Avevamo appena finito un compito in classe, che eseguire all'ultima ora di lezione era davvero straziante.
Uscii da scuola e senza salutare i ragazzi, mi diressi a casa mia. Dopo la sfuriata di mio fratello, non avevo voglia di parlare con nessuno.
Inoltre di Dallas non c'era alcuna traccia, che fosse rimasto sconvolto dalla scenata di mio fratello?
"Sono a casa." Urlai chiudendo la porta, sapendo che in casa probabilmente ci fosse solo Nate.
Entrai in cucina ed era proprio lì, a cucinare il pranzo per noi due.
"Tutto bene a scuola mostriciattolo?" Chiese come se non fosse successo nulla.
"Tutto benissimo, l'università come procede?" Chiesi a mia volta.
"Alla perfezione. Accomodati pure a tavola, il pranzo è pronto." Disse infine.
Mangiammo in silenzio e la cosa stava diventando leggermente imbarazzante, ma si trattava di mio fratello, come poteva sembrarmi imbarazzante?
"Non devi più frequentare Dallas." Spuntò dietro di me, mentre stavo lavando i piatti, con quella voce bassa e severa.
"Ma che ti prende?" Chiesi girandomi verso di lui.
"Non dirò nulla a mamma e papà, ma tu non devi più frequentare Dallas." Rispose nuovamente, non scomponendosi di una virgola.
"Tu sei fuori! Per quale motivo non dovrei?" Alzai le mani in aria.
"Non è un ragazzo serio, non uno che ti tocca il sedere per strada e chissà cosa avrebbe voluto fare." Alzò di poco il tono di voce.
"Ma che cazzo vai dicendo Nathan?! Non avrebbe mai fatto niente del genere, non lo conosci!" Urlai a mia volta.
"Vedi? Questi tuoi amici ti stanno cambiando. In 18 anni di vita non ti ho mai sentito dire una sola parolaccia, neanche per sbaglio. Ora stai diventando una poco di buono."
"Una poco di buono? Ma ti senti quando parli?! Non conosci i miei amici, non conosci Dallas. E io non smetterò di frequentarlo!" Risposi decisa.
"Sembri tua sorella Rachel... guardati Alexis, è questo che vuoi dalla vita? Sappiamo entrambi che Rachel non avrà un futuro così com'è."
Ma che andava blaterando? Era proprio fuori di sè.
"E non devi più frequentare quel tipo, ripeto." Concluse infine.
"Oh no, io continuerò a frequentarlo perchè sono abbastanza grande per decidere da sola."
"Questa conversazione è già finita Alexis, non controbattere." Fece per andarsene, fiero.
"È finita quando lo dico io. Non posso frequentare Ash, ora non posso neanche frequentare Dallas, sei diventato peggio di mamma e papà." Gli urlai, facendolo fermare.
Dopodichè feci una cosa mai fatta in vita mia, gli diedi due opzioni.
"Nate, ti lascio libertà di scelta. O frequento Dallas o vado a vivere da Rachel." Gli comunicai decisa, sapendo che non mi avrebbe mai lasciata andare da nostra sorella.
Mi guardò amareggiato dal mio modo di fare, per poi scuotere poche volte la testa e andarsene di sopra, sconfitto.
Io, non avendo più voglia di pulire, andai in camera ed ascoltai un po' di musica per poi mettermi a studiare.
Il tempo passò in fretta e...
"Alexis, lo sai che la prima regola di questa casa è non lasciare cose sporche in giro?!" Urlò mia madre, appena tornata da lavoro.
Merda. Ci mancava solo lei oggi, che giornata perfetta!
"Non ho lasciato niente di sporco in giro." Risposi stanca.
"E i piatti?! Non si lavano mica da soli." Parlò nuovamente, furiosa.
Ma per una volta non poteva pensarci lei a lavarli?
"L'ho praticamente dimenticato, scusami." Mi limitai a scusarmi, facendola calmare.
La sentì lamentarsi con mio padre, ma fortunatamente non mi disse più nulla.
Non avendo più voglia di stare con la mia famiglia stasera, decisi di mandare un messaggio a Brenda e chiederle di poter mangiare a casa sua.
La risposta ovviamente fu positiva ed iniziai a prepararmi, essendo già quasi ora di cena.
Misi un maglioncino largo color panna, una sciarpa nera, jeans strappato e degli stivaletti neri.
Dopodichè andai ad affrontare l'ira di mia madre.
"Mamma, stasera posso mangiare a casa di una mia amica? Torno presto." Mi squadrò da capo a piedi.
"Vedo che sei già pronta per uscire, quindi che senso ha chiedermelo?" Rispose irritata.
La prossima volta mi presenterò in pigiama allora.
"Puoi andarci, ma non tornare più tardi della mezzanotte. In questi giorni esci sempre!" Rispose infine, alterata.
Mentre mio padre si limitava ad ascoltare la conversazione e fissare mia madre da lontano.
Da poche settimane non dialogavano più molto, e il loro rapporto stava cambiando radicalmente. Ma non mi sarei intromessa, erano abbastanza grandi per badare ad una faccenda altrettanto grande.
Salutando i miei genitori uscii di casa, evitando Nate. Presi l'autobus, non avendo altri mezzi.
Avevo 18 anni, genitori ricchi, e non mi avevano ancora regalato una macchina. Non che mi importasse veramente, ma sarebbe stato bello avere un mezzo proprio.
Appena arrivai, suonai decisa al campanello, non vedendo l'ora di entrare e dimenticarmi i problemi di famiglia e Dallas.
"Eccoti, stavamo giusto aspettando te per mangiare." Mi comunicò Brenda, sbucando davanti la porta.
"Sì, scusami. Sono accadute cose in famiglia, te ne parlerò più tardi." Dissi infine, per poi dirigerci in cucina.
Tra tutti i problemi della mia vita, ne avevo giusto dimenticato uno. Il più insignificante, forse.
Ashton Miller, seduto proprio a tavola in quel momento.
Salveee!!❤
Molto presto un nuovo capitolo.😏
Mi farebbe piacere se passaste a leggere anche Regeneration, appena passata su questo account, ho messo lo stesso amore in entrambe le storie e mi piacerebbe se venisse ripagato con pareri e tante stelline⭐️⭐️❤Inoltre ho anche una nuova bozza in testa, probabilmente il titolo sarà Unexpected. Ma per il momento mi dedicherò solo a Dark Angel e Regeneration.❤

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Dark Angel
RomansaAlexis è una ragazza semplice, con la testa sulle spalle e con la solita aria da innocente. I suoi genitori vorrebbero dettare regole, suo fratello è davvero ossessivo, e sua sorella è pronta ad aiutarla sempre. Il trasferimento in California, per...