CAPITOLO 32

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Pov. Electra
Suona il campanello.

Chi sarà? Non dovevo ricevere nessuno, sono anche sola..forse saranno le ragazze, ma non mi avevano avvertito.

Apro la porta e trovo Shawn.

"Ciao Shawn, vieni entra.."
"Grazie. È tutto ok? Ultimamente mi ignori e credevo di averti fatto qualcosa.."
"No assolutamente! Semplicemente non avevo voglia di stare con te e le ragazze."
"Ok..", dice molto preoccupato.

Entriamo in camera mia e ci sediamo sul letto.

Sento il suo sguardo su di me:

"Che c'è?", dico tirandomi giù le maniche della maglia e coprendomi le bende.
"Cos'hai fatto ai polsi?", troppo tardi..
"Nulla.."
"Ele, non dirmi che ti sei tagliata...di nuovo."

Non dico nulla e abbasso lo sguardo per non incontrare il suo.

Mi mette due dita sotto il mento e mi alza il viso in modo che io possa guardarlo.
I suoi occhi color caramello sono così profondi che non riesco a sostenerli e scoppio a piangere..
Le sue mani prendono i miei polsi e inizia a spostare le bende.
Traccia i segni delle ferite da me procurate. Inizia a baciarle e piano piano sale sul braccio fino ad arrivare alla bocca.
Mi bacia e, quando si stacca, mi asciuga le ultime lacrime che scendono.
Mi abbraccia.

"Non farlo mai più...ti prego.."
"Scusa, ma dovevo sfogarmi."
"Lo so, ma non è il modo migliore. Piuttosto chiamami e sfogati con me! Ok?", non mi dà tempo di replicare che gli suona il telefono.
"Lydia.....ok........arrivo..."
"Qualcosa non va?", chiedo.
"Scusa, Lydia mi vuole subito a casa. Ci vediamo domani e se hai bisogno chiamami."
"Ok, grazie Shawn."

Lo accompagno alla porta di casa e prima che vada gli prendo il viso e lo bacio disperatamente.

"Grazie di esistere..", gli dico con voce talmente bassa che credo non mi abbia sentito.

Mi abbraccia e esce.

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