52. NATALE È QUI

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ALLIE

Suono il campanello di casa mia, e attendo che qualche membro della mia famiglia venga ad aprirmi.

Jay è accanto a me e sta letteralmente morendo di paura. Non fa altro che toccarsi i capelli, e asciugarsi le mani sudate sui jeans.

Afferro la sua mano e gli rivolgo un sorriso rassicurante.

"Non sono così male, stai tranquillo."

"Non è quello che mi preoccupa." Dice in un sussurro quasi impercettibile. "Ho paura di non piacergli."

Sbarro gli occhi per la sua affermazione. "È impossibile." Dico. "I miei genitori ti adorano già, e sicuramente anche il resto dei miei parenti ti adoreranno."

Sta per rispondere, quando la porta si spalanca, rivelando la figura di mia madre con indosso un grembiule rosso natalizio.

"Oh, eccovi!" Esclama, indicandoci con il cucchiaio di legno.

Mi avvicino a lei e la stringo in un abbraccio. "Buon natale." Sussurro sui suoi capelli.

"Buon natale tesoro."

Mi separo dall'abbraccio e neanche un secondo dopo la ritrovo appiccicata a Jay come un polipo. Lo sta stritolando in un abbraccio, che sta durando anche troppo, per i miei gusti.

"Mamma, vuoi ucciderlo?" Alzo gli occhi al cielo, e finalmente lo lascia andare.

Ci fa cenno di entrare e i miei parenti sono tutti lì. Compresa mia nonna Rose, che appena ci vede fa uno strilletto e ci raggiunge gioiosa.

"Finalmente!" Esclama. "Non vedevo l'ora di conoscere il ragazzo della mia nipotina preferita."

"Sono... sono la tua unica nipote, nonna."

"Per questo sei la mia preferita." Ridacchia, prima di avvicinarsi a Jay e scrutarlo per bene. "Sono Rose."

"Jay, molto piacere!" Esclama il mio ragazzo, abbastanza intimorito dall'esuberanza di mia nonna.

Jay avvicina la sua mano per stringerla a quella di mia nonna, ma lei si butta letteralmente fra le sue braccia, stringendolo in un abbraccio.

Poi si avvicina a me e mi stringe fino a stritolarmi. "Quanto mi sei mancata!" Esclama.

"Anche tu, nonna"

Avvicina il viso al mio orecchio e sussurra: "È un gran pezzo di manzo."

Non riesco più a trattenermi e scoppio in una risata. "Nonna!"

Dopo quest'assurda conversazione con mia nonna, presento a Jay il resto della mia famiglia. Mio zio Michael, il fratello di mio padre, che si limita a rivolgere un'occhiataccia a Jay come avvertimento, e poi gli stringe la mano talmente forte che mi sembrava di sentire le sue ossa spezzarsi. Poi è il turno di mio zio Adam, il fratello di mia madre, che accoglie Jay con un bel sorriso ed una stretta di mano amichevole. Nessuno dei miei due zii ha una compagna, e soprattutto non hanno figli, quindi non ho neanche un cugino. Per questo i miei zii mi vedono come loro figlia, e mi vogliono molto bene. Inoltre sono sempre stati molto protettivi nei miei confronti.

"Papà!" Esclamo, quando vedo mio padre intento ad apparecchiare il tavolo per il pranzo.

Mi avvicino a lui e lo stringo in un abbraccio, che lui ricambia volentieri.
Subito dopo si avvicina a Jay e iniziano la loro animata conversazione sullo sport.
Così decido di andare in cucina a dare una mano a mia madre.

Mentre porto i piatti pieni di cibo in sala da pranzo, Jay mi rivolge occhiate furtive, che ovviamente mi fanno arrossire violentemente. Mia nonna continua a mettermi in imbarazzo con i suoi commenti e quasi vorrei sotterrarmi.

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