ALLIE
Il suono incessante del cellulare mi spacca i timpani e mi sveglia dal mio sonno rigenerante. Solo quando apro gli occhi mi ricordo che Jay è accanto a me, lo sento mugugnare qualcosa, mentre si copre la faccia con il cuscino. Afferro il cellulare dal comodino e rispondo alla chiamata senza neanche leggere il nome del mittente.
"Pronto?"
"Allie, sono tua madre!" Esclama la voce acuta di mia madre dall'altro capo del telefono. "Ti volevamo avvertire che stiamo per arrivare al campus. Tra dieci minuti siamo lì, a dopo tesoro!"
Aggancia la chiamata prima che possa solo lontanamente protestare a tutto ciò.
"Cazzo!" Sbotto.
"Che succede?" Chiede Jay, ancora con gli occhi chiusi.
"I miei genitori stanno venendo qui. Tu... tu te ne devi andare assolutamente!"
Jay scatta sull'attenti appena sente la parola genitori e inizia subito a vestirsi, visto che durante la notte faceva troppo caldo e si è tolto quasi tutti i vestiti. In questo momento non posso neanche soffermarmi sui miei dubbi su Jay e su quello che sta accadendo fra noi due. Sento solo crescere l'ansia dentro di me, per il semplice fatto che i miei genitori potrebbero trovare Jay in camera mia e questo sarebbe orribile, soprattutto conoscendo mio padre.
Infilo dei vestiti a caso e cerco di aggiustarmi i capelli, visto che sono un groviglio di nodi. Quando sto per aprire la porta e spingere Jay fuori da qui, quella si spalanca rivelando le figure dei miei genitori con un sorriso stampato in faccia. Inutile dire che quello di mio padre sparisce all'istante quando vede Jay, ed io vorrei sono scavarmi una fossa e sprofondarci dentro.
"Ciao mamma, ciao papà."
Mia madre entra in uno scatto dentro la stanza e si avvicina, forse troppo, a Jay. Lo fissa con i suoi occhi azzurri come se lo stesse analizzando, e solo dopo qualche minuto si decide a dire qualcosa.
"Quindi sei tu!" Esclama. "Tesoro vieni qui a conoscere il fidanzato di nostra figlia!" continua imperterrita rivolgendosi a mio padre, che ora mi sta fissando con un cipiglio.
Non finirà bene. Non finirà per niente bene.
"Sono Jay, è un vero piacere conoscervi."
"Io sono Candice, la madre di Allie come avrai capito, lui invece è David." Dice mia madre. "Non farti intimorire dallo sguardo di David, in realtà è un tenerone."
"Candice tesoro, fai parlare anche me." Afferma autoritario mio padre, avvicinandosi pericolosamente a Jay.
E quando pensavo che avrei assistito al funerale del mio ragazzo, sotto ogni aspettativa mio padre gli porge la mano con un sorriso, sussurrando "tratta bene mia figlia".
"Sarà fatto." Dice Jay con voce tremante.
"Beh, potevate avvertirmi." Alzo gli occhi al cielo.
"Volevamo farti una sorpresa, poi tua madre ha insistito per avvertirti un po' prima, per evitare situazioni peggiori di questa." Rivela mio padre, guardando Jay con un sopracciglio alzato.
Devo fare qualcosa.
"Andiamo a pranzo?" Chiedo, passando una mano fra i capelli.
"Sono solo le dieci, Allie." Mi contraddice mia madre.
"Oh."
"Possiamo farvi fare un tour del campus, o magari possiamo fare colazione." Azzarda Jay, quando vede che sono in difficoltà.
Alla fine optiamo per entrambe, il tour del campus è stato alquanto imbarazzante, visto che tutti ci guardavano storto. Non avevano nemmeno tutti i torti, eravamo in giro per il campus con i miei genitori.
Imbarazzante.
Per non parlare degli sguardi di fuoco che mio padre ha continuato a mandare a Jay, almeno finché non ha scoperto che gioca a basket, che è appunto una delle più grandi passioni di mio padre. Quindi poi hanno iniziato a parlare di quello e la conversazione è andata avanti ad oltranza. Sotto gli sguardi confusi di me e mia madre, che di basket non ci capiamo niente. Lei infatti definisce ogni tipo di sport come 'cose da uomini'.
Mentre quei due erano impegnati nella loro conversazione sul basket, mia madre ha iniziato a spettegolare sulla mia relazione con Jay e mi ha chiesto ogni cosa. Anche le cose più imbarazzanti, di cui non vorresti parlare con tua madre.
"La prossima settimana c'è la partita." Dice poi Jay, rivolgendosi a me specialmente. "Verrai a vedermi?"
Sorrido alla sua domanda, perché la risposta è piuttosto ovvia. "Certo."
"Peccato che non ci capirà niente." Si intromette mio padre, ridacchiando.
*
I miei genitori se ne vanno qualche ora dopo, visto che il viaggio durerà un po' e loro devono lavorare. Hanno detto che è stata solo una piccola fuga perché sentivano troppo la mia mancanza.
"Vi aspettiamo a casa, magari per Natale." Azzarda mia madre, rivolgendoci un sorriso.
"Magari." Risponde Jay, intrecciando la sua mano alla mia.
Dopo averli salutati ed aver sopportato i miliardi di abbracci di mia madre ed anche le sue lacrime, decidiamo di tornare al dormitorio.
Quando arriviamo, però, ci ritroviamo davanti una raccapricciante sorpresa, che mi fa accapponare la pelle. Attaccato alla porta c'è un biglietto bianco con scritto 'State giocando dalla parte sbagliata. Attenti!'
Lo stacco da lì e mi volto verso Jay, che è diventato bianco come un lenzuolo e sembra paralizzato, non muove un muscolo.
"Che significa?" Chiedo. "Ne sai qualcosa?"
Non dice niente, mi afferra soltanto il polso e mi trascina in camera. Inizia a camminare avanti e indietro per la stanza, tirandosi leggermente i capelli e non parla, non dice nulla. Dentro di me sento crescere la paura, la preoccupazione e mille domande che vorrebbero una risposta.
Qualcuno vuole farci del male?
Cosa sta succedendo?
Perché ce l'hanno con noi?"Jay!" Grido, cercando di svegliarlo dal suo stato di trans. "Vuoi dirmi che sta succedendo?"
Lui non si ferma, non mi ascolta. Così mi avvicino a lui, lo afferro per le braccia e lo strattono. Sembro pazza in questo momento, ma non so cosa devo fare e lui mi sta facendo paura.
"Dimmi che succede Jay!"
"E' meglio se ti siedi." Dice solo.
Ed io in questo momento mi sento morire.
SPAZIO AUTRICE 🍭
Jay ha conosciuto i genitori di Allie ed è stato molto... imbarazzante.Cosa pensate che accadrà?
E quel biglietto?
Votate e commentate 🌟🌟🌟
Bacii 😘😘😘
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Tra miliardi di persone
ChickLit[COMPLETA - IN REVISIONE] Allie Cooper è una ragazza forse troppo buona per il mondo che la circonda. I suoi genitori la amano e la trattano come se fosse la cosa più preziosa di questo mondo. Nonostante la sua non sia una famiglia benestante, All...