-Marìa!Oh Marìa svegliati!- sento la voce di mia madre
-Che..- dico confusa mentre lei mi schiaffeggia
-Non va bene così, devo portarti dal dottore-
-No io..- riprendo a piangere accoccolandomi a lei come quando ero piccola
-Ma che ti succede?-
Singhiozzo e subito dopo mi asciugo le lacrime
-Alessandro..- dico ancora con la voce spezzata
-Alessandro cosa?- dice mia madre impaziente
-Mi ha lasciata- riprendo a piangere- ha detto che è inutile che lo raggiunga-
-...Forse non vuole farti soffrire-
-Mi fa soffrire se mi allontana da lui!- dico alzando il tono di voce
-Marìa tesoro... hai 19 anni, hai una vita intera davanti-
-Perché non vuoi capirmi?Io lo amo-
-Lo so che lo ami, ma non puoi disperarti così. Magari è solo arrabbiato o ha bisogno di una pausa per concentrarsi di più sul lavoro-
-Non credo gli portassi fastidio! Quando ero insieme a lui stava bene, sorrideva e ricambiava il mio affetto-
-Io non lo so, potresti parlargli di nuovo..un po' più avanti-
-Quando?-
-Fai passare qualche giorno e gli chiedi più spiegazioni, ma per favore non fare così. Sei troppo giovane per soffrire in questa maniera, tirati su!-
Mi fa alzare dal freddo pavimento e mi abbraccia, mi da un bacio sulla fronte e mi accarezza i capelli.
-Vieni, ti faccio un thè e ne parliamo meglio-
Amo mia madre e i suoi modi di consolarmi, ma per quanto possa provarci sono a terra.
Mi siedo accanto a lei e sorseggio il thè caldo, ho lo sguardo perso cercando di trovare una spiegazione a tutto questo.
-Vuoi che faccia venire Alessia?-
-No io..voglio stare sola-
-Va bene-Sono trascorsi due giorni, i più brutti della mia vita. Li ho passati cercando di studiare e portandomi avanti con l'unica materia che mi è rimasta da dare, pensando a lui. Mi distendo sul letto con le cuffiette, scatta "straordinario" di Chiara, la canzone che ci rappresenta. Chiudo gli occhi ripensando a tutti i nostri singoli momenti, a quei baci rubati tra un sorriso e l'altro, alle notti di passione in cui esistevamo solo noi senza mai pensare a nient'altro. Le lacrime scendono, nonostante le volessi fermare so che non ci riuscirei, sento una continua fitta al cuore e al ventre. Mi accoccolo a me stessa guardando il vuoto, cercando una risposta a tutto questo. Perché ha deciso questo? Perché ha voluto lasciarmi? E se ci fosse un'altra di cui io non so l'esistenza? Devo fare chiarezza, ho bisogno di capire e ne ho il diritto. Mi siedo sul letto, mi asciugo le lacrime e decido di provare a chiamarlo. Scorro sulla rubrica e prendo il suo contatto, ci rifletto qualche secondo su e chiamo. Squilla e sento piccole scosse dentro di me. Nulla, nessuna risposta. Riprovo un'altra volta ma niente nemmeno stavolta, gli mando un messaggio forse almeno questo lo legge.
"Non voglio assillarti se è questo quello che stai pensando, ho solo bisogno di chiarezza. Voglio sapere se vuoi allontanarmi dalla tua vita per la distanza o se c'è qualche altro motivo sotto. Dimmi come stanno le cose e se poi non vuoi più avere a che fare con me, va bene sparirò per sempre dalla tua vita. Ma ti prego, ho bisogno di sapere e ne ho il diritto."
Invio e decido di andare a fare una doccia calda, ne ho assolutamente bisogno. Apro l'acqua e la lascio scorrere un po', getto i miei vestiti sul pavimento ed entro dentro. L'acqua calda sul mio corpo mi da sollievo, mi calma e mi tranquillizza. Mi lavo e passo sulle mie spalle la spugna con un po' di bagnoschiuma, poi scendo alla pancia e nel frattempo l'acqua continua a scorrere su di me. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare per cercare di rilassarmi e cacciare via questa tristezza che mi opprime sempre di più. Ad un tratto ripenso a noi, a quei momenti di puro amore, ai suoi occhi in cui mi ci vedevo riflessa. E' incredibile come riesco ancora a sentire su di me il suo tocco, il suo respiro, i suoi baci. Le lacrime riscendono ed io sono consapevole che questa dura realtà che mi circonda mi possa fare smettere di sognare. Dopo molti minuti esco e mi asciugo, mi guardo allo specchio e quella che fu la mia faccia felice si è trasformata in vera e propria tristezza. Sono la personificazione di questo maledetto sentimento. Mi rivesto e controllo il cellulare, ho due chiamate perse e un messaggio, tutti suoi. Subito il mio umore cambia di nuovo, da triste a speranzosa. Leggo il messaggio.
Alessandro:"D'accordo"
Un insulso e odioso 'd'accordo'. Prendo il contatto dalla rubrica e chiamo, se stavolta non mi risponde giuro che vado su tutte le furie. Dopo un paio di squilli ecco che finalmente risponde.
-Mi dici che hai bisogno di chiarezza e poi non rispondi- dice secco
-Scusa io..ero sotto la doccia- dico con un filo di voce
-Capisco, se ti ho disturbato richiamo in un altro momento-
-No, non voglio continuare a prolungare quest'agonia. Dimmi quello che voglio sapere senza bugie e senza giri di parole-
-Marìa non capisco perché dovrei mentirti, te l'ho già detto il motivo per cui voglio smettere la nostra relazione. Sono stanco di soffrire questa distanza, mi distrugge letteralmente saperti lontano da me ogni giorno, di non poterti baciare e di non poter fare l'amore con te quando voglio-
Gelo completamente per le sue parole, soprattutto per le ultime frasi che si trasformano in brividi, che mi percorrono interamente.
-Alessandro quante volte ti devo dire che io soffro se sto lontano da te?-
-Ecco appunto, siamo lontani-
-Non capisci, soffro se non ti sento accanto a me, se il cuore che mi hai rubato me lo restituisci rotto in milioni di pezzi, se vuoi distruggere l'amore che proviamo solo per dei maledetti kilometri che ci separano-
-Non posso, non posso permetterti tale sofferenza. Scusa-
-Dimmi la verità, c'è qualcun'altra?- dico con la voce spezzata
-No, come puoi pensare una cosa del genere?- dice lui alzando il tono di voce
-Lo penso, perché questa è una scusa davvero idiota per lasciarmi!-
-Non è idiota Marìa, ci ho pensato un sacco di tempo-
-Ci hai pensato anche quando eri con me?-
-Un po' si, volevo trovare il modo di dirtelo ma non ci sono riuscito-
-E' incredibile. Ti sei stancato di me? Ho fatto qualcosa che non avrei dovuto?-
-No no, Marìa no-
-Allora io non capisco perché!-
-Te l'ho già detto, non farmelo ripetere mille volte!-
-D'accordo, questa è la tua decisione definitiva allora?-
-A malincuore si. Ti meriti qualcuno meglio di me-
-Io ti amo, lo vuoi capire?- comincio a piangere, non ne posso più di sentire tutte queste idiozie
-....Anche io ed è per questo che voglio lasciarti andare-
Continuo a piangere ancora, singhiozzando e stringendo la collana di mio fratello.
-Non piangere piccola, sii felice perché te lo meriti. Scusami-
Riattacca ed io mi sento morire di nuovo, piango più che posso quasi che mi manca il respiro. Improvvisamente però corro in bagno e vomito, ancora una volta tutto quello che ho nello stomaco, forse insieme alle lacrime, ai dispiaceri, alla voglia di distruggere tutto.
STAI LEGGENDO
Un'incredibile agonia
RomanceSe esiste la felicità, allora io sono fuori dal mondo. Se esiste il sorriso, allora io sono un extraterrestre. Capitano le volte in cui vorresti tornare indietro nel tempo per rivivere quelle sensazioni, quelle emozioni o quei momenti di un'adolesce...