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"Ash, va tutto bene?" Chiesi, rispondendo alla chiamata.

"Dove sei? I ragazzi hanno deciso di passare la serata tutti insieme." Mi spiegò.

"Sono al college da mia sorella Rachel, che... dice di volerti conoscere." Dissi infine, in imbarazzo.

"Arrivo subito allora. E dille di non innamorarsi di me, è impossibile lo so, ma sono già occupato." Disse infine, per poi attaccare.

Io feci una faccia scioccata, per poi scoppiare a ridere. Questo ragazzo era incredibile tanto quanto sfacciato.

"Che ha detto?" Chiese curiosa Rachel.

"Sta arrivando." Risposi, tornando seria e provando a non pensare alle sue parole.

Dopo qualche minuto mi arrivò nuovamente una sua chiamata.

"Vado a prenderlo gù, tu aspetta qua." Dissi poi a Rachel.

"Ma sa volare? È arrivato subito." Rispose lei incredula.

"Bhe... diciamo che non rispetta i limiti di velocità." Spiegai ridendo, per poi scendere giù.

"Tu sei stupido." Dissi appena lo vidi, spintonandolo e ridendo.

"Ehi, che ho detto di male?" Rispose, alzando le mani in aria, facendo il finto tonto.

"Oh, nulla... 'dille di non innamorarsi di me' bla bla bla." Lo imitai, facendo il vocione.

"Tu, mocciosetta, devi smetterla di imitarmi." Rispose, iniziando a farmi il solletico.

"No, Ashton, fermo... sta' fermo!!" Provai a fermarlo, tra le risate.

"Prometti che la smetterai!" Rispose con fare altezzoso.

"Lo prometto... ah, ti odio!" Conclusi infine, ridendo, e lui mi lasciò andare.

"Vinci scorrettamente." Dissi poi, sbuffando.

"Non è vero, tesoro. Ed ora andiamo a conoscere un'altra Davis, magari mi innamoro io." Rispose, pensante.

"Sei davvero un cretino, sai?" Chiesi, dandogli una spallata.

"Sì, lo so." Mi lasciò un bacio sulle labbra, dopodichè entrammo nella camera di Rachel.

Si presentarono e dopo un momento di imbarazzo, iniziarono a parlare come se si conoscessero da una vita.

"Quindi tu non hai seguito le orme di tuo fratello?" Chiese lui curioso.

"No, non volevo andare in quel college e bhe... non ho voluto fare molte altre cose. Ecco perchè i miei non mi considerano un buon esempio da seguire." Spiegò lei.

"Bhe, io invece direi che hai fatto bene. E Alexis farebbe bene a prendere esempio, e fare ciò che vuole veramente." Disse, guardandomi negli occhi.

"Ad essere sincera... non ho mai detto di voler fare l'università di Nate, sono i miei a darlo per scontato." Risposi, a bassa voce.

"Bhe, diglielo allora. Non ti resta molto tempo, tesoro." Disse Rachel.

"Non so come dirglielo, cioè la prenderebbero male..."

"È sempre così Alexis, ma non puoi vivere nella loro ombra, non rinunciare a qualcosa... non farlo, prima che sia troppo tardi." Continuò Ash.

Avevano ragione, avevano sempre ragione, ed io ero solo tanto ingenua. Preferivo la felicità della mia famiglia alla mia, ma forse era ora di cambiare le cose.

"Andiamo dagli altri?" Propose poi Ash.

"Sì, andiamo. Rachel ci sentiamo quando vuoi, grazie mille per oggi." L'abbracciai e mi diressi fuori dalla porta.

"Trattamela bene, e vedete di non litigare." Disse lei, guardando seria Ash.

Si salutarono anch'essi, dopodichè andammo via.

"Dove siamo stasera?" Chiesi curiosa.

"A casa di Jessica." Mi comunicò.

"Wow, come mai da lei?"

"Aveva casa libera, perciò... Sicura che vada tutto bene?" Chiese cambiando argomento.

"Sì, perchè?" Lo guardai confusa.

"Ti vedo strana... spenta. Ti prego Lexi, sai che puoi dirmi tutto." Mi fissò, stando comunque attento alla strada.

"Per favore, parliamone in un altro momento..." dissi, con le lacrime agli occhi.

Lui vedendomi in quello stato, accostò la macchina e scese. Aprii il mio sportello e mi fece mettere seduta sopra di lui.

"È successo qualcosa con la tua famiglia? Nate ti ha creato problemi?" Domandò poi.

Gli raccontai di mio padre e di quella signora, lui era fermo lì, attento ad ogni mia singola parola.

"Non piangere Lexi, ti prego... si sistemerà tutto, o almeno imparerai a conviverci. È solo un dolore passeggero, ma quando stai male, ti prego dimmelo. Dimmelo sempre, e non pensare mai di essere un peso per me." Rispose, baciandomi e continuando a rassicurarmi.

"Forza... è tardi." Dissi, tirando su col naso e sorridendo.

Lui tornò sul posto di guida e dopo poco arrivammo a casa di Jessica.

Entrammo e vi erano già tutti, comprese le pizze.

"Finalmente!! Forza, siamo affamati!" Disse Travis, seccato.

Mangiammo come dei veri animali, dopodichè Jessica mise la musica a palla ed uscì l'alcool.

"Non finirà bene..." sussurrai all'orecchio di Brianna.

"Sta' tranquilla e divertiti." Mi rassicurò, ridendo.

Bevvi un po' di vodka alla pesca, mentre Ash si scolò chissà quanti drink, facendo a gara con Alec e Travis.

"Ho vinto!" Disse poi, alzando in aria le mani e facendo una faccia strana, tipico da persona ubriaca.

Tutti quanti scoppiammo a ridere, dopodichè Ash mi prese e ballammo insieme agli altri.

"Sei bellissima." Mi sussurrò all'orecchio.

"Tu sei ubriaco." Risposi ridendo.

"E tu resti comunque bellissima." Disse poi, serio.

Io feci un ghigno, e restai a fissarlo negli occhi, incantata.

"Ti amo Lexi." Parlò nuovamente.

"Anch'io, tanto." Risposi sinceramente, per poi baciarlo con passione.

Mi trascinò al piano di sopra, continuando a baciarmi, aprì la porta della stanza degli ospiti e la richiuse subito dopo, con noi due all'interno.

Così ci dimenticammo di tutti i problemi, e dei ragazzi al piano di sotto.

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