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"Quindi... calma, ricapitola tutto senza parlare veloce." Ripetè Tyler.

"Ieri sera siamo andati a casa di Jessica, quando mi sono presentato ai suoi genitori mi guardavano increduli. Siamo stati un po' a parlare come se niente fosse, dopodichè io e Jessica abbiamo iniziato a fargli domande più personali." Spiegò, provando a restare calmo.

Dai suoi occhi potei capire che non avesse dormito tutta la notte.

"Siamo arrivati al punto in cui sua madre ha confessato di aver avuto un figlio... un anno prima di Jessica e bhe, di averlo chiamato Alec. La cosa che è andata storta, in realtà, è che quel figlio non era del signor Evans." Tutti quanti spalancammo la bocca.

"Cosa intendi?" Chiese Brenda, scioccata.

"Quel bambino era il figlio della signora Evans, ma di un altro uomo. E quell'uomo poi è scappato, ha fatto perdere ogni sua traccia. Quel bambino, ero io. Quindi io e Jessica siamo fratellastri." Spiegò, innervosendosi.

"Quindi aspetta, la madre di Jessica ha tradito suo padre?" Chiese Ash.

"No... la madre e il padre di Jessica erano amici. Dopo la scomparsa di quell'uomo, la signora Evans ha deciso di farmi nascere, ma di darmi in adozione. E dopo è nata la storia con il Signor Evans. È rimasta nuovamente incinta, prima ancora di sposarsi." Spiegò.

Che storia incasinata.

"Quindi... ora che farai?" Chiese Tyler.

"Non ne ho idea... credo che continuerò a stare con i miei genitori adottivi, cioè loro sono la mia famiglia ormai. Per ora sono troppo scioccato per prendere una decisione. Solo che... non capisco James come faceva a saperlo." Concluse poi.

Bhe questo era un gran mistero. James non poteva saperlo, magari era ubriaco? Oh, non ne avevo idea.

Brianna continuava a sussurrarmi "Jessica è mia cognata, incredibile. È mia cognata, non può essere... no, non ci credo." Sembrava quasi più scioccata al pensiero di essere imparentata con Jessica, che non per la storia di Alec.

Restammo lì per varie ore a parlare ed Alec sembrò tranquillizzarsi, proprio come Jessica.

Anche lei era rimasta scioccata da tutta questa storia, i suoi non l'avevano mai messa al corrente di nulla.

"Si è fatto tardi, torniamo a casa?" Mi chiese Ash.

Giusto... avevo la cena con la sua famiglia.

Mi limitai ad annuire e ci incamminammo insieme a Travis e Brenda, ci sarebbero stati pure loro con noi.

"Mamma te l'ha detto che ci sarà anche Jackson?" Gli chiese Brenda.

"Cosa?" Ash si girò di scatto.

"Ok... presumo di no." Rispose Brenda.

"Ci sarà da divertirsi allora." Rispose Ash.

"Oh, per favore evitate di litigare come l'ultima volta."

Già... ricordo quella cena. Era finita un vero schifo, per via delle provocazioni di suo fratello Jackson.

Arrivammo a casa loro, e Ash mi disse che si stava andando a fare la doccia. Restai vari minuti nella sua stanza, dopodichè decisi di girare un po' la casa.

In fondo c'era una porta con su scritto "musica".

Musica? Decisi di entrare ed era una sala bellissima, con al centro un pianoforte.

Mi avvicinai ed era un pianoforte bianco, lucido e grande.

Senza pensarci due volte, mi posizionai sul piccolo sgabello ed iniziai a suonare le note di Something Just Like This dei Coldplay.

Amavo quella canzone, così mi lasciai trasportare dalla mia voce.

< I've been reading books of old
The legends and the myths
Achilles and his gold
Hercules and his gifts
Spiderman's control
And Batman with his fists
And clearly I don't see myself upon that list

But she said, where'd you wanna go?
How much you wanna risk?
I'm not looking for somebody
With some superhuman gifts
Some superhero
Some fairytale bliss
Just something I can turn to
Somebody I can kiss

I want something just like this
Doo-doo-doo, doo-doo-doo
Doo-doo-doo
Oh, I want something just like this
Doo-doo-doo, doo-doo
Doo-doo-doo
Oh, I want something just like this
I want something just like this. >

Sentii aprire la porta, e vidi Ash entrare in silenzio. Io non sapevo se fermarmi o andare avanti, ma lui mi suggerì di continuare e così feci.

Si mise appoggiato al pianoforte, fissandomi.

Continuai a cantare con la testa bassa, per via dell'imbarazzo.

< I've been reading books of old
The legends and the myths
The testaments they told
The moon and its eclipse
And Superman unrolls
A suit before he lifts
But I'm not the kind of person that it fits. >

Mi presi di coraggio e cantando questa seconda parte, alzai il viso e lo fissai.

< She said, where'd you wanna go?
How much you wanna risk?
I'm not looking for somebody
With some superhuman gifts
Some superhero
Some fairytale bliss
Just something I can turn to
Somebody I can miss

I want something just like this
I want something just like this

Oh, I want something just like this
Doo-doo-doo, doo-doo-doo
Doo-doo-doo,
Oh, I want something just like this
Doo-doo-doo, doo-doo
Doo-doo-doo,

Where'd you wanna go?
How much you wanna risk?
I'm not looking for somebody
With some superhuman gifts
Some superhero
Some fairytale bliss
Just something I can turn to
Somebody I can kiss
I want something just like this

Oh, I want something just like this
Oh, I want something just like this
Oh, I want something just like this. >

"Quest'ultima parte era dedicata a me?" Chiese sorridendo.

"Mh... probabile." Risposi, restando vaga.

Lui mi baciò con passione, dopodichè ci staccammo.

"Sei davvero brava a cantare, approvo la tua scelta di fare la cantante. E secondo me non ti servono neanche dei corsi da seguire, sei intonatissima." Disse, sembrando sincero.

"Grazie... bhe, i corsi credo che li seguirò comunque. Potrebbero servirmi in futuro." Risposi, felice.

"Jackson è già arrivato..." disse poi, spegnendosi.

"Ehi, andrà tutto bene. Tu prova a non dargli ascolto, non cedere alle sue provocazioni." Gli consigliai.

"Mh, ci proverò. Forza andiamo." Mi prese per mano e scendemmo giù.

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