5. STAI LONTANA DA LUI

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ALLIE

Roxy rientra in stanza sbattendo la porta. L'ho sentita discutere con quel Jay e lui mi è sembrato davvero un idiota. Dal loro modo di parlarsi ho capito che fra i due c'è del tenero, o forse qualcos'altro.

"Allie, ti do un piccolo consiglio." Sputa Roxy, passandosi una mano fra i capelli. "Stai lontana da Jay." Ha gli occhi ridotti a due fessure, mentre pronuncia questa frase.

Dovrei essere spaventata da quelle sue parole, ma in realtà non mi importa. Immaginavo che fosse una di quelle ragazze abituate ad avere il controllo su tutto.

"Qual è il tuo problema Roxy?" Chiede Cheryl sconvolta.
Prevedo guai.

"Jay vuole Allie, lo conosco." Si avvicina a noi di un passo. "E farà di tutto per averla, però tu non ci starai Allie. Lui appartiene a me." Afferma con aria minacciosa.

Sicuramente non sono il tipo di ragazza che cadrebbe ai piedi di Jay, non sono così stupida. Mi basta solo guardare Roxy per capire il genere di ragazze che vuole lui, ed io non sono come lei. Sono praticamente il suo opposto. Certo, non sono una santa, ma sono convinta di non volere un tipo come Jay.

"Stai tranquilla, non è il mio tipo." Rispondo acida, cercando di trattenere una smorfia. "È tutto tuo."

"Bene." Incrocia le braccia al petto. "Un tipo come lui, tu non sapresti controllarlo."

In questo momento vorrei che Roxy sparisse dalla mia vista. Non mi piace essere giudicata come la ragazzina che non riesce a gestire un uomo, perché non è così. Posso gestire chi voglio, anche Jay se lo volessi.

La rabbia prende possesso di tutto il mio corpo, e le parole sfuggono dalle mie labbra senza controllo. "Tu non mi conosci, Roxy." Un sorriso sghembo compare sul mio viso. "Non provare mai più a parlare di me."

Ne ho conosciute tante di ragazze come Roxy, e sicuramente non sarà lei ad abbattermi, a farmi crollare. Nel corso degli anni sono riuscita a costruirmi un muro possente per difendermi dalle persone come lei. Da persone che per accrescere se stessi, devono per forza abbattere gli altri. Come ho già detto, sarà un difficile convivenza.

Roxy mi fissa con la bocca semiaperta, senza sapere cosa rispondere. Probabilmente non si aspettava la mia risposta, ma si aspettava che scoppiassi a piangere. Quello che fa mi stupisce più delle mie stesse parole, Roxy afferra il suo pigiama e corre fuori dalla stanza, suppongo sia diretta in bagno.

"Sei la migliore in assoluto!" Grida Cheryl, iniziando a saltare per la stanza. "La sua espressione era qualcosa di E-P-I-C-O. Non la dimenticherò mai." Afferma ridacchiando.

"Smettila, Cher." Rispondo, cercando di trattenere le risate, però scoppio a ridere anche io, visto che il suo entusiasmo è contagioso.

La faccia di Roxy quando è tornata in camera, era quasi migliore di quella di prima. Si è messa a dormire senza degnarci di uno sguardo o di una parola, ed è stato giusto così.

* * *

Mi sveglio a causa di mugolii continui, spaventata dal fatto che un animale possa essere entrato in camera. Sbarro gli occhi a quel pensiero e mi alzo dal letto per prendere l'ombrello sulla scrivania.

Spalanco le tende per permettere alla luca di filtrare nella stanza e... in realtà non è un animale, ma la mia migliore amica. Sbuffo sonoramente, mi ha fatta spaventare a morte.

"Cher, che succede?" Chiedo preoccupata. È sdraiata sul letto in una strana posizione e sto seriamente pensando che abbia qualche problema grave.

"I-il... il..." balbetta, mentre si rotola sul letto.

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