L'università è ricominciata, le lezioni e il mio caffè macchiato di ogni mattina sono ritornati. E' proprio come una favola ed io mi sento come Cenerentola quando ritorna a casa alla fine dell'incantesimo dopo essere stata al ballo. Devo ritornare alla realtà e svegliarmi da questo incantesimo meraviglioso e conservare con me la scarpetta di cristallo, sperando che il mio principe ritorni a ballare con me.
Sono per strada, stamattina i raggi del sole sono più caldi e ho deciso di camminare a piedi. Ho le cuffie alle orecchie, dopo aver dato il solito buongiorno ad Alessandro, scorro nella playlist e scelgo una sua canzone: Quasi vivere. Quando la cantava io e lui nemmeno ci conoscevamo, un piccolo Alessandro alle prese con il microfono e agli studi di registrazione. Sono così fiera di lui, sono sicura che un giorno diventerà un BIG di cui tutti parleranno. Mentre cammino i miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che mi tocca la spalla. Sobbalzo dallo spavento.
-Chi... Andreas!- dico con la mano al cuore ancora spaventata
-Scusami Marìa, non volevo spaventarti. Ti ho vista per strada e non avevo capito che avevi le cuffie così ti ho chiamata ma non....- quanto chiacchiera già di mattina
-Non preoccuparti, è tutto okay- dico interrompendolo
-Meglio così. Cos'ascoltavi che ti teneva così tanto fuori dal mondo?- dice cercando di sbirciare sullo schermo del mio iphone
-Alessandro- dico sorridendo appena
-Ah...- dice lui a sguardo basso
-Qualcosa non va?-
-No no-
-Okay-
-Ho visto che hai passato delle belle vacanze, ti ho vista quel giorno insieme a lui-
-Si, le vacanze più belle della mia vita-
-Sono contento per te-
-Tu cos'hai fatto di interessante?- chiedo curiosa
-Beh, niente di eclatante. Amici, discoteca, fumo-
-Niente di eclatante? E' così che festeggi?- dico sconvolta
-La mia famiglia è a Saragozza e in questo momento non posso andare da loro, l'unica compagnia che ho è solo la sigaretta e qualche amico conosciuto da poco-
-Penso che ci siano modi migliori per divertirsi-
-Lo so, ne sono consapevole. Ma queste vacanze mi sono servite per pensare e studiare-
-Capisco-
-Quando rivedrai il tuo ragazzo?-
Odio quando mi chiede in continuazione di lui, so che non è veramente interessato e lo fa apposta per vedere se dico qualcosa che possa giocare a suo favore.
-Al più presto- rispondo seccamente
Per fortuna arriviamo finalmente davanti all'edificio di quattro piani chiamata università. Entro e vedo Luana, grazie al cielo una scappatoia.
-Marìa!- dice correndo verso di me e abbracciandomi
-Mi sei mancata Lù, come stai?-
-Oh benissimo. Ciao Andreas- dice salutando anche lui che era qualche passo più indietro di me
Mi prende sottobraccio e ci lasciamo Andreas alle spalle. Meglio così già stava cominciando ad irritarmi.
-Ma siete arrivati insieme?- mi chiede con aria interrogativa un po' sorpresa
-No, stavo camminando per conto mio e all'improvviso me lo ritrovo davanti. Mi stava venendo un colpo-
-Immagino. Ma dimmi, come hai passato il Natale?-
-Meravigliosamente, sono stata insieme al mio ragazzo-
-E' venuto qui a Napoli?- dice lei con occhi felici quasi quanto i miei
-Si, sono stata benissimo e adesso mi manca da morire-
-E' brutto stare lontano dalla persona che si ama-
-Tu invece?-
-Io perfettamente, sono stata con Luca tutto il tempo e poi ovviamente ho studiato-
Tra una chiacchiera e l'altra ci avviciniamo all'entrata e dietro di me sento un rumore di uno scatto. O sono io che sto impazzendo o qualcuno sta scattando una foto, chissà.
Le lezioni scorrono velocemente e oggi per fortuna esco alle tre del pomeriggio. Dopo la lezione della mattina mi sono dileguata per non farmi vedere da Andreas altrimenti mi avrebbe tormentato di domande come sempre.
Tornata a casa saluto mamma e corro in camera per chiamare Alessandro. Dopo alcuni squilli eccolo che risponde.
A:" Cucciola mia!"
M:" Amore"
A:" Come stai?"
M:" Tutto bene e tu? Come procede il tour?"
A:" Benissimo,le mie casilline sono così dolci"
M:" Sono contenta. Io ho ricominciato l'università, mi ci devo mettere d'impegno"
A:" Ce la farai piccola"
M:" E' assurdo il fatto che tra qualche giorno compierò diciannove anni"
A:"La mia piccola cresce. Vorrei essere lì con te per quel giorno, ma purtroppo non posso"
M:"Già.."
A:" Vado piccola, sono molto stanco. Buonanotte, baci"
M:" Buonanotte.."
Sapevo che non sarebbe potuto venire, sapevo che nemmeno per il giorno del mio compleanno potrà starmi accanto nel momento in cui spegnerò le candele. Ma vabbè, non ho voglia di festeggiare in nessun modo, voglio solo la mia famiglia accanto stop.
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Un'incredibile agonia
RomanceSe esiste la felicità, allora io sono fuori dal mondo. Se esiste il sorriso, allora io sono un extraterrestre. Capitano le volte in cui vorresti tornare indietro nel tempo per rivivere quelle sensazioni, quelle emozioni o quei momenti di un'adolesce...