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Mi svegliai al centro del letto, mi guardai intorno e la prima cosa che notai è che lui non c'era più.

I suoi vestiti erano scomparsi, il suo orologio poggiato sul comodino era scomparso, il suo pacco di sigarette sulla scrivania era scomparso, proprio come il casco della sua moto.

Era andato via, portandosi tutto. Non aveva avuto neanche il coraggio di salutarmi, di ringraziarmi per averlo ospitato.

Era andato via, lasciandomi solo il ricordo del suo profumo all'interno della mia stanza.

"Alexis, a scuola! Subito!!" Ed ecco il solito rompimento mattutino.

Presi i miei vestiti e andai in bagno.

Dopo aver fatto una doccia veloce, mi vestii e mi truccai leggermente.

"Mostriciattolo ma con chi hai parlato per tutta la notte?" Chiese Nate, spiazzandomi.

"Come?" Dissi, mentre masticavo un pezzo di biscotto.

"Ti ho sentita parlare ieri sera per parecchio tempo." Continuò con aria circospetta.

"Emh, sì. Parlavo con Brenda e Brianna, cose tra ragazze." Risposi sorridendo, dopodichè salutai tutti quanti e mi diressi a scuola.

"C'è una festa sabato sera, sei con noi?" Mi chiese Ty, appena misi piede a scuola.

"Vi farò sapere. È sempre a casa di Brian?" Chiesi io.

"Ovvio. Le sue feste sono paurose!!" Esclamò Brenda, entusiasta.

Dopodichè iniziò la lezione, ma anzichè stare attenta, mi feci trasportare dai miei pensieri.

"Alexis, la prof ti chiama da un casino." Mi fece sbloccare Tyler.

"Scusi prof, mi dica." Dio, ero mortificata.

"Hai voglia di condividere con noi i tuoi sogni, Alexis, o preferisci venire a fare un esercizio alla lavagna, adesso?!" Chiese lei alterata.

Senza fiatare, mi alzai e andai dritta alla lavagna.

"Bene. Esegui l'esercizio che ho appena finito di spiegare!" Disse con aria antipatica, e con un sorrisetto beffardo.

Io, non avendo idea di cosa avesse spiegato, mi scusai e le dissi di non averlo capito bene.

Tornai al posto e Tyler mi guardava arrabbiatissimo.

"Che cazzo ti prende Alexis? Tu che non capisci una spiegazione?! A che cazzo pensavi?" Chiese davvero arrabbiato.

"A nulla di importante." Risposi semplicemente.

"Oh, non provarci Alexis. Non con me." Insistette lui, capendo che quel 'nulla' in realtà racchiudesse tanto altro.

"Ty, non posso. Scusami davvero." Detto ciò, il tempo era volato, la campana suonò e uscimmo fuori.

"Che ti è preso oggi?" Chiese Brenda, affiancata da Brianna.

"Niente." Risposi secca.

"Che succede ragazze?" Si intromise Brianna, non capendo, essendo di un'altra classe.

"Non ha saputo svolgere un esercizio, perchè era in un altro mondo." Alzò gli occhi al cielo Brenda, sapevo già a cosa stesse pensando.

"Dallas è capace di mandarti completamente fuori di testa?" Ed ecco il solito e stupido Alec.

Fortunatamente scoppiammo tutti a ridere e la conversazione finì lì.

"Ragazzi, io vado da Dallas." Dissi poi, salutandoli e dirigendomi a casa di Dallas.

Era la prima volta che entravo in casa sua e una parte di me temeva ciò che sarebbe potuto accadere.

Arrivai davanti alla sua porta e dopo vari ripensamenti, mi decisi a suonare il campanello.

Dopo neanche un secondo mi venne ad aprire, sorridente più che mai.

"Tesoro, ma che è successo ieri sera?" Chiese, appena misi piede in casa.

Beh, ciao anche a te Dallas. Pensai tra me e me.

"Forse un po' di vento, o qualche cretino che giocava a tirare pietre sulla mia finestra." Inventai subito una scusa.

Prima o poi mi avrebbero dato l'oscar per tutte queste bugie? Ero stanca di mentire.

"Questi ragazzini d'oggi... mi sei mancata tanto." Disse poi cambiando argomento, venendomi ad abbracciare.

Restammo così per vari minuti, dopodichè andammo nella sua stanza.

"Stasera non puoi uscire? Avanti, volevamo passare una serata tutti insieme al parco." Mi supplicò poi.

"Mi piacerebbe, ma voglio fare calmare ancora un po' i miei. Ancora pochi giorni." Lo rassicurai.

"Vieni qui piccolina, mi sei mancata moltissimo!" Disse subito dopo attirandomi a sè.

Non ci vedevamo da ieri pomeriggio, sì mi mancava, ma lui faceva come se non ci vedessimo da anni.

Ci posizionammo sul letto e, dopo vari istanti passati a fissarci negli occhi, mi baciò con intensità.

Sentii le sue mani toccare il mio corpo, e per un secondo mi sembrò un tocco estraneo. Mi sentii come spaesata.

"Dallas..." mugolai, ma non mi diede il tempo di finire la frase che tornò sulle mie labbra.

"Dallas, ti prego, andiamoci con calma." Finii la frase, riuscendomi a staccare.

"Scusa Alexis, non volevo spaventarti. Ti prego scusami." Disse mortificato.

"Tranquillo, va tutto bene. Credo si sia fatto tardi..." mi alzai dal letto.

"Sì piccola, ti accompagno a casa." Si alzò anche lui subito dopo.

"Tranquillo, sto a pochi metri da qui, lo sai. Divertiti con gli altri, salutami tutti e digli che ritornerò presto ad uscire." Detto ciò, gli lasciai un bacio sulle labbra e andai via.

"Mamma, quando potrò uscire di nuovo? Ho 18 anni, i miei amici non ricevono alcuna punizione!" Mi lamentai appena tornai a casa, trovando i miei già lì.

"Tesoro, parlane con tuo padre." Mi disse lei.

Così feci, e indovinate la risposta di mio padre?

"Tesoro, parlane con tua madre." Mi dileguò così.

Sbuffai e dopo mangiato, senza neanche fiatare, tornai in stanza e mi chiusi lì.

Fortunatamente Nate era un po' più distaccato in questi giorni. Che avesse trovato la ragazza? O che avesse capito che starmi talmente addosso era inutile?

Non trovai una risposta alle mie domande, perchè non ne ebbi il tempo.

Un rumore mi fece distrarre.

Ciao belliii!!
Stasera, se faccio in tempo, pubblicherò un nuovo capitolo
Buona letturaaa!! Commentate e stellinate sempree!❤❤

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