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"Buon viaggio ragazzi e, Ashton, io ti seguirò sempre sappilo. Ormai fai parte della nostra azienda. Se dovessimo avere degli incontri importanti in giro per il mondo, tu sarai il primo ad essere contattato." Ci comunicò il signor McCall, poco prima di partire.

Ci salutammo e, mano nella mano, ci indirizzammo verso il nostro volo.

"Pronta a tornare a casa?" Mi chiese, appena l'aereo partì.

"A dire il vero, no. Rivedere i miei... cioè vederli separati, rivedere Nate." Dissi, mentre sentii un vuoto allo stomaco.

"Ehi, ci sarò sempre io con te. Sta' tranquilla." Mi rassicurò.

Ma ora il mio pensiero era solo uno: come non far capire a Nate che stavo insieme ad Ashton.

Qualche ora dopo...

"Ci vediamo più tardi, ok?" Mi disse Ash, appena arrivati davanti casa mia.

"Sì, ho davvero bisogno di riposare." Risposi stanca, lasciandogli un semplice bacio a stampo e scendendo dalla macchina.

Ed eccola lì, casa mia. Potevo scappare?
Presi un gran respiro, dopodichè aprii la porta lentamente.

"Mamma, c'è Alexis!!" Disse Nate, appena misi piede in casa.

Ma mi aveva aspettata lì davanti per tutto il tempo?

"Tesoro, quanto ci sei mancata!" Mia madre corse ad abbracciarmi, insieme a Nate.

"Mh, mh... mi state soffocando." Dissi, tossendo subito dopo.

"Oh, scusaci. Ci sei mancata veramente tanto! Vieni con me, ti aiuto a disfare la valigia." Disse poi mia madre, trascinandomi in stanza.

Ma perchè tutta questa accoglienza? Non si era mai offerta di aiutarmi, cosa mi ero persa?

"Papà è già andato via, vero?" Chiesi triste.

"Sì, tesoro... ma si trova a pochi metri da qui. Potrai vederlo quando vorrai, sappi che mi dispiace tantissimo." Mi spiegò lei.

Io mi limitai ad annuire e, a poco a poco, disfammo la valigia.

"Quindi... questo Ashton chi sarebbe?" Chiese poi, alzando ed abbassando il sopracciglio destro.

"Co-cosa?" Risposi, facendo cadere la maglietta che avevo tra le mani.

"Tutti i giornali parlano di lui, "il lottatore più forte della California". E bhe... si dia il caso che in una foto ci sia anche tu, con lui. Parlano anche di te, Alexis. Hanno preso tutte le notizie sul tuo conto, e le hanno messe dentro ai giornali di tutto il mondo." Spiegò poi calma.

Perchè non si stava arrabbiando?

"E, insomma, a te sta bene che ti abbia mentito e che stia con un lottatore?" Chiesi confusa.

"Inizialmente ero andata su tutte le furie, ma ho provato a ragionare. Queste sono cose da adolescenti, anch'io da giovane ho fatto pazzie del genere. Sembra incredibile, ma è così. Perciò appoggerò questa relazione, fin quando durerà." Disse poi, mentre io la fissavo a bocca aperta.

"Chiudi quella bocca tesoro, e finisci di sistemare le tue cose. Ah... un'ultima cosa. È un bel bocconcino quel tipo." Disse, prima di uscire dalla porta, facendomi l'occhiolino.

Dov'era finita mia madre? Non mi dispiaceva il suo nuovo modo di fare e di pensare, ma ero davvero scioccata.

Aspetta... se tutti i giornali parlavano di noi, Nate come faceva a non saperne nulla?

Cioè, ok, non leggeva molti giornali e non guardava molta tv. Ma le voci giravano in fretta... forse avrei dovuto dirglielo io, prima che fosse stato troppo tardi.

"Sorellina, raccontami tutto di questa gita." Entrò nella mia camera, senza bussare.

"Oh, è stata... magnifica. Sì, è stata magnifica.." risposi, improvvisando.

"Non hai portato neanche un piccolo souvenir." Osservò poi.

"Giravamo in fretta e non ne ho avuto il tempo, scusa." Inventai ancora.

"Fa nulla, la cosa importante è che tu stia bene." Disse poi, abbracciandomi di nuovo.

Quanto contatto fisico, quanto fastidio.

"Ora vorrei riposare, Nate." Gli comunicai, stanca.

"Oh, certo. Ci vediamo più tardi, mostriciattolo." Disse, per poi uscire dalla mia camera.

Non avrei mai trovato il coraggio per dirglielo. Si sarebbe creato un manicomio in quella casa, tra le sue grida e il mio tentar di spiegare.

Nel frattempo, mi addormentai non appena poggiai la testa sul cuscino.

"Alexis, Alexis..." mi sentii chiamare, ma non avevo voglia di svegliarmi.

Poi percepii pressione sul mio collo, qualcuno stava lasciando baci umidi proprio in quel punto.

E quel qualcuno era ovviamente l'unico che fosse in grado di farmi venire i brividi ogni volta.

"Che ci fai qui, Ash?" Mi svegliai di soprassalto.

"Ti avevo detto che ci saremmo visti più tardi." Rispose sorridendomi.

"Ti... ti ha visto Nate?" Chiesi, andando in panico.

"No, ma aspetta... tuo fratello non sa ancora di noi?" Chiese confuso.

"Io devo dirglielo, davvero. Devo... devo solo trovare il coraggio e il modo più giusto." Spiegai, con calma.

"Non c'è un modo giusto. Devi dirglielo e basta, deve saperlo, prima che lo sappia da chiunque altro."

"Alexis, sei sveglia?" Sentimmo la voce di Nate, ed i passi sempre più vicini.

"Nasconditi!" Sussurrai ad Ash.

"Certo che no. Non c'è modo migliore di questo per dirglielo." Disse contrariato, restando fermo nella stanza.

"Cazzo Ash, gliene parlerò io stasera. Ma ora esci dalla finestra." Risposi alterata.

"No, Lexi. Non gliene parlerai mai, e io non voglio rimanere un mostro per tuo fratello. Perciò lo saprà ora, che ti piaccio o meno." Rispose deciso.

Okay... aveva ragione, ma io non avevo idea di come avrebbe reagito trovandoci insieme.

"Sì, Nate. Sono sveglia, ora vengo in salone." Gli comunicai.

"Sta' tranquilla, andrà tutto bene. Prendi un grosso resp..." non lo feci finire.

"Oh, ti prego sta' zitto e baciami." Dissi nervosa, per poi catapultarmi sulle sue labbra.

"Questa nuova parte di te mi piace molto, sai?" Rispose poi, ridendo.

Uscimmo con calma dalla porta, mentre le mie mani iniziarono a sudare.

Sarebbe finita bene?

E voi cosa ne pensate? Finirà bene?🤔
Buongiornoooo!!❤❤

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