Attendo Dean come mi ha esplicitamente ordinato e nel frattempo canto a squarciagola tutte le canzoni che vengono trasmesse alla radio, fino a non avere più saliva. Essendomi poi stancata di fingere di avere una voce da usignolo, incomincio a pormi domande sulla mia vita: e se anche Matthew fosse fidanzato? Perché Dean non mi ha detto subito di essere occupato? Perché ho litigato con Naìm? Quanto sono sexy da uno a dieci?
E come sempre, l'unica risposta che ho tra le mani è quella per l'ultimo quesito. Scocciata, mi tolgo la cintura di sicurezza e vado a suonare al campanello della stronza che mi ha preceduta. Se solo fossi finita in prigione tempo fa!
La porta si spalanca, facendo intravedere una ragazza alta, formosa, sorridente e stupenda. Cazzo, spero che sia la domestica."Posso aiutarti?" chiede premurosa e con un cipiglio preoccupato, dovuto sicuramente dal mio aspetto trasandato.
"Ehm..." e adesso che diavolo mi invento? "hai delle salviette struccanti?"
Annuisce e mi invita ad entrare. Ma sei scema? Fai entrare chiunque? E se fossi una ladra?, penso, ma mi azzittisco, incantata dall'arredamento moderno. Ha una miriade di foto incorniciate appese che percorre tutta la parete. Esse ritraggono lei e Dean, e oserei dire che apparentemente sembrano una coppia felice. Quella che spero ancora che sia la domestica o la governante nonostante sia chiaro che è la ragazza del mio spogliarellista, ritorna porgendomi quel che ho richiesto.
"Ti è successo qualcosa? Qualcuno ti ha picchiata? Ti ha fatto male?" domanda e io nego col capo. Nel momento in cui sto per spiegare che è solo un po' di trucco sbavato, ad aggregarsi a noi è Dean, che serra gli occhi nel vedermi parlare con questa.
"Dean, credo che sia stata aggredita." esita, "Stai tranquilla, il mio... amico è un poliziotto."
Ho sentito bene? Ha usato la parola amico? Sorrido perfidamente dentro di me, mentre rivolgo in un secondo un'espressione falsamente dispiaciuta all'agente Hill.
"Non mi hanno picchiata né stuprata, tranquilla signora."
"Ah, per fortuna. Allora cosa ti è successo?" ficca ancora il naso nei miei affari. Ho sudato dagli occhi, vorrei rispondere ironicamente. Immagino che non spicchi per l'intelligenza, ma per fortuna ha le tette e un viso carino, due caratteristiche fondamentali per un uomo.
Mento, affermando che il mio immaginario partner abbia troncato la nostra relazione e lei, mandando Dean in una stanza, mi porta nel soggiorno. Oh, no, risparmiami le chiacchiere tra donne. Mi racconta che si trova nella mia medesima situazione, solo che, al contrario mio, è stata lei a rompere. Afferma che il suo ex abbia tante ottime qualità e altrettante pessime, e che, sebbene lo ami, non può stare insieme a qualcuno che non le dimostra quanto ci tiene. Seguo per filo e per segno il suo monologo e poi le comunico che devo tornare a casa e che ho capito tutto, ma la verità è che con la sua voce acuta, mi ha solo fatto desiderare di essere sorda. Mi saluta e prima che chiuda la porta, si presenta come Alexandra e io ricambio, replicando il mio nome. Quando mai ho deciso di lasciare l'auto!Dopo dieci minuti, Dean finalmente torna da me e i suoi occhi lucidi mi spingono a non prenderlo in giro per la scassa-cazzi con la quale ha sprecato otto mesi.
"Ma stai per piangere?"
"No." risponde, evitando di incrociare i miei occhi.
"A me pare proprio di sì." ribatto, costringendolo a fissarmi, dato che stiamo parlando.
"No, non ho mai pianto e non lo farò adesso a causa sua." contesta come se volesse convincere se stesso e non me. È così raro e tenero vedere un uomo in conflitto con la propria persona a causa dell'amata. Tuttavia, la mia versione stronza prevale:"Suoni tanto come la ragazzina delle fanfiction."
"Fottiti."
"Vuoi avere tu l'onore?" scherzo, ma non lo smuovo.
"Sofia, io la amo." confessa serio e io perdo due battiti sia perché mi ha chiamata con il mio nome esatto per la prima volta, che per il suo coraggio nell'affermare un sentimento così forte. Prendo un respiro profondo e mettendo in pausa la vera me, cerco di fare l'amica buona, consigliandogli, dopo aver cercato in quell'istante i modi per riconquistare la propria ex:"Ebbene, Dean, stai per seguire il piano che ho appena trovato su Google!"
Corruga la fronte e ridacchia:"Sei ridicola."
"Da che pulpito! Tu stavi per piangere come un poppante!" gli faccio la linguaccia, mentre leggo le parti in grassetto della pagina online, essendo troppo pigra per leggere anche il resto.
"Si vede che non ti sei mai innamorata."
"Ti sbagli, io sono innamorata di me stessa." dichiaro e riporto l'attenzione su quel che dobbiamo fare per far sì che la ventenne stupida che si è lasciata scappare un gran bel pezzo di manzo come Dean, ci ripensi: "Beh, comunque Alexandra mi ha informata della vostra storia, senza farmi il tuo nome. È fin troppo socievole, sappilo. – puntualizzo, distraendomi – Stavo dicendo... A partire da lunedì, dovrai presentarti da lei con dei fiori e dovrai trascorrere del tempo a casa sua o nel tuo appartamento. Massimo due ore, poi sloggi via."
"È incredibile. Sto per seguire davvero i consigli di una diciottenne!"
"Shh!" gli poggio l'indice sulle labbra, "Poi domenica mi dici come è andata la settimana, se ti è sembrata interessata e aperta ad avere un rapporto di amicizia, e passeremo al livello successivo."
"Non ho niente da perdere quindi va bene." accende il motore, tornando di buon umore. Bene, adesso posso irritarlo!
"Posso farti una domanda?"
"Me la faresti anche se te lo vietassi."
"Ma quindi non usi il tuo gingillo da otto mesi?" domando, rammentando che Alexandra non gliel'ha data.
N/A
Ho messo le gifs per presentare il cast nel prologo! Dateci un'occhiata. xQuesto aggiornamento è dedicato a @evaporagioia che oggi compie gli anni! Auguri, tesoro! Grazie per essere una mia lettrice 💋
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Eighteen
Teen Fiction"Hey, modello di Abercrombie and Fitch! Mi sto annoiando, parliamo o pomiciamo?" chiedo al poliziotto di guardia, il quale subito dopo rotea gli occhi al soffitto. Beh, io ci ho provato. É SOLO PER FARE RIDERE, NON FATEVI IDEE AFFRETTATE SU DI ME...