[...]
"Grazie mille, non c'è bisogno che mi accompagni sempre. Non voglio essere un peso per te." Gli dissi, appena arrivammo davanti casa mia.
"Non sarai mai un peso per me, Alexis. Non pensarlo mai, non pensarlo neanche per sbaglio." Detto ciò, mi lasciò un bacio sulle labbra ed entrai in casa.
"Alexis sei fidanzata?!?!" Neanche misi piede in casa, che Nate era già lì pronto ad attaccarmi.
"Qualche giorno mi farai prendere seriamente un infarto." Risposi ancora spaventata, evitando la sua domanda.
"Alexis rispondi alla mia domanda. Sei fidanzata con Dallas?!" Chiese nuovamente, più arrabbiato di prima.
"Ho 18 anni, posso avere una vita sentimentale privata oppure no?" Risposi alterandomi.
"L'importante è che non sia quell'ingrato di Miller. E voglio conoscere bene questo Dallas, vedremo se è davvero un bravo ragazzo." Disse deciso.
"Che diamine hai contro Ashton? Quando mi darai una spiegazione valida, allora inizierò a stargli lontana." Risposi alzando la voce, difendendolo.
Anche se in realtà, stavo già lontana da Ash.
"Tu sai che lui è il campione della boxe?" Chiese, prima che entrassi in stanza.
"Sì, lo so. E non capisco cosa ci sia di tanto brutto in questo." Dissi, continuando a dargli le spalle.
"Stai scherzando? Bisogna essere davvero molto aggressivi per essere campioni in quello sport, e bisogna anche aver fatto cose brutte in passato. È un delinquente e basta." Stava per chiudere lì la conversazione, ma non gliel'avrei permesso.
"Sono voci arrivate da gente che probabilmente lo odia, per caso hai visto tu stesso con i tuoi occhi?" Chiesi con fare provocatorio.
"Discorso chiuso Alexis, buona giornata." Salì al piano di sopra, lasciandomi lì sola con la mia rabbia intorno.
Rabbia perchè non riuscivo a capire da dove provenisse tutto il suo odio per Ash.
Rabbia soprattutto perchè non riuscivo a capire per quale motivo continuassi a difenderlo!
Mi chiusi in stanza e decisi di studiare un po', non toccavo i libri da molto tempo e questo non era proprio da me.
"La cena è pronta!" Urlò mia madre, non mi ero neanche accorta che fosse rientrata.
Guardai l'orario ed era già sera, a quanto pare mi ero persa nello studio.
"Come procede a scuola, Alexis?" Ed ecco mio padre, sempre con le solite domande.
"Bene papà." Risposi fredda.
In questi giorni era più assente del solito, e con mia madre non sembrava andassero molto d'accordo.
"Ho saputo che ci sarà una gita scolastica, dovresti andarci per arricchire il tuo bagaglio personale." Mi consigliò poi.
"Infatti, avevo intenzione di andarci, col vostro permesso ovviamente." Non erano mai stati favorevoli alle gite scolastiche, questa era una bellissima novità.
"Hai il nostro consenso, ora aiuta tua madre a lavare i piatti." Feci come mi disse per non farlo agitare, e dopodichè mi diressi in stanza.
Stavo per aprire il computer, quando mi arrivò una telefonata da parte di Dallas.
"Ciao Dallas, è successo qualcosa?" Chiesi preoccupata, non mi chiamava spesso.
"Nulla di particolare, avevo voglia di sentire la tua voce." Rispose lui dall'altro lato del telefono, che dolce.
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Dark Angel
RomansaAlexis è una ragazza semplice, con la testa sulle spalle e con la solita aria da innocente. I suoi genitori vorrebbero dettare regole, suo fratello è davvero ossessivo, e sua sorella è pronta ad aiutarla sempre. Il trasferimento in California, per...