60 | epilogue

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30 Luglio 2026 ore 04:42 PMMalaga, Spagna

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30 Luglio 2026
ore 04:42 PM
Malaga, Spagna

Per la famiglia si scalano monti, si attraversa l'inferno e si fanno sacrifici, ma essa include sia coloro che hanno il tuo stesso sangue che le persone che ti hanno dato tanto amore indipendentemente dall'assenza di legami genetici. Quindi, quando si dice che la famiglia vada prima di tutto, perché nessuno si sofferma sulla difficoltà di scegliere quale? La risposta solitamente è automatica e inconfutabile, cioè coloro che ti hanno dato la vita, ma perché io sento di aver preso la decisione sbagliata a distanza di otto anni dalla mia partenza?
E questa insopportabile e asfissiante sensazione che mi pesa sul petto, ha addirittura limitato la mia disponibilità e volontà di goduria dei momenti insieme ai miei genitori. Non sono stata in grado di assaporare e di essere grata alla nuova casa in cui abitiamo, alla nuova amorevole atmosfera attorno a me e in poche parole alla vita tanto nuova quanto falsa ed errata che abbiamo costruito qui a Malaga in Spagna. Nonostante ciò, sono felice di vedere i miei genitori nuovamente uniti. Inoltre ho mantenuto i contatti con Cheche e persi invece quelli con Naìm, che non approva neanche ora la mia fuga. L'unica mia salvezza dunque è la mia migliore amica che, sebbene siamo distanti l'una dall'altra, riesce a colmare il vuoto che c'è in me con la sua voglia di vivere. All'inizio si è arrabbiata – come è giusto che sia – per essere scappata senza chiamarla e informarla, ma poi ha parlato con i miei e ha compreso tutta la situazione. Sono infatti quattro estati consecutivi che trascorre due settimane di vacanza da me e anche quest'anno aggiungerà un po' di pepe alle mie giornate.
La sto aspettando all'aeroporto, elettrizzata all'idea di vedere qualcuno che parli la mia lingua e che non mi stia sul cazzo a pelle. Mi ha anticipato di aver portato altre persone con sé e ammetto di sperare di vedere tra di loro l'unico uomo che è stato capace di farmi battere forte il cuore. Quando scorgo la nicchia avvicinarsi, riconosco soltanto Cheche e Naìm, ma la presenza di quest'ultimo basta a sorprendermi e a farmi gridare e piangere di gioia. Non mi preoccupo neppure di presentarmi agli altri due ragazzi che corro e salto in braccio al mio ex migliore amico.

"Non mi hai mai accolta così, figlia di puttana che non sei altro" si ingelosisce Cheche con il bikini e una maglietta-abito bucherellata bianca già addosso, pronta per andare in spiaggia.

"Questo fa capire a tutti noi che io sia l'amico migliore tra noi due" si vanta Naìm senza smettere di abbracciarmi caldamente come se l'ultima volta che ci siamo parlati non sia stato due anni fa. Cominciano a battibeccare e allora io mi avvicino ai miei ospiti sconosciuti, notando sin da subito la quantità innumerevole di valigie che hanno con sé. Dinanzi a loro però mi rendo conto che almeno uno lo conosco e mai e poi mai avrei creduto di rivedere quelle iridi marroni che mi hanno sempre fatto tanto ribrezzo.

"Tu devi essere la fantastica Sofia! Io sono Zaccaria e lui è Matthew" si fa avanti quello minuto e riccio con un sorriso amichevole mentre l'altro si limita ad uno sguardo colmo di speranza per un motivo a me ignoto. La vecchia me si sarebbe spinta ad una sfida o ad un "che cazzo mi guardi?", ma sorvolo sul fatto che sappia già chi sia e parlo dei bagagli.

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