"E parlano di te senza sapere che
tu già da prima eri importante
anche solo per me.""Io devo andare ad allenarmi, Lexi. Tu non muoverti, va bene?" Mi disse Ash, appena svegli.
"Perchè non posso girare un po' la città?" Chiesi scocciata.
"Perchè non conosci le strade, potresti perderti. In più ti hanno vista al TWS, sanno che sei la mia ragazza, e tu sai le persone malate che potrebbero starci lì dentro. Hanno fatto male a me in California, figurati cosa farebbero a te..." rispose fissando il vuoto.
"Non voglio neppure pensarci. Aspettami qua, discorso chiuso." Mi salutò e andò via subito.
Mi aveva definita la sua ragazza, ed era strano da sentire. Ma mi ci sarei abituata presto, ero la ragazza di Ashton Miller, e suonava così bene.
Non mi andava di litigare, perciò sarei rimasta in stanza ad attenderlo. Nel frattempo avrei guardato un po' la tv, o forse avrei girato l'intero albergo.
Mi aveva detto di non girare la città, non di non potere uscire dalla stanza. Perciò optai per la seconda idea, indossai velocemente dei vestiti ed uscii dalla camera andando verso destra.
Percorsi il corridoio e vidi delle scale portare ai piani superiori. Non avrei percorso chissà quanti piani, anche perchè l'albergo era davvero immenso per girarlo tutto.
Osservai i vari mobili, i quadri appesi a destra e a sinitra. Non c'erano molte persone in giro, annoiata decisi di ritornare in camera.
Arrivai nel mio corridoio e lo percorsi a metà, mi fermai quando un signore mi chiamò. Più che signore, direi ragazzo. Poteva avere ad occhio e croce l'età di Ashton.
Era poco più alto di me, capelli biondo platino, occhi strani direi, fisico mozzafiato ed un piercing al naso.
Ma che senso aveva un piercing al naso di un ragazzo? Non ne avevo mai capito nè il senso, nè la bellezza. Ero dell'idea che il piercing al naso andava fatto solo sulle ragazze.
"Ciao, mi chiamo Marcos e lavoro qui. Ti ho vista girare l'albergo, hai per caso bisogno di qualcosa?" Mi chiese, col suo accento spagnolo.
"Oh, no, grazie mille. Stavo solo facendo un giro... in albergo, bhe, sì." Mi sentii stupida al pensiero di fare un giro in albergo.
Quale persona sana di mente fa un giro in albergo?
"Oh, capisco. Sei americana, vero? Riconosco l'accento." Disse poi.
"Sì, tornerò lì tra pochi giorni." Risposi, in imbarazzo.
"Potresti lasciarmi il tuo numero, magari ti vengo a trovare per qualche giorno. Sei davvero carina, sai?" Ci stava spudoratamente provando con me.
"Oh, posso darti il mio di numero se vuoi." Intervenne Ash alle mie spalle.
Lo vidi andare furioso verso di lui, pronto a prenderlo a sberle.
"Ash, lascia stare. Non sapeva che fossi con te... andiamo in stanza ti prego." Lo supplicai, e lui sembrò ascoltarmi.
Si fermò e tornò da me, per poi lanciare un'ultima occhiataccia a Marcos.
"Io sto uscendo, se ti va, vieni con me." Mi comunicò freddo.
Possibile che non facessi mai niente di buono? O comunque niente che gli andasse bene?!
"Ash, avanti aspettami." Lo richiamai, uscendo dall'albergo.
Lo vidi prendere una sigaretta e portarsela alle labbra.
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Dark Angel
RomanceAlexis è una ragazza semplice, con la testa sulle spalle e con la solita aria da innocente. I suoi genitori vorrebbero dettare regole, suo fratello è davvero ossessivo, e sua sorella è pronta ad aiutarla sempre. Il trasferimento in California, per...