JAY
Appena esco da lezione, il cellulare squilla nella tasca dei jeans. Lo afferro e rispondo subito.
"Sì?"
"Jay..."
È la voce stanca di Andrew dall'altro capo del telefono, e non si prospetta una bella notizia quella che sta per darmi. Lo sento.
"So tutto." Dice solo, mentre sento le gambe cedermi del tutto.
"Che hai fatto?" Ringhio, furioso.
"Li hanno arrestati."
Un senso di sollievo mi invade, mentre una brutta sensazione si annida fin dentro le ossa.
"Ma?" Chiedo, con la voce che neanche vuole uscirmi.
"Hanno arrestato anche Janel, tua madre, per spaccio."
"Che cazzo significa?" Sbotto. "Lei non ha mai spacciato!"
"L'ha fatto. L'hanno dichiarato quelle persone, Jay." Dice lentamente, come per farmi capire che quella donna mi ha riempito di menzogne. Mi ha detto di essere innocente, di non aver mai fatto parte di quel gruppo e invece erano tutte cazzate.
La rabbia ribolle nelle mie vene, non solo per lo spaccio, ma anche perché non volevo che venisse arrestata. Nonostante quello che ha fatto lei è mia madre, la donna che ho sempre cercato. Con lei stavo istaurando un vero rapporto madre-figlio ed ora l'ho persa di nuovo. Stavo instaurando un rapporto che nella mia vita non ho mai avuto. Nel mio cuore si apre uno squarcio profondo quanto il dolore che sento in questo momento.
Poi in quell'istante mi balena nella testa la consapevolezza che qualcuno deve aver detto tutto ad Andrew. E quel qualcuno ha appena messo fine alla mia vita, mi ha appena ammazzato di nuovo.
E quel qualcuno è sicuramente la ragazza che amo più della mia stessa vita. La ragazza che mi ha salvato dal buio, ora mi ci ha buttato dentro di nuovo. Ed io non so se riuscirò ad uscirne questa volta.
"Non ci credo!" Grido.
"Devi farlo, Jay." Dice. "Andrà tutto bene."
E poi, quando ho raccimolato un briciolo di forza dentro di me, lo chiedo. Lo chiedo con la voce che trema. Lo chiedo ed ogni parola pronunciata è una pugnalata dritta al petto.
"È stata Allie?"
Un sospiro mi colpisce dall'altro capo del telefono e poi silenzio. Un silenzio che vale quanto uno schiaffo. Mi basta questo per capire che è stata lei. Mi basta questo per sentirmi morire.
Attacco la chiamata e vado nell'unico posto che sono sicuro non mi tradirà mai. Il bar.
Ho bisogno di non pensare più a niente, di togliermi dalla testa questi pensieri, di dimenticare il dolore.
Arrivo al bar poco dopo, per quanto ho corso ci ho messo pochissimo. Ho macinato i chilometri senza rendermene conto.
Ordino subito da bere e mi perdo nell'oscurità che regnerà per sempre dentro di me.ALLIE
Il messaggio che ho ricevuto da Andrew pochi minuti fa riecheggia nella mia testa e non vuole uscire. Mi uccide lentamente come il peggiore dei veleni.
L'ha capito, recita il messaggio.
E io lo sapevo che lo avresti capito subito.
Lo sapevo che mi avresti odiato.
Lo sapevo che mi avresti uccisa, così.
Lo sapevo ed ora posso soltanto prendermi le conseguenze delle mie azioni.
Posso solo soffrire.Il cellulare squilla in quell'istante, distogliendomi dai miei pensieri. Quando leggo il suo nome, sento il mio cuore spezzarsi.
"Jay..." Non mi fa neanche parlare, che inizia a farlo lui.
"Non dire niente. Hai già parlato abbastanza." Sputa acido. "Non avresti dovuto metterti in mezzo, era una cosa che dovevo risolvere io con mia madre ed ora lei è in galera ed io cado nel baratro, per colpa tua. Me l'hai portata via, di nuovo."
Dalla sua voce capisco subito che è ubriaco, però quelle parole mi colpiscono come uno schiaffo in pieno volto. E mi sento maledettamente in colpa per quello che ho fatto, ma l'ho fatto solo per lui. So che non lo capirà mai, ma è così.
"Dove sei?"
"Che ti importa?" Sbuffa.
"Dimmi dove sei!"
In risposta mi chiude la chiamata in faccia, mentre le lacrime salgono ai miei occhi all'istante.
La colpa di tutto questo è mia, ma non gli permetterò mai di distruggersi. Io lo troverò, costi quel che costi. Anche se mi urlerà contro, anche se mi dirà di sparire dalla sua vita, io non lo farò. Io lo farò uscire di nuovo da quel baratro, con o senza la sua approvazione.
*
Ho girato praticamente ogni bar nei dintorni e di Jay nessuna traccia. Ogni volta che non lo vedevo dentro uno di quei bar il mio cuore si spezzava di più.
Torno al campus barcollando, senza forze, distrutta. Sia mentalmente che fisicamente.
E poi lo vedo lì. Contro un albero in mezzo al giardino del campus. Corro verso di lui e mi inginocchio sull'erba fresca.
"Stai bene?" Chiedo, accarezzando la sua guancia.
I suoi occhi entrano in collisione con i miei, mentre dice in un sussurro: "Per niente."
Le lacrime colano copiose lungo le sue guance, le raccolgo con il pollice e mi avvicino al suo viso.
"L'ho fatto solo per te, Jay." Soffio, ad un passo dal suo viso. "Forse mi odierai, forse non vorrai più vedermi, ma sappi solo che ti amo. Ti amo più di quanto immagini, e se potessi me lo prenderei io tutto il tuo dolore."
Quando pensavo che stesse per urlarmi in faccia di sparire dalla sua vista, le sue braccia possenti mi stringono contro il suo corpo. Mi siedo sulle sue gambe e lo stringo anche io.
"Dimmi che andrà tutto bene." Sussurra. "Dimmi che passerà tutto questo dolore."
Il mio viso ad un passo dal suo, avvicino le labbra alle sue guance e raccolgo le sue lacrime. Raccolgo il suo dolore.
"Andrà tutto bene." Soffio sulle sue labbra.
"Scusa... scusami per prima. Te lo giuro non volevo, io... io senza di te sarei..." Poso un dito sulle sue labbra per zittirlo, perché io non ho bisogno delle sue scuse. Ho bisogno di lui e basta.
"Non dire niente."
Unisco le nostre labbra ancora e ancora, finché non andrà meglio, finché il dolore non cesserà.
Ed io lo so che accadrà.
Andrà tutto bene.
Passerà tutto.
Te lo prometto, Jay.SPAZIO AUTRICE 🍭
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Bacii😘😘
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Tra miliardi di persone
ChickLit[COMPLETA - IN REVISIONE] Allie Cooper è una ragazza forse troppo buona per il mondo che la circonda. I suoi genitori la amano e la trattano come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo. Nonostante la sua non sia una famiglia benestante, All...