7. PARTY HARD

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ALLIE

Sono appena fuggita da una ragazza psicopatica, che ha appena lanciato un cocktail addosso a Jay, e da Jay stesso. Odio queste situazioni e sicuramente capitarci in mezzo è l'ultima cosa che desidero, perciò ho preferito andar via. Come avevo già detto, conosco i tipi come Jay, portano soltanto guai ed ora ho la conferma che tutte le mie convinzioni erano ben fondate e che lui è proprio come immaginavo.

Avevo quasi creduto alle sue parole, mi ero quasi fatta abbindolare, avevo quasi pensato che la sua facciata da duro fosse soltanto una copertura, uno scudo per non mostrarsi com'è realmente. Ero quasi caduta nella sua rete e questo non è assolutamente da me. Io non ci cado mai, non sono una di quelle che sbava dietro al primo bello e cattivo ragazzo che passa. Mi sto schiaffeggiando mentalmente per aver creduto solo ad una delle cose che ha detto.

Non so neanche dove andare e cosa fare a questa festa da sola, mi sento inadeguata e fuori posto e vorrei soltanto non essere mai venuta.

Non vedo Cheryl da molto, ma sono più che sicura che sia insieme al suo bello e bravo ragazzo dai capelli biondi, e non ho nessunissima intenzione di tornare da Jay.

Quindi sono costretta a dedicarmi alla perlustrazione della villa, che è davvero molto bella, e decido di andare al piano di sopra. Magari trovo il bagno e mi rinchiudo lì fino alla fine della festa o finché Cheryl non verrà a cercarmi.

Mentre sto sgomitando fra la gente per raggiungere la scale, un ragazzo mi rovescia la sua intera birra addosso. Non posso credere che sia davvero successo, e vorrei soltanto urlare in questo momento. Maledizione.

"Oh Dio! Scusami tanto." Dice il tipo. Sembra sentirsi davvero in colpa, peccato che io sia alquanto arrabbiata per rispondergli, e so che se lo facessi non sarei molto educata. Infatti decido di andarmene senza neanche degnarlo di uno sguardo.

Raggiungo le scale e le salgo di corsa, come una furia. Sento la birra colarmi lungo la pancia, facendomi rabbrividire. Devo assolutamente pulirmi il vestito.
Possibile che devono succedere tutte a me? Sembra che abbia un cartello in fronte con scritto 'sfigata'.

"Ehi, aspetta!" sento urlarmi dietro, prima di essere afferrata per un braccio.

Sto quasi per girarmi e colpirlo in faccia con un pugno, ma purtroppo non sono una ragazza violenta e probabilmente non gli farei neanche un graffio.

"Che c'è?" chiedo scocciata, alzando gli occhi al cielo.

"Mi dispiace davvero." Continua a scusarsi il tipo di cui non conosco neanche il nome, e sembra davvero mortificato.

"Ormai è fatta." Affermo con un sorriso sghembo, mentre lo guardo per la prima volta.

E' un bel ragazzo, devo ammetterlo, il classico tipo che piace e sa di piacere a tutte: bruno, occhi azzurri e bel fisico.

"Posso offrirti da bere?" chiede. "Per farmi perdonare."

Ha un sorriso stampato in faccia a cui non si può dire di no, quindi mi ritrovo ad annuire.

"Ci sto, però prima devo pulire il tuo disastro." Sorrido appena, indicando il mio povero vestito rovinato.

Dopo aver pulito il vestito, per quanto possibile, scendiamo di nuovo al piano di sotto e mi ritrovo ancora una volta al bancone del bar per prendere da bere, questa volta senza Jay. Non so neanche perché sia nella mia testa e nei miei pensieri in questo momento, però sono contenta che sia andato via da lì, non avevo intenzione di parlarci o di dargli spiegazioni sulla mia fuga.

"Comunque sono Aaron."

Solo in quel momento mi rendo conto che non ci eravamo neanche presentati e che sto passando del tempo con un perfetto sconosciuto.

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