CAPITOLO SETTANTA

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  Agosto,Napoli,Italia
Il mare: è il luogo dove vorrei stare sempre. Mi da pace, serenità, gioia, mischia insieme tutte le mie emozioni e ne traggo sempre consiglio. Starei ore a fissare le dolci onde accarezzare la lingua di sabbia, lasciare sussurrare alle mie orecchie il suo rumore e sentire il suo profumo. Penso sia l'unica cosa perfetta al mondo, ma ancora più perfetto se insieme a me ci sono gli amori della mia vita. Un pomeriggio come questo non può essere dimenticato, siamo felici, stiamo bene e niente potrà rovinare questo momento. Carlo ed Alessandro giocano facendosi solletico seduti sul muretto del lungo mare ed io li osservo, immortalando con i miei occhi ogni secondo.
-Facciamo il solletico anche alla mamma?- chiede Alessandro mentre Carlo continua a ridere
-Si!- subito entrambi mi fanno il solletico, centrano il mio punto debole: i fianchi
Ridiamo a crepapelle, ogni passante sorride alla nostra risata e anche il sole sembra illuminarsi di più. Camminiamo per il ritorno e Carlo canticchia una canzone da me ignota con le sue parole, saltellando qua e là e tenendomi sempre la mano.
-Stasera ti voglio tutta per me- mi sussurra Alessandro mentre mi tiene per mano
Lo guardo incuriosita e sorrido, sono già sua da molte sere.
-Sai che sono sempre tutta per te-
-Si ma stasera in particolare-
-Perché?-
-Non posso mica dirtelo adesso-
-Vuoi farmi preoccupare?-
-No- ride- a proposito, Carlo dovrà dormire dai nonni-
-Alessandro...cos'hai in mente?-
-Se ti dico tutto adesso ti rovino la sorpresa, tua madre lo sa già-
-E quindi l'unica a non sapere nulla ero io? Beh, complimenti- mi metto a braccia conserte con il broncio mentre lui mi scocca un bacio sulla guancia
-Nel cofano c'è già lo zainetto di Carlo con tutto il necessario per stanotte-
-Quando hai preparato tutto questo?- dico stupita
-Sapessi-
-Eddai!- lo supplico
-No, non si discute- prende in braccio Carlo e lo sbaciucchia- stasera si dorme dai nonni piccolo mio-
-Nonna!- Carlo afferma sorridendo
-Esatto. Mamma e papà hanno bisogno di un po' di tempo per loro-
Ignara di tutto quello che sta succedendo davanti ai miei occhi, seguo Alessandro e cerco di capire le sue intenzioni ma non lascia trasparire niente. Accompagniamo Carlo da mia madre che mi sorride e mi abbraccia forte.
-Mamma,tu sai qualcosa?- le chiedo speranzosa
-Si, ma non posso dirti nulla- ridacchia sotto i baffi
-Insomma vi siete messi tutti d'accordo?-
-Sono così felice per te!- mi riabbraccia
-Non capisco- dico confusa
-Capirai dopo e domani, quando verrai a prendere Carlo, sul tuo viso ci sarà un sorriso indelebile-
Ancor più confusa di prima saluto mia madre e le do tutte le solite raccomandazioni, poi saluto mio figlio e mio padre che, anche lui felice, mi abbraccia. La sera è già calata ed io non me ne sono resa conto, mi sento agitata ma spero soltanto che quello che mi aspetta sia una cosa bella. Usciamo da casa di mia madre e risaliamo in macchina, Alessandro mi sorride e mi tiene la mano.
-Vuoi dirmi di che si tratta?-
-Ssh! Sii paziente-
-Uff!- sbuffo
-Mettiti questa- mi mostra una fascia beige
-Cosa ci dovrei fare?-
-Girati di spalle- faccio come dice e mi copre gli occhi. Aspetta, che intenzioni ha?
-Alessandro mi fai paura-
-Non hai nulla da temere amore mio, è una sorpresa-
-Mi fa agitare la benda negli occhi- mi passano in mente brutti ricordi
-Sai che non ti farò nulla di male, devi solo fidarti di me-
-Va bene...- dico ancora agitata e intrecciando la mia mano alla sua.
Sento la macchina accendersi e camminare per le strade, non so quanti minuti passano ma mi sembrano un'eternità. Tengo il finestrino abbassato e quindi non sento nessun clacson sinonimo di traffico stradale, come accade spesso a Napoli la sera, soprattutto d'estate. Da qui capisco che è un posto fuori città. Finalmente ci fermiamo, io stringo di più la mano ad Alessandro che me la lascia scendendo dalla macchina. Apre la portiera ed io cerco di levarmi la benda.
-Ferma!-
-Non posso ancora toglierla?-
-No-
Mi prende per mano e subito riesco a sentire l'odore del mare, il suo rumore e un venticello fresco che accarezza il mio corpo.
-Ti guiderò io- con il suo braccio mi circonda la vita ed io mi mantengo a lui
Sento affondare i miei piedi sulla sabbia, ancora un po' calda per la giornata afosa di oggi. Camminiamo ancora e a me sembra di fare una maratona a piedi.
-Alessandro basta! Me la sto togliendo-
-Marìa dannazione siamo arrivati, non puoi rovinare tutto-
-E' solo che mi sento....- mi toglie la benda ed io non posso credere ai miei occhi.
Un enorme gazebo in legno accoglie sotto di sè un tavolino con due sedie, candele, piatti e bicchieri. Più a destra un materasso da spiaggia con tutti i cuscini colorati, lanterne e ancora candele.
-Cosa...?- dico guardandomi intorno incredula
-Questo l'ho fatto per noi-
-E'...bellissimo! Sono senza parole Alessandro...-
Mi sorride e mi tiene la mano, mi conduce sotto il gazebo mostrandomi ogni particolare. E' tutto così perfetto, mi sembra di essere dentro un film, tutto troppo fuori dalla realtà. Il mare è calmissimo, una tavola blu che si confonde con il cielo ormai scuro, nessuna nuvola ma solo stelle che incoronano quella luna, così lontana da noi.
-Perché tutto questo?- gli chiedo sorpresa al massimo
-Intanto sono felice che ti piace...c'ho messo un po' a pensare a tutto questo, i dettagli e tutto- si avvicina a me incurvando appena le sue labbra
-E' tutto magnifico!- mi guardo ancora attorno- ma dimmi perché tutto ciò-
-Prima vorrei che cenassimo, altrimenti si raffredda tutto-
-Giusto- sorrido- cos'hai preparato?- sbircio tra i piatti coperti
-Beh, nonostante ami molto Napoli mi manca la mia Milano...quindi- solleva il coperchio- cotolette alla milanese-
-Sono squisite! Quando venivo a Milano ne ero ghiotta-
-Benissimo allora- sposta la sedia che lascia delle scie sulla sabbia- si accomodi-
-La ringrazio- sorrido e lo seguo con lo sguardo
L'atmosfera è così bella, piena di dolcezza e armonia. Mi sento bene, felice e vedo che lo è anche lui. Finiamo la nostra cena a lume di candela, mi prende per mano e mi fa alzare dalla sedia. Siamo uno di fronte all'altra, il mio cuore batte forte e vorrei tanto baciarlo; infatti, mi avvicino ma lui si scansa. Lo guardo confusa e cerco di scorgere qualcosa dai suoi occhi.
-Marìa, il motivo per cui ti ho portato qui non è soltanto perché voglio stare un po' da solo con te- mi tiene le mani ed io lo guardo intensamente- stasera siamo qui perché io voglio chiederti una cosa, una cosa che voglio fare da quando ti ho conosciuta-
-Non tenermi più sulle spine, dimmelo per favore!- lo supplico
Il silenzio scende tra di noi, solo il mare è la musica di sottofondo. La sua mano cerca qualcosa prima nella tasca della giacca e poi in quella dei pantaloni, esce un piccolo cofanetto blu scuro ed io non mi sento più le gambe. Con una mano mi tiene la mia e con l'altra tiene questo piccolo cofanetto, lo guardo e lui mi sorride.
-Marìa tu sei la donna della mia vita: da quando sei arrivata nella mia vita hai sconvolto il mio intero mondo. Nonostante tutto quello che abbiamo passato, gli anni in cui siamo stati lontani, le sofferenze e il nostro amore represso...io non ho mai smesso di amarti, neanche per un istante. Voglio renderti felice, farti dimenticare tutti i brutti momenti che hai vissuto, voglio rendere le tue giornate sempre piene di amore e gioia, voglio che la nostra famiglia sia perfetta, con il nostro Carlo e magari un giorno... anche un fratellino o una sorellina che possa fargli compagnia-
Le lacrime cominciano a scendermi, sono un misto tra sorriso e lacrime. Mille emozioni attraversano ogni parte del mio corpo ed il suo sguardo,così dolce e sincero mi fa capire che qualcosa sta per unirci per tutta la vita.
-Quindi piccola mia...- si inginocchia davanti a me ed io scoppio in lacrime- vorresti passare tutta la vita accanto a me?-
-Si!- delicatamente infila l'anello al mio dito, il solitario più bello al mondo
Senza perdere un attimo lo bacio e lo stringo forte a me nonostante le lacrime che continuano a scendere senza sosta. Mi stringe forte anche lui e mi bacia con passione, come se non esistesse il mondo. La sua futura moglie... è un sogno?
-Ti amo!- dandomi tanti baci su tutto il mio viso
-Anche io, più della mia vita Alessandro!-
-Non piangere- sorride
-E' emozione... è felicità!- con il dorso della mano asciugo le lacrime ma lui mi ribacia
-Prometto di renderti felice sempre, fino alla fine dei miei giorni amore mio-
-Ti prometto anche io di amarti fino alla fine dei miei giorni, di prendermi cura di te e di Carlo, di renderti felice-
Le sue labbra vogliose delle mie si avvicinano sempre di più e finalmente un altro bacio, uno di quelli che io amo da morire. La passione è quella che ci fa perdere la testa e stasera a tutti i costi voglio essere sua, ancora, sempre, per tutta la vita.  

Un'incredibile agoniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora