20 | walk-in closet

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Andrea grida come una forsennata e io, spaventato da quella donna, chiudo la porta della stanza a chiave

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Andrea grida come una forsennata e io, spaventato da quella donna, chiudo la porta della stanza a chiave. Sono stato addestrato a non far prevalere il panico e a resistere, ma credo che non serva a nulla quando si ha a che fare con un assalto materno o paterno. Non importa quanti complimenti si facciano, se stai sul cazzo ad un genitore, la tua situazione non varierà più.

Sofia si muove freneticamente: nasconde la lavagna sotto il letto, apre la finestra e soppesa l'idea di saltare o meno. Non ha neppure un albero piantato con il quale possiamo aiutarci!
La odo bisbigliare che é troppo pericoloso buttarsi, perché rischierebbe di sbucciarsi le ginocchia o, peggio ancora, di graffiarsi il viso perfetto. Non mi sorprendo nemmeno più del suo alto livello di autostima.

Ad un tratto, il battere del pugno di Andrea, ci fa sussultare e la mora qui presente, non avendo trovato alcuna soluzione, sceglie di rischiare, nascondendoci entrambi nella piccola cabina armadio, dove i vestiti rosa di mia sorella formano una montagna. Ci mettiamo sotto insieme e nel momento in cui provo a pronunciare parola, mi tappa la bocca con il palmo, rendendomi più complicato la respirazione. La scanso via, ma quando capisco che il diavolo é riuscito ad entrare sebbene avessi bloccato la serratura, mi ammutolisco e ritorno sotto gli indumenti.

"Scappata per l'ennesima volta." dice inviperita ma affranta allo stesso tempo. Non comprendo affatto il ché dell'atteggiamento di Sofia. Okay, sua madre é severa, ma é sempre meglio di una che non si cura del proprio figlio sin dai suoi sei anni.

Quando si allontana, la ragazza sdraiata accanto a me, sbuca fuori soddisfatta per averla fatta franca e ci mettiamo entrambi seduti, appoggiando le schiene sul comò.

"Bene, mia madre non ti ha castrato quindi puoi andare." afferma e stranamente non ne sento la necessità, anzi, voglio rimanere per convincerla a non stressare sua madre così.

"Non dovevamo parlare del piano Dean-osauro meets the wood?" provo a strapparle un sorriso ammiccando al piano accennato prima e miracolosamente ci riesco.

"Sai giá cosa fare." solleva le spalle disinteressata, desiderando che la lasci sola.

"Sì, ma..." comincio, senza sapere come continuare e lei sogghignando chiede:"Oh mio Dio, Dean! Non vorrai mica passare  ancora del tempo con me?"

"Non illuderti, scrofetta." le strizzo un occhio e rido al ricordo di quella notte in cella quando ha fallito nel tentativo di farmelo.

"E allora perché vuoi rimanere?" domanda perplessa addolcendo la sua espressione che torna tesa alla mia risposta:"Perché non ho niente da fare."

"Ho capito dove vuoi andare a parare!" esclama e, impedendomi di ribattere per precisare che si sbaglia, dichiara:"Non sono una puttana, mi dispiace."

"Credi davvero che abbia bisogno di una puttana per i miei appetiti sessuali?" domando retorico.

"Cosa? No... per niente. Tu un cliente? Ma per favore, tu sei il pappone." sorride e mi risulta difficile non ammettere che sia simpatica e che le sue battute infime, nonostante siano rivolte a me, facciano ridere.

"Perché non sei come le altre ragazze?!" mi dispero falsamente e lei non aspetta un secondo di più per ribadire le sue qualità.

"Perché io sono fantastica."

"Non ti smentisci mai."

"Lo so. Comunque te ne vai?" chiede di nuovo e non é da lei cacciarmi in questo modo. Insomma, sino ad ora fare beffe di me é il suo hobby preferito.

"Solo ad una condizione."

"No, assolutamente no. O te ne vai o ti trascino dalle palle fino all'uscita." minaccia mantenendo tuttavia una tranquillità assurda.

"E che cazzo! Tu mi imponi sempre delle condizioni!" obietto frustrato da questa ingiustizia.

"É la vita."

"E se chiamassi Matthew per l'appuntamento, potrei restare?" propongo lanciandole uno sguardo di intesa e lei chiude gli occhi in due fessure, ordinandomi di proseguire, avendo catturato la sua attenzione.

"Ti chiamerò col tuo nome." aggiungo anche se non lo farò mai, dal momento che é la mia unica arma per irritarla.

"Accetto. Adesso chiamalo e metti il vivavoce." mi stringe la mano. Abbranco il mio cellulare e, dopo aver trovato il contatto del mio migliore amico, avvio la richiesta di chiamata e imposto subito l'opzione vivavoce.

"Pronto?"

"Matt, che ne pensi della ragazzina?" vado dritto al sodo, ma la gomitata della stronza, mi costringe a correggermi:"Voglio dire di Sofia."

"Ciao, sto bene, grazie." scherza, "Comunque é simpatica e scopabile, perché? É interessata a me?"

Sofia arrossisce, appoggiando la testa sulla mia spalla e abbassando lo sguardo per nascondersi.

"Sì..." rispondo, ma quando mi pizzica il bicipite, riformulo la frase:"Voglio dire no, no. Ha solo bisogno di un cazzo." e stavolta mi molla un pugno, "Voglio dire é una santa vergine che potrebbe essere interessata alla tua liana." improvviso spintonandola lontano da me per evitare che mi colpisca una quarta volta.

"Sei strano, sai?" pone Matthew e mentre lotto contro Sofia e mentre ci scambiamo smorfie incomprensibili, dico:"Invitala ad uscire, dai."

"Facevi senza dirmelo, l'avrei fatto comunque in questi giorni."

"E perché scusa?"

"Perché spero prenda alla mia liana."

"Ha una lingua talmente tagliente che secondo me te lo morderà." contesto e Sofia afferra letteralmente il mio amico assieme agli altri due, "Voglio dire: é inesperta, quindi vacci piano e non insinuarti subito tra le sue gambe. Dopo ti invio il suo numero. Ora vado, ciao." riattacco con il timore che la ragazza manesca sia in grado seriamente di staccarmelo. La supplico di smetterla e molla la presa, permettendomi di respirare regolarmente.

"Era proprio necessario?" domando riferendomi ai suoi attacchi violenti improvvisi.

"Hai sentito quel che hai detto su di me?"

"Ti ho solamente descritta!"

"Lo so, ma devo comunque fare buona impressione." si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, "Solitamente rovino le cose dopo avergli svuotato il portafoglio."

"E per quanto riguarda i testicoli?"

N/A
non sono morta, giuro.
scusatemi per il ritardo, ma non riuscivo proprio a trovare il tempo per scrivere.
siamo quinti in classifica comunque, ma ci credete? siete pazzeschi!💋

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