42. IO E TE

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ALLIE

Dopo il chiarimento di ieri, mi sento più tranquilla, ma dentro di me sono ancora preoccupata. Io e l'ansia siamo una cosa sola. Sia per quanto riguarda me e Jay, che per il resto, però devo cercare di stare più tranquilla e di preoccuparmi meno. Jay è intelligente e sicuramente sa cosa è giusto e cosa no. E se passare del tempo con sua madre è quello che vuole e lo fa stare bene, io sono felice con lui.

Voglio vivere la nostra relazione con leggerezza, voglio stare bene con lui e basta, senza tutti i problemi che ci circondano, senza troppi pensieri, solo noi.

Sei diventato fondamentale per me.
Sei la mia felicità.
Sei l'amore.
Solo grazie a te l'ho capito quando può essere bello.
Tu mi porti in alto, fino a farmi toccare le stelle.
Ed io sto bene. Sto bene, per davvero.

Il cellulare squilla sul comodino, così lo afferro è leggo il messaggio. E' da parte di Jay.

"Non prendere impegni per stasera."

Sorrido come un'idiota davanti allo schermo del cellulare e digito subito la mia risposta.

"Dove mi porti?"

La sua risposta non si fa attendere neanche un po' e fa solo aumentare la grandezza del mio sorriso.

"Sorpresa."

Inizio subito a scervellarmi cercando di capire dove mi porterà. Mi butto sul letto, sempre con quel sorriso da idiota stampato in faccia e inizio a farmi i film su ciò che accadrà stasera, e sono felice.

La porta della stanza si apre, ma non ce la faccio neanche ad alzarmi per tutti i pensieri che affollano la mia mente.

"Non è possibile che ogni volta che rientro in stanza, ti ritrovo in qualche strana posizione e con quelle facce assurde!" Esclama Cheryl sedendosi sul mio letto. "Che hai ora?"

Mi metto a sedere sul letto, passo una mano fra i capelli e sfoggio un sorriso a trentadue denti.

"Jay." Dico con aria sognante.

In risposta ricevo un cuscino in faccia. "Riprenditi!"

"Ehi!" Sbotto, guardandola truce. "Guarda." Le mostro i messaggi sul cellulare così può capire la mia reazione.

"Che dolce!" Esclama Cheryl, con un sorriso stampato in faccia.

Proprio in quell'istante sentiamo bussare alla porta, mi alzo svogliatamente dal letto e spalanco la porta, ma dietro non c'è nessuno, solo una scatola blu posata a terra.

Mi inginocchio e la raccolgo, chiudo la porta e torno a sedermi sul letto.

"Cos'è?" Chiede Cheryl curiosa.

"Non lo so, ora letto il biglietto."

Sul biglietto bianco c'è scritto il mio nome, lo apro ed estraggo il foglietto di carta bianca. Su di esso c'è una frase che recita:

"Per la ragazza più bella.
Per la ragazza che ha rubato il mio cuore.
Per te, Allie.
Ti amo, J."

Il cuore batte forte nel petto e uno sorriso spontaneo sorge sulle mie labbra. Passo il biglietto alla mia amica, che quando finisce di leggerlo per poco non scoppia a piangere.

"Aprila!"

Apro la scatola, senza farmelo ripetere due volte e al suo interno un vestito rosso. Lo estraggo dalla scatola e mi alzo in piedi per osservarlo meglio. E' lungo, con uno spacco vertiginoso sulla sinistra, scollato quel che basta ed il corpetto è ben decorato con perline rosse e nere. E' stupendo ed è troppo per una come me.

"E'..." non mi escono neanche le parole per descrivere quest'abito stupendo.

"E' perfetto." Sussurra Cheryl con aria sognante.

Afferro il cellulare e digito velocemente sullo schermo.

"Tu sei pazzo."

"Dimmi solo che lo indosserai stasera."

Scuoto il capo, rassegnata.

"Come devo fare con te?" Scrivo e poi aggiungo. "Lo indosserò."

"Passo alle otto. Preparati, non è finita qui."

Le otto arrivano in fretta, ho indossato il vestito ed è qualcosa di veramente stupendo. E' quasi assurdo che Jay abbia azzeccato la mia taglia, senza neanche chiedermelo.

Sento bussare alla porta proprio alle otto precise, la apro e la figura di Jay è proprio lì fuori, con la camicia bianca ed i pantaloni neri eleganti. I suoi occhi viaggiano veloci sul mio corpo, fino a raggiungere i miei occhi, che ardono di desiderio.

"Sei perfetta."

"Anche tu non sei male." Rispondo con voce suadente, avvicinandomi a lui.

Mi afferra il mento con le dita e mi avvicina a sé, solleticando le sue labbra con le mie, fino a congiungerle in bacio dolce.

Intreccia le sue dita alle mie e mi trascina fuori dal campus, sotto gli occhi di tutti. Raggiungiamo la sua macchina, mi apre lo sportello e mi siedo all'interno, rivolgendogli un sorriso, che lui ricambia prontamente. Dopo pochi secondi anche lui entra all'interno della vettura.

"Quindi dove mi porti?" Chiedo con la curiosità che mi tortura lo stomaco.

"E' una sorpresa, piccola."

Così mi arrendo al mio destino e al fatto che non lo scoprirò finché non arriveremo. Il viaggio in macchina dura una decina di minuti, finché non ci fermiamo davanti ad un hotel immenso, pieno di vetrate. Mangiare lì costerà un patrimonio, e Jay mi sta trascinando proprio lì dentro.

"Jay, ma..." Cerco di dire, ma mi blocca subito.

"Niente ma, ti meriti tutto questo e anche di più"

Entriamo all'interno ed è anche meglio di fuori. I tavoli sono bianchi, così come le sedie e le luci soffuse creano un'atmosfera perfetta, quasi da sogno.

Il cameriere ci conduce al nostro tavolo ed è inutile dire che Jay mi ha lasciata senza parole, non mi aspettavo una cosa simile. La cena va alla grande, il cibo è fantastico, per non parlare dei vino che ha ordinato Jay, che si è rivelato essere un esperto in questo campo.

Quando il cameriere porta il conto, per poco non sputo tutto il vino che stavo degustando. Abbiamo speso tantissimo solo per questa cena.

"Non fare quella faccia, Allie." Dice Jay, dopo aver visto la mia espressione. "I miei genitori non hanno problemi di soldi, lo sai."

"Si, però..."

"Smettila di pensare e goditi la serata."

Annuisco, mentre Jay si avvicina lentamente al mio collo, lasciandomi un bacio umido che mi riempie il corpo di brividi.

"Anche perché ho prenotato una stanza tutta per noi." Soffia sul mio collo, mentre sento già il desiderio crescere dentro di me.

Arriviamo in stanza in secondo, non riuscivamo a stare separati un secondo di più. Le labbra di Jay sono sulle mie appena ci chiudiamo la porta alle spalle. Le nostre lingue si incontrano e danzano assieme, mentre le mani di Jay vagano su tutto il mio corpo, che va a fuoco.

"E' da quando ti ho vista con quel vestito addosso, che te lo voglio togliere." Soffia sulle mie labbra, mentre la sua mano abbassa lentamente la zip del vestito, così lentamente che mi sento morire.

Il resto dei vestiti spariscono in fretta, mentre la passione si appropria dei nostri corpi, che separati non possono starci.

Stanotte ci siamo solo noi.
Siamo una cosa sola.
Io e te.

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