a compare i regali di Natale, ci sentiamo cucciola ti voglio bene"
A:" Anche io, a presto"
Non capisco perché tutti pensano che Andreas provi qualcosa per me, se fosse stato così me l'avrebbe detto anche se si capisce che ha un po' di interesse verso di me. Chissà, ma lui è l'ultima persona al mondo che mi interessa in questo momento.
Io e mamma andiamo verso il centro commerciale, giriamo molti negozi ma io non so ancora cosa regalare ad Alessandro. Per mio fratello ho preso un maglione molto pesante, così potrà sfruttarlo quando sarà nei paesi ghiacciati in guerra, sono sicura che lo apprezzerà. Giro ancora per qualche negozio e alla fine ad Ale prendo una sciarpa morbidissima e un ciondolo con un catenaccio; visto che porta sempre una collana potrà aggiungerlo, voglio che mi porta sempre con sé. Dopo aver preso tutto usciamo dal centro commerciale e torniamo a casa, sembra che il cielo si sia annuvolato e che la pioggia voglia prendere il posto del sole.
-Tesoro stasera io e papà non ci saremo, dobbiamo andare vicino Roma perché ci sarà una riunione di lavoro e allora ci fermeremo in un hotel per non fare tanta strada di notte-
-Va bene mamma-
-Se hai bisogno di qualcosa dimmelo adesso così possiamo comprare tutto-
-Non preoccuparti, stasera cucinerò io per Ale-
-D'accordo-
Entrando in casa posiamo tutti i regali sotto l'albero ed io corro in bagno a lavarmi, accendo la stufa visto che fa un freddo terribile mentre mamma si prepara per andare con papà. Sento suonare alla porta perciò scendo di nuovo e vado ad aprire, ecco il mio amore.
-Finalmente sei tornato- gli dico abbracciandolo e dandogli un bacio a stampo
-Si, mi sei mancata molto-
-Anche tu. Stasera mamma e papà non ci sono, vanno ad una riunione di lavoro e tornano domani mattina visto che sono fuori Napoli-
-Quindi soli soletti...- dice prendendomi dai fianchi
-Si signorino- dico sorridendo- vado a lavarmi-
Salgo e mi dirigo in bagno. Nel frattempo sento Ale suonare la chitarra e canticchiare, amo la sua voce. Esco dalla doccia, mi asciugo per bene e metto roba comoda per casa e poi lego i capelli con una coda. Appena sono pronta vado in camera mia e lo vedo seduto sul mio letto a cantare "Io scelgo te", entro piano piano e mi siedo accanto a lui guardandolo.
-"Tu sei quello che ho, quello che ho, neve tra le mie dita. Però quello che ho, io lo vorrei per ogni prossima vita..."-
-E' bellissima la tua voce amore mio-
-Grazie piccola- dice dandomi un leggero bacio a stampo- che bella questa collana- dice prendendo il ciondolo nelle dita e osservandola
-Si me l'ha regalata mio fratello-
-Ti sta benissimo-
Mi alzo dal letto, prendo la chitarra e la poso vicino alla scrivania e vado verso di lui. Mi siedo sulle sue gambe e lo bacio, con tutta la passione che ho. Metto le mani sui suoi capelli e lui mi stringe dai fianchi, istintivamente cadiamo sul letto ma continuiamo a baciarci. Sento la voce di mia madre perciò mi stacco a malincuore, infatti entra nella mia camera.
-Ragazzi io vado, state attenti a domani-
-A domani mamma- dico dandole un bacio
-A domani Sandra-
Esce chiudendo la porta, sento i suoi passi uscire di casa e riprendo a baciare Alessandro.
-Che ti cucino mio caro?-
-Non lo so, quello che vuoi tu cuoca- dice baciandomi il collo
-Così però la cuoca impazzisce..- dico stringendolo
-Meglio, voglio farti impazzire-
-Dai muovi quelle chiappe e andiamo giù a mangiare- dico ridendo
Scendiamo ed io frugo un po' tra gli sportelli e in frigo, alla fine decido di preparare le cotolette. Prendo la carne e la impano delicatamente, poi la metto sul fuoco e la giro quando è cotta da una parte. Nel frattempo Ale mi abbraccia da dietro e mi da dei piccoli baci sul collo.
-Mi fai bruciare tutto se continui a farmi impazzire così- dico io voltandomi verso di lui
-No, poi tua madre mi incolpa che ti faccio bruciare una casa- dice ridendo
Appena pronto mangiamo e guardiamo anche un po' di TV, poi sparecchio e lavo i piatti. Appena ho finito tutto Ale viene verso di me, si avvicina lentamente e mi prende dai fianchi, mi bacia, come sa fare solo lui, travolgente come una tempesta. Ricambio mettendo le mie braccia intorno al suo collo e tra una cosa e l'altra mi ritrovo seduta sopra il marmo della cucina. Continua a baciarmi, scende al collo ed io istintivamente sospiro. Riscendo dal marmo della cucina e mi metto in piedi di fronte a lui, il mio viso è fra le sue mani e i suoi occhi mi fissano, quasi mi ci perdo in quel verde meraviglioso. Mi ribacia e mi prende in braccio come una principessa, io mi reggo al suo collo e lui va verso le scale. Sale, apre la porta di camera mia e la chiude, io scendo mantenendomi sempre al suo collo mentre lui continua a baciarmi. Mi accarezza la schiena e mi bacia il collo, sento brividi ovunque e so che non si tratta di freddo. Ho capito le sue intenzioni perciò mi stacco e lo guardo.
-Ale aspetta... io non sono mai stata con nessuno, questa è la....- mi interrompe sfiorandomi il labbro
-Tranquilla, non agitarti. Tutto andrà bene fidati di me amore mio...- dice alzandomi il mento visto che avevo lo sguardo basso.
-Mi fido di te..- dico guardandolo negli occhi
Mi sorride e mi scoglie i capelli, guardando ogni angolo del mio viso. Riprende a baciarmi e mi toglie il giacchettino, la mia maglietta si alza e lui ci infila la sua mano dentro,sentendola sulla mia pelle calda. Solleva piano piano anche questa fino a togliermela, metto le mie mani sui suoi fianchi e sollevo anche la sua fino a toglierla completamente. Mi ha dato delle certezze e sono pronta a dargli la mia anima. Mi tiene stretta a sé baciandomi il décolletè e il collo e io sento il mio cuore scoppiare, fra poco dovrà raccogliere tutti i miei brandelli a terra. Continuiamo a baciarci fino a cadere sul letto, lui si mette su di me senza troppo peso e mi bacia dappertutto, tutto questo mi sembra surreale. Sgancia il mio reggiseno ed io istintivamente mi copro, mi guarda negli occhi e questo aumenta il mio imbarazzo.
-Sei bellissima- dice a bassa voce a mezzo centimetro dalle mie labbra
-Non lo sono Ale..- dico io abbassando lo sguardo
-Lo sei, zitta- riempiendomi il viso di piccoli baci
La sintonia riprende ed io mi tranquillizzo, lui mi sfila i leggins ed io slaccio la sua cintura. Tra una cosa e l'altra finiamo senza nulla addosso, il mio cuore esplode e mi sento volare in paradiso. La mia mano sui suoi capelli e l'altra che gli accarezza la schiena va a stringere il lenzuolo, lui se ne accorge perciò intreccia la sua mano alla mia. Insieme, corpi incastrati e anime in collisione, cuori che battono insieme, respiri che viaggiano allo stesso ritmo,e poi sorrisi. Questo siamo, Alessandro e Marìa.  

Un'incredibile agoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora