24. SORPRESA

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ALLIE

Sono passati altri due giorni e di Jay non c'è nessuna traccia, il suo telefono è acceso, però nonostante tutte le mie chiamate, non ho ricevuto risposta.

Questa mattina mi sono svegliata con una nuova consapevolezza: voglio andare a San Francisco, con o senza l'approvazione di Jay.

Mi sono svegliata praticamente all'alba, e sono già pronta per partire, nonostante i miei dubbi.

"Cher, svegliati." Sussurro, accarezzando la sua spalla.

La mia amica in risposta si gira dal lato opposto.
Alzo gli occhi al cielo, prima di iniziare a scuoterla con entrambe mani.
"Svegliati!"

I suoi occhi si sbarrano all'istante e li fissa subito nei miei, la sua espressione cambia da preoccupata a furiosa, mentre io la guardo cercando di trattenere un sorriso.

"Che problemi psicologici hai?" Sbotta, coprendosi il viso con le mani.

"Andiamo a San Francisco!" Esclamo, allargando entrambe le braccia.

Le sue mani spariscono immediatamente dalla faccia, mentre mi fissa come se fossi pazza.

"Sicura di stare bene?"

"Sto benissimo, Cher." Borbotto. "Ora alzati e andiamo a dirlo a Brett."

"Hai incluso anche lui senza avvisarlo?" Chiede con una punta di ironia.

"Esattamente." Confermo, con un sorriso a trentadue denti.

Dopo aver sbuffato un centinaio di volte, Cheryl è pronta ed anche molto assonnata.

"Ringrazia che sei la mia migliore amica, altrimenti ti avrei uccisa." Borbotta, alzando gli occhi al cielo.

La stringo in abbraccio, mentre la ringrazio. Senza di lei non so neanche dove sarei ora. Inoltre mi accompagna in tutte le mie pazzie.

"Ora andiamo a convincere Brett!" Esclamo allegra, mentre Cheryl continua imperterrita a sbuffare.

In pochi secondi siamo davanti alla sua porta, senza bussare entriamo all'interno, tanto sappiamo che non la chiude mai a chiave.

Sbatto volutamente la porta per farlo svegliare, mentre Cheryl mi fulmina con lo sguardo.
Ovviamente riesco nel mio intento e Brett sbarra immediatamente gli occhi e si alza a sedere sul letto.

"Jay..." Dice in sussurro, con la voce ancora impastata dal sonno.

"Peggio." Mormora la mia amica, ridacchiando. "Allie."

Alla sua affermazione Brett ci osserva meglio. "Allie... Cheryl... che ci fate qui a quest'ora?" Chiede confuso.

"Chiedilo ad Allie." Risponde subito la mia amica, sedendosi sul letto di Brett.

Con ampie falcate la raggiungo e mi siedo all'estremità del letto.
"Andiamo a San Francisco!" Esclamo, con tutta l'enfasi che ho nel corpo.

"Cosa? A San Francisco?" Chiede, passandosi una mano fra i capelli.

"Sì Brett." Mormoro. "Sei obbligato a venire, quindi vestiti. Tra poco partiamo." Ordino autoritaria.

"Non credo che Jay sarà molto felice di vederci lì." Afferma.

"Perché non dovrebbe?" Chiedo confusa. "Siamo importanti per lui, credo, quindi siccome sta succedendo qualcosa di brutto nella sua vita, noi abbiamo il dovere di aiutarlo."

Brett sbuffa sonoramente, prima di alzarsi dal letto, recuperare dei vestiti e dirigersi fuori dalla stanza.
Cosa hanno da sbuffare tutti oggi?"

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