CAPITOLO 23

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Pov. Lydia
Sono quasi le 16.00 e mi sto preparando per l'arrivo di Dylan.

Apro l'armadio sperando di trovare qualcosa di carino e, alla fine, opto per una camicia bordeaux e dei jeans neri.

Sento il suono del campanello e mi precipito giù per le scale.
Apro la porta e mi trovo davanti Dylan in tutto il suo splendore.
I suoi occhi azzurri come l'oceano fanno da contrasto con i capelli corvini appena scompigliati.

"Entra pure", gli dico con la classica voce di una che ha problemi mentali...
"Shawn è in casa?"
"No, non lo sento da stamani..sarà agli allenamenti", dico senza importanza.
"Bene, quindi siamo soli..possiamo iniziare!", esclama lui.

Apro il libro di Fisica alla pagina assegnata e iniziamo a litigare su come risolvere un problema, sostenendo l'uno il contrario dell'altro.

Il telefono squilla..

"Shawn che cazzo vuoi!? Non ce l'hai una vita tu? Ho da fare! Coglione.."
"Prima di incazzarti e insultarmi faresti meglio ad ascoltarmi cretina!
Si tratta di Ele.."

A quelle parole mi blocco dimenticandomi tutti gli insulti possibili da fare a mio fratello.

"Cosa le è successo!? Parla! Se le hai torto anche solo un capello giuro che.."
"Non c'entro nulla io. Sono state Heather e le sue scagnozze, l'hanno picchiata"
"Mio Dio.."
"Stai tranquilla, è tutto sotto controllo"
"No..."

E butta giù.

Inizio ad avere un attacco di panico, quindi mi appoggio, ansimando, al tavolo e non vedo più nulla.
Appena riesco a vedere, trovo Dylan che si avvicina a me e mi bacia. Inizialmente non capisco cosa stia succedendo, poi il respiro torna regolare e ricambio il bacio.

Lui si stacca e se ne va, esce di casa e mi lascia lì come una cretina con molti pensieri in testa...

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