"Abbiamo saputo della sfuriata di Ashton... non capisco perchè non è ancora venuto a riprendersi ciò che gli appartiene." Disse Brianna, fuori dalla scuola.
"Forse perchè non gli sono mai appartenuta per davvero." Pensai, sentendo una fitta al petto.
"Oh, non dire cavolate. Siete fatti per stare insieme e... ho visto anche il tatuaggio che si è fatto. Non si era mai tatuato per una ragazza, non farebbe una cosa così importante se fosse solo un gioco. C'è sicuramente qualcosa sotto..." disse Brenda, convinta.
"Che vuol dire?" Chiesi non capendo.
"Tutta questa faccenda non mi convince. È sicuramente successo qualcosa." Insistette.
"Secondo me si è solo reso conto di essere giovane e di volersi divertire." Risposi, seccata.
"Se così fosse, avrebbe portato una ragazza diversa ogni sera a casa, come ai vecchi tempi." Rispose subito Brenda.
"Non... non l'ha fatto?" Chiesi stupita.
"Mai, Alexis. Neppure per un secondo da quella casa è entrata o uscita una ragazza che non conoscessi." Precisò.
Allora che senso aveva tutto ciò? Forse c'era davvero qualcosa sotto, o forse no.
< ASHTON >
"Per oggi l'allenamento può bastare, Ash. Va' a farti una doccia fredda." Mi comunicò uno degli uomini di McCall.
"Ah, un'ultima cosa: uno di questi giorni dovrai andare ad allenare in una nuova palestra di boxe."
Cosa?
"Ma io non ho mai allenato nessuno." Precisai, confuso.
Che cazzo era questa storia di allenare qualcuno?
"Vuol dire che inizierai da ora. Sta' tranquillo, forse è solo per un giorno, devi sostituire un signore che ha degli impegni importanti." Concluse infine.
Io lo ignorai e mi diressi alle docce. C'erano delle ragazze che mi fissavano da lontano, ma non esisteva anche lo spogliatoio femminile?
Senza dargli importanza, entrai nella mia doccia.
Stavo iniziando ad odiare il sesso femminile, odiarlo più di prima. Ma non riuscivo mai ad odiare lei... ah, non ci sarei mai riuscito.
Mi era entrata davvero dappertutto e avevo fatto una cazzata quella sera. Quanto avrei voluto riprendermela... ma il Signor McCall è stato molto preciso.
E Dallas chissà cosa le vorrebbe fare. Giuro che prima o poi lo prendo a pugni come si deve!
La mia mente iniziò a girovagare, e mi immaginai lei insieme a Dallas, usciti... lui che la baciava, che le dava la mano, e lei felice insieme a lui.
Senza accorgermene diedi un pugno sul muro. Non era la prima volta che mi capitava in questi giorni... prendevo a pugni qualsiasi cosa mi capitasse davanti.
Lei ci starà male, ma io non ci sto poi tanto meglio.
< Alexis >
"Piero, ma quei sacchi da boxe sono utilizzabili per tutti?" Chiesi, mentre sollevavo i pesi.
"Certo piccolina, ora non ti vorrai mettere a tirare pugni?" Mi chiese ridendo.
Giorni prima avevo visto dei ragazzi usarli, ma pensavo non potessi farlo anch'io.
Posai i pesi e mi diressi in quella stanza.
"Oh... fai sul serio allora. Aspetta, ti servono dei guantoni." Disse Piero, portandomi subito dei guantoni rossi.
"Prego, prova pure..." disse infine.
Io osservai quel sacco per vari secondi, non sapendo come cominciare.
Ma poi feci tutto automaticamente, appena mi si presentò in mente la scena di quella ragazza ed Ashton avvinghiati l'uno all'altra.
Sganciai il primo pugno destro, dopodichè un sinistro e ancora un destro.
Poi pensai ad Ashton e al suo menefreghismo. Come poteva dire di essere innamorato e lasciarmi andare così?
Iniziai a dare pugni a non finire, sempre più forti. Ero accecata dalla rabbia, e più davo pugni, più mi sentivo libera.
"Ehi ehi, piccolina, calmati. Se cerchi un campo da boxe, non è questo il posto giusto." Disse Piero, facendomi notare che si trattasse pur sempre di una palestra.
"Oh, ehm... scusami." Tornai al sollevamento pesi, ma continuavo a fissare quei sacchi.
Il modo in cui mi avevano fatta sentire... non ero mai stata così leggera prima d'ora.
<Se cerchi un campo da boxe, non è questo il posto giusto> questa frase mi rimbombava in testa.
Cosa cercavo realmente? Forse era la boxe la mia vera valvola di sfogo. Ma non poteva essere, non potevo essere legata anche su questo con Ashton.
Forse avrei dovuto scoprirlo. Lasciai tutto e mi incamminai verso l'uscita della palestra.
"Dove vai Alexis?" Mi chiese Piero.
"Forse a cercare un campo da boxe." Risposi sorridendo.
"Sei incredibile ragazzina... sta' attenta." Mi disse, dopodichè uscii e andai a sbattere contro qualcuno.
"Ehi, dove vai così di fretta?" Mi chiese quel ragazzo, amico di Ashton.
"Oh, non ti interessa. Almeno questo non potrai dirlo ad Ash." Risposi irritata.
"Ma non dicevo nulla ad Ashton... volevo solo capircene un po' di questa storia." Rispose, sembrando sincero.
"Cosa c'è da capire, oltra al fatto che ci siamo lasciati?" Chiesi, secca.
"Oh, niente... cioè mi dice spesso che vorrebbe riconquistarti, ma non può. Non ce ne sto capendo più niente." Disse confuso.
"Non può?" Chiesi, più confusa di lui.
Allora Brenda aveva ragione, c'è sicuramente qualcosa sotto.
"Ehm, io ora devo proprio andare. Ciao ragazzodicuinonhomaisaputoilnome." Dissi, ridendo.
"Mi chiamo David." Disse, ridendo insieme a me. Dopodichè andai via.
Cercai palestre adatte a fare boxe, e ne trovai una non molto lontana.
Non ci sarebbe stata possibilità di trovare Ash, dal momento in cui si allenava con l'azienda McCall e basta.
Mi presentai al titolare e mi disse che potevo iniziare anche subito, così feci.
"Per il momento ti allenerai con i sacchi, ed io ti guiderò." Mi disse il signore.
Così passammo la giornata a tirare pugni sul sacco, e spiegarmi le tecniche e le mosse più adatte.
Più tardi sarei uscita come al solito con i ragazzi, per il momento però avevo trovato la mia vera valvola di sfogo.
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Dark Angel
RomanceAlexis è una ragazza semplice, con la testa sulle spalle e con la solita aria da innocente. I suoi genitori vorrebbero dettare regole, suo fratello è davvero ossessivo, e sua sorella è pronta ad aiutarla sempre. Il trasferimento in California, per...