43. CHI SEI?

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JAY

I giorni sono passati talmente veloci che ho faticato a stargli dietro, talmente veloci che manca praticamente un mese esatto a Natale, ed è quasi assurdo che siano passati già tre mesi da quando Allie è entrata nella mia vita.

Mi sembra ieri di averla vista per la prima volta, girovagare per il campus con la sua testardaggine. Mi sembra ieri di aver incontrato i suoi azzurri per la prima volta. Mi sembra ieri di aver baciato le sue labbra per la prima volta. E invece sono passati tre mesi. Tre mesi assurdi e bellissimi allo stesso tempo. Ci siamo fatti male, è vero, ma ci siamo amati e ci amiamo con ogni cellula del nostro corpo, che tutte le cose brutte che sono capitate quasi non contano.

È questo che mi ha insegnato lei. Ad amare. Io non lo sapevo cos'era l'amore prima di lei. Ora invece lo so.

Se mi chiedessero cos'è l'amore, probabilmente direi che sei tu, Allie.
Che siamo noi.
Con i nostri casini, con le nostre cazzate.
Con i nostri sorrisi che fanno invidia al mondo intero.
Con il vuoto che sento quando mi sei lontana.
Siamo noi.
Noi due e basta.

Potrebbe sembrare tutto perfetto in questo momento della mia vita, ma la realtà dei fatti non è questa.

Ho passato parecchi giorni con mia madre, e le cose sono andate bene per un po'. Almeno finché non ho iniziato a ricevere dei messaggi strani.

Li ho fatti leggere a mia madre e lei è scoppiata in lacrime, dicendomi che non sarei più dovuto andare da lei, ma io non mi arrendo così. Non mi arrendo al prima ostacolo.

Chiunque sia l'artefice di questi messaggi la pagherà cara, se solo lo avrò sottomano. È inutile negare che questa cosa mi turbi parecchio, anche perché colui che scrive, sembra conoscere tutto della mia vita.

Ha iniziato con un "Stai attento a quello che fai", circa due settimane fa. Ed ora ricevo un messaggio al giorno.

"Stai aiutando la persona sbagliata" recita un altro messaggio.

"Quindi quella tossica è tua madre" ha continuato.

"Faresti meglio a starle lontano, altrimenti pagherai anche tu con lei."

"Lo sappiamo che tu i soldi ce li hai."

Quest'ultimo messaggio l'ho ricevuto qualche minuto fa. Sono in stanza, è notte fonda e neanche riesco a dormire. Mi sono preoccupato davvero, perché sa chi sono, sa chi sono i miei genitori adottivi e potrebbe addirittura sapere dove vivono. Non voglio che finiscano nei guai per colpa mia. Così ho risposto a quel messaggio.

"Se sono i soldi che vuoi, posso darteli. Basta che ci lasci in pace."

La sua risposta non si è fatta attendere.
"Non bastano i soldi per pagare i debiti di tua madre."

A quel punto mi si è gelato il sangue nelle vene. Perché ho capito cosa vogliono da mia madre, la vogliono morta. Ed io non lo posso permettere.

"Non vi permetterò di farle del male"

So che sto rischiando parecchio facendo così, senza rivolgermi a nessuno, neanche alla polizia, ma non posso parlarne. Queste persone sono pericolose e non posso rischiare così tanto, me la farebbero pagare.

"Sarebbe un peccato se succedesse qualcosa alla tua biondina"

Quel messaggio mi ammazza all'istante, il cuore perde un battito e sono già fuori dalla stanza, diretto verso il dormitorio femminile, nonostante l'orario. Corro talmente veloce che ad arrivare lì ci impiego qualche secondo, spalanco la porta senza neanche bussare.

E la trovo lì, seduta sul letto con il libro in mano ed un'espressione perplessa dipinta sul viso, neanche lei stava dormendo. Per fortuna Cheryl non c'è, è insieme a Brett nello Utah, dai genitori di lei.

"Stai bene?" Chiede confusa.

"Tu... tu piuttosto come stai?" Biascico, cercando di calmarmi.

"Bene Jay, ma che succede?" Continua imperterrita, alzandosi dal letto e avvicinandosi a me.

La sua mano si posa leggera sulla mia guancia e l'accarezza, mentre mi calmo cullato dalle sue carezze.

L'attiro fra le mie braccia, afferrandola per le spalle. Ho bisogno di sentire che sta bene, che non le è successo niente, che non le succederà niente.

"Parlami." Mi prega, stringendo le braccia attorno al mio busto. "Il cuore ti batte all'impazzata."

"Niente." Mento. "Mi mancavi."

Non te lo posso dire, Allie.
Non posso metterti in mezzo a questo casino che si è creato.
Tu non c'entri nulla.
Non te lo meriti.
Non te lo posso dire neanche se mi guardi con quegli occhi azzurri, velati di preoccupazione.
Non te lo posso dire neanche se mi preghi di dirtelo.
Non posso.
Ti devo proteggere da tutto questo.

"È da due settimane che sei strano, me lo vuoi spiegare che succede?" Chiede, separandosi dal mio abbraccio.

"Non succede niente."

"Smettila!" Grida. "Smetti di dire che non succede niente, quando in realtà sta succedendo qualcosa!"

Passo una mano fra i capelli arruffati, prima di rispondere.
"Non te lo posso dire." Ammetto. "Non voglio metterti nei casini. Infatti dovresti starmi lontana."

Le sue mani si chiudono automaticamente in due pugni.
"Dimmi che stai scherzando, Jay." Dice. "Dimmi che non lo pensi veramente."

"Non lo so che cosa penso, Allie. Non ne ho idea!" Esclamo, frustrato.

"Non ci posso credere." Sussurra, scuotendo il capo.

Mi avvicino a lei di qualche passo, per cercare di calmarla, ma ottengo l'effetto contrario.

"Non ti avvicinare!"

"Sono un coglione, scusami." Cerco di dire, ma mi blocca subito.

"Sì lo sei!" Esclama. "Perché invece di farti aiutare da me, qualunque cosa stia succedendo, tu mi respingi. Pensi sempre che sia meglio allontanarmi, ma non è così, Jay. Mettitelo in testa."

"Hai... hai ragione." Ammetto, più a me stesso che a lei. "Scusami, soltanto... non so gestire le cose."

Il suo sguardo si addolcisce almeno un po', anche se lo vedo che è ancora furiosa.

"Se non te la senti di dirmelo, lo accetto, però non respingermi." Dice in un sussurro quasi impercettibile.

Annuisco, avvicinandomi a lei.
Le affetto il mento con le dita e avvicino il suo viso al mio.

"Non mi piace litigare con te." Soffio ad un passo dalle sue labbra.

"Nemmeno a me."

Così premo le mie labbra sulle sue, che si uniscono alla perfezione. Ci perdiamo nella danza delle nostre lingue intrecciate, ci perdiamo nel nostro universo senza problemi, ma io quel problema gigantesco non me lo riesco a togliere dalla testa.
Mi resta incollato addosso e mi riempie la testa di pensieri orribili, così mi separo dal bacio.

"Dormo qui." Dico solo e mi infilo nel letto di Allie, senza neanche aspettare la sua risposta.

SPAZIO AUTRICE 🍭
Aiuuuutooo!!

C'è puzza di guai qui 😱

Cosa pensate che accadrà?

Mi raccomando votate e commentate 🌟🌟🌟

Bacii 😘😘😘

P.S. Grazie a tutti voi che seguite costantemente la storia!
Posizione #21 in romanzi rosa 😭😭
Sono troppo felice!!
GRAZIE DI CUORE ❤

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