56 | as friends

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Sono quattro giorni esatti che evito Dean, ritenendo stupidamente che in questo modo il mio sentimento nei suoi confronti possa mutare. E sono quattro giorni esatti che rifletto sulla questione complessa e incomprensibile di mio padre. Non ho il coraggio di discuterne con mia madre, indipendentemente dal fatto che lo sappia già o meno.
Casa mia è tornata ad essere tutto fuorché quello: un ammasso di mobili e due morte viventi che ci abitano.

"Celeste ci ha invitate al suo matrimonio questo sabato" mi informa, quando abbiamo finito di mangiare e abbiamo iniziato a lavare e asciugare insieme le stoviglie. "Ci andiamo?"

"Non mi va" affermo con nonchalance e sebbene sappia che l'uomo con cui mi sento è il figlio della sposa dall'invito a cena tra loro due durante il nostro primo appuntamento, non riesco a dirle che non ci voglio andare per non rischiare di vederlo. Tuttavia, lei lo deduce.

"Avete litigato tu e Dean?" domanda con ancora quel pizzico di disapprovazione. Non le piace proprio la differenza di età tra noi due, ma finge di sopportarlo per me, il che è dolce.

"No..."

"E qual è il problema allora?" insiste e avrei anche altri motivi da elencarle, come per esempio lo stress nel trovare e scegliere l'abito elegante e giusto, che non mi faccia grassa, più bassa del normale, piatta e altro. Ma, non so per quale motivo, le dico della cazzata da lui compiuta.

"Mamma, si è tatuato la mia iniziale sull'anulare come promessa di non abbandonarmi mai" mi copro il viso con ambedue le mani, ancora incredula dal suo livello di stupidità. So che non andremo lontano, me lo sento perché mi conosco, ma sotto sotto ci spero, ché io lo amo davvero.

"Quindi? È una cosa carina" prova a persuadermi, ma ne sono consapevole. Il problema è il significato che cela!

"Non ti piace?"

"Sì, mi piace, ma è troppo" sottolineo e non ci sto dando troppo peso. Ritengo che qualsiasi ragazza al mio posto reagirebbe alla stessa maniera.

"Ti sei innamorata, non è vero?" prosegue con le domande, cogliendomi però alla sprovvista con questa. È così palese?
"Quando io e tuo padre avevamo la tua età, litigavamo di continuo. Ci odiavamo e ci amavamo al medesimo tempo. Quando si innamorò di me, mi evitò, proprio come stai facendo tu con Dean, e io ci rimasi malissimo. So benissimo cosa si prova, quindi, chiamalo e diglielo. Sono più che sicura che ricambierà."

"E se non dovesse farlo?" controbatto, analizzando già i possibili e terribili esiti. Ad un tratto però, qualcuno suona alla porta interrompendoci e, in seguito ad un brevissimo bisticcio con mia madre nel decidere chi debba andare, mi ritrovo costretta a scendere dal ripiano dell'isola su cui ero comodamente seduta e a vedere chi a quest'ora rompe le scatole.

"Hey, Svetlana!" dice allegro e a tratti timido Dean sullo zerbino, ma quando realizzo di averlo di fronte, gli chiudo la porta in faccia. Novantasei ore non sono bastate a farmelo dimenticare, ché alla sua vista il mio cuore pare aver iniziato a battere così forte per uscire dalla gabbia toracica e fondersi con il suo, in stile Teen Wolf nell'ultima stagione.
Bussa e, come una bambina di cinque anni, corro in camera mia, rifiutandomi di affrontare oggi l'argomento « mi sono rincoglionita ».

Dopo pochi secondi però, Dean-osauro viene accolto dalla donna che mi ha messa sfortunatamente al mondo, e si indirizza col permesso di quest'ultima da me. In un battibaleno allora, ci ritroviamo in quella iconica scena di Frozen, dove Anna prova a comunicare con Elsa, nonostante la parete che le divide.

"Sebastiana, posso sapere che ti prende?" chiede, ma non ottenendo alcuna risposta dalla sottoscritta, continua dicendo:"Non mi parli da quattro giorni. Ho fatto qualcosa di sbagliato?"

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