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I giorni passavano e proseguiva tutto alla grande, soprattutto con Dallas.

Sembrerà strano ma iniziavamo ad avere sempre più affinità, in più Ashton non si era fatto più vedere, se non quando uscivamo con i ragazzi ma lui era troppo impegnato a farsi qualsiasi poco di buono gli capitasse davanti.

"Che diamine combini?" Sentii urlare mio padre dal piano di sopra.

Era sera e solitamente i miei si chiudevano in stanza a guardare la televisione, ma sentire mio padre urlare così tanto non era mai successo.

Decisi di andare a vedere, perciò misi le ciabatte e mi diressi al piano superiore.

"Calmati, non c'è bisogno che fai così." Disse ancora mio padre.

Ma fino a pochi minuti fa non stava urlando?

"Che succede?" Chiese a bassa voce mio fratello.

"Non so, ho sentito..." mi bloccai sentendo urlare mia madre stavolta.

"Non mi calmo!! Mi fai innervosire, non puoi fare così Edward, smettila!" Urlò fuori di sè.

Io e Nate ci lanciammo uno sguardo preoccupato, non avevano mai litigato, o almeno non così.

"Ma non ho fatto nulla Lauren, sei tu che ti immagini cose inesistenti." Rispose mio padre, cercando di tranquillizzarla.

"Non prendermi in giro Edward, non siamo più ragazzini!!" Urlò ancora mia madre.

"Ok ok, possiamo sistemare tutto." Disse poi mio padre, abbassando la voce.

La conversazione probabilmente finì lì, perchè vidi mia madre uscire furiosa spalancando la porta della stanza.

"E voi che origliate?! Vi ho sempre detto che è maleducazione!!" Continuò ad urlare, per poi scendere giù.

"Tesoro, ma aspetta..." disse mio padre, uscendo anche lui dalla camera.

"E voi nelle vostre camere, subito." Ci riprese poi, vedendoci lì davanti.

Io e Nate ci guardammo per vari istanti, ma non sapendo che fare, andammo ognuno nella propria stanza come disse papà.

Misi gli auricolari per ascoltare un po' di musica, ma era tutto inutile.

Continuavo a sentire i vari urli dei miei genitori, e mia madre che ogni tanto sbatteva porte o apriva e chiudeva cassetti.

Decisi di chiamare Rachel.

"Sorellina, tutto bene?" Mi chiese lei, appena rispose.

"Diciamo... mamma e papà stanno litigando pesantemente." Dissi sconfitta.

"Loro due che litigano? Oh, sono cose serie allora." Rispose Rachel incredula.

"Già..." mi limitai a una semplice risposta.

"Tesoro, puoi venire al dormitorio da me se ti va." Mi propose lei, ma nel frattempo sentì arrivare un messaggio sul telefono.

"No, ma grazie mille. Ora devo andare, buonanotte Rachel." Dissi, curiosa di vedere chi fosse a quest'ora.

"Buonanotte Ale, se vuoi io sono sempre disponibile a qualsiasi ora." Infine chiuse la chiamata.

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