12 | for him

13.5K 789 238
                                    

"Sofia Kylie Hall Roux." prorompe mia madre usando non solo il mio secondo nome, ma anche il suo cognome. Scendo dal corpo muscoloso e caldo di Dean, che è imbarazzato quanto me.

"So che hai una vita sessuale attiva, ma farlo sotto il mio tetto, in bella vista, non mi sta proprio bene, signorina." mi fa la predica appoggiando per terra la borsa per togliersi senza alcun intralcio il giubbino. La rassicuro affermando che non stavamo facendo nulla di sporco, ma lei non si lascia persuadere. Come se non bastasse, l'idiota accanto a me si immischia nella conversazione nei peggiori dei modi, ossia dicendo:"Sono Dean Hill."

"Non te l'ha chiesto e non è il momento, razza di coglione." lo ammonisco, ma neanche lui molla facilmente. Tre persone cocciute in casa, che gioia.

"Sì, ma è importante sapere il nome di chi si ha davanti."

"Mica so il nome dei morti di figa che si fermano davanti a me!"

"Okay, ma secondo me è educazione presentarsi comunque." rimane fedele alla sua idea e avrei continuato questo piccolo battibecco se mia madre non avesse catturato di nuovo la nostra attenzione con un:"Avete finito?"

"Mamma, comunque stasera resta a dormire da noi sua sorella." la informo ricordandomi solo ora che non le ho nemmeno domandato il permesso. Spero solo che non si incazzi ancora. Da quando Cheche ha dormito qui, mia madre ha iniziato ad odiarla come io odio i cetrioli. L'ha persino accusata di avermi mandata sulla brutta strada, influenzandomi sul modo di vestire e di parlare. Rammento perfettamente le sue parole: sembri una prostituta e una scaricatrice di porto al contempo. Poi però alla mia età, lei indossava le minigonne e le canotte scollate e si comportava peggio della sottoscritta, quindi, è l'ultima persona che può dirmi su.

"E chi sarebbe? Karrueche?"

Scoppio a ridere per la forza e il disgusto messi nel pronunciare il nome della mia migliore amica, ma più che altro perché pensi che loro due siano imparentati.

"Mamma, seriamente? Ti sembrano fratelli?"

"Allora chi?"

E puntuale come la morte, spunta Zoe vestita tutta attillata e scende le scale, facendo oscillare la sua chioma castana. Manca solo l'effetto rallentatore e sembrerebbe una di quelle ragazze nelle pubblicità della Pantene.

"Lei è Zoe, mamma. Zoe, lei è mia madre, Andrea." le presento entrambe, una volta che miss sono bella solo io si è unita a noi.

"Piacere di conoscerla, signora. La sua casa è davvero..." smorza un sorriso, "ha un non so che... La sua casa è accettabile." conclude sorprendendomi notevolmente. Credevo non avesse neanche un briciolo di gentilezza.

"La ringrazio per ospitarmi per questa settimana." prosegue e io serro gli occhi. Ha appena detto una settimana? Ma che va blaterando?
Mi contengo, anche se le mani mi formicolano. Una settimana? Come cavolo sarei sopravvissuta con una del genere?

"Una settimana? Ah, ehm, sì. Tranquilla, fai come se fossi a casa tua." improvvisa l'altra mentre io e Dean restiamo muti a scambiarci sguardi confusi, ché eravamo ambedue convinti stesse qui solo per questa notte.

"Impossibile, ma ci proverò." ed ecco che mostra i suoi veri colori, "Comunque mangio di tutto, stia tranquilla." le comunica ritornando al piano superiore.

"Ah, okay. Rimani a cena qui anche tu, Di?" annuisce l'altra e poi si rivolge a Dean che ritorna alla realtà dopo aver scosso la testa.

"Dean, signora Roux." ribadisce e poi declina l'invito affermando che gli sarebbe piaciuto, ma che deve andare a lavorare alle sei.

"Fai il cameriere? Alternanza scuola-lavoro?"

"No no, ho terminato gli studi. Sono un agente di polizia."

"Wow, quindi hai conosciuto mia figlia quando è stata arrestata?" piega le labbra in un sorriso, ma non uno qualsiasi, bensì uno malvagio e io capisco immediatamente che da lì a poco, lo avrebbe messo in difficoltà. Lo aveva fatto anche con Naìm quando è venuto per la prima volta. Da quel giorno, non è più tornato, nemmeno quando eravamo una coppia.

"Esattamente."

"E adesso te ne approfitti perché è giovane, stupida e bella?"

Grazie mamma per avermi definita stupida. Grazie davvero, lo apprezzo.

"Cosa? No, signora." si gratta la nuca, vergognandosi e cercando un aiuto da parte mia, ché ha compreso anche lui che lo avrebbe messo a disagio con le seguenti domande.

"La convinci ad ospitare tua sorella e ti insinui tra le sue gambe in casa mia?" lo addita e io mi sto impegnando moltissimo per non far udire la mia piccola risata.

"Non provo nulla per sua figlia, le giuro. Trovo che sia snervante e capricciosa." replica e non mi offendo nemmeno, so di esserlo e non cambierei questa mia caratteristica per nessuno al mondo.

"Quindi pensi che mia figlia non sia alla tua altezza?" chiude gli occhi in due fessure e giurerei di aver visto Dean sudare freddo.

"Okay, mamma, ti sei divertita abbastanza a torturarlo. Ora però deve andarsene."

"Aspetta che ti apro la porta." si offre, spostandosi di lato per fargli spazio.

"Ehm... okay, grazie."

Mi fa cenno con il capo per salutarmi e poco prima che varchi la soglia, mia madre lo ferma.

"La foto di mia figlia."

"Oddio, è vero, tenga e scusi per il disturbo."

"Ment-..." interrompo mia madre sul nascere chiudendo la porta in faccia a Dean, consapevole che avrebbe chiesto a questo se si stesse scusando per il disturbo mentale. Non ha importanza se quella stessa mattina avessimo litigato, a lei passa subito e prova sempre a non perdere l'ultimo briciolo rimasto in me che le ricorda i bei tempi. È una santa da questa prospettiva.

"Sei stata crudele."

"Ti devo difendere." ripete la solita proposizione, riciclandola per ogni qualvolta che si imbatte in un mio nuovo amico.

"È un pervertito."

"Non è vero."

"Ho visto cosa stavate facendo, eh."

"Cristo Santo! Io mi arrendo."

"Perché sai che ho ragione."

"Vado in camera." le volto le spalle, volendo porre fine a quell'umiliante dialogo.

"Zoe è simpatica, molto meglio di Karrueche."

"Non la conosci nemmeno." puntualizzo, proteggendo la mia cosiddetta « partner in crime » e « compagna di bevute ». Insomma, è la mia più uno. Senza di lei non farei niente.

"Sa che la prima impressione è importante e lei si è sforzata ad essere carina. Karrueche era ubriaca quando è venuta qui."

"Zoe è peggio di Cheche." tento ancora di convincerla, ma la testardaggine è di famiglia, quindi, sto sprecando solo saliva.

"Non ti sta simpatica, Sofia?"

"Si nota tanto?"

"E perché dormirà qui per sette notti?"

"Problemi familiari."

"Non ha amiche?"

"Sì, ma..." provo a dire, ma mi impedisce – come sua abitudine – di spiegarle il tutto:"Ho afferrato: c'entra Dean. Lo stai facendo per lui."

"No!"

"Sì, certo. E a me piace Karrueche."

N/A
È la quarta volta che provo a pubblicare questo capitolo, spero vivamente che questa sia quella buona.

Domani c'è il rientro; siete pronte? Con che materia incominciate? Chi vuole andarsene alle Maldive con me?

EighteenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora