Tra miliardi di persone

11. IL PARADISO

ALLIE

"Cher, dobbiamo andare!" Esclamo per la milionesima volta. "I ragazzi sono arrivati."

Sono davanti alla porta della stanza ad aspettare Cheryl da ben dieci minuti, ma lei non ha intenzione di muoversi. Sbuffo, con le braccia incrociate al petto e rivolgo lo sguardo verso il soffitto, cercando di non urlare.

Io, al contrario di Cheryl, sono una di quelle persona che odia arrivare in ritardo e soprattutto che odia aspettare. Sono due delle cose che odio di più e sono le qualità che contraddistinguono la mia amica.

"Un minuto!" grida di rimando, anche se siamo a pochissima distanza vista la grandezza della stanza.
Un minuto, certo. Poi diventano altri dieci.

"Avanti Cheryl!" Alzo gli occhi al cielo. "A Brett piaci comunque."

"Sta zitta, Allie!" Grida ancora, correndo verso di me. "Sono pronta."

Questa volta è pronta davvero ed è uno schianto. Indossa una gonna di jeans a vita alta che fascia alla perfezione il suo fisico snello ed un top bianco aderente.

"Brett morirà!" Esclamo con una smorfia maliziosa, cercando di infastidirla.

"Anche Jay, sei stupenda."

"Ehi, non è un appuntamento fra me e Jay." Rispondo stizzita, spostando i capelli da un lato. "Siamo amici."

"Sì, certo." Sbuffa. "Dite tutti così."

Non rispondo alle sue idiozie ed usciamo dalla stanza in tutta fretta, per dirigerci dai ragazzi che ci stanno aspettando da quasi mezz'ora fuori dal campus.

"Ce ne avete messo di tempo!" Borbotta Jay, alzando gli occhi al cielo, appena ci vede arrivare. Jay ha un non so che di affascinante, nonostante oggi indossi semplicemente dei jeans ed una t-shirt bianca.

Cheryl intanto si è fiondata da Brett e non sta calcolando più nessuno.
Perfetto, sono già stata abbandonata dalla mia migliore amica.

"La colpa è di quella lì." Affermo, indicando Cheryl con la mano.

Ci dirigiamo verso la macchina di Brett, che si trova parcheggiata proprio davanti al dormitorio ed ovviamente Cheryl si siede davanti accanto a Brett ed io e Jay siamo costretti a sederci dietro, con tanto di lamentele da parte del cosiddetto ragazzo.

Appena partiamo in radio parte Shape of you di Ed Sheeran, la canzone preferita mia e di Cher. Così iniziamo a cantarla a squarciagola, nonostante le continue occhiatacce che ricevo da Jay e le risate dell'altro ragazzo.

"Avanti, divertiti!" Lo incito, per cercare di togliere quell'espressione da cane bastonato dal suo viso. Sembra sempre così impostato, come se avesse paura di mostrarsi per quello che realmente è.

"Non sperarci neanche, Allie." Mi risponde Brett sconsolato. "Jay non fa queste cose."

Decido di lasciar perdere e riinizio a canticchiare la canzone insieme a Cheryl che non ha mai smesso di farlo. Sembra non essersi neanche accorta della brevissima conversazione mia e del ragazzo accanto a sé.

All'improvviso fra le nostre voci se ne aggiunge un'altra, quella di Jay. Ed è praticamente una delle ultime cose che mi sarei aspettata di sentire in questo momento, così mi volto verso di lui e lo guardo sconvolta, con la bocca semiaperta.

Brett lo osserva con la mia stessa espressione, attraverso lo specchietto, mentre Cheryl continua a cantare imperterrita.
La mia amica è andata e nemmeno il migliore psicologo del mondo potrebbe aiutarla.