33 | break up

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In stile James Bond, ci atteniamo al piano escogitato non appena abbiamo parcheggiato l'auto davanti alla villa di Celeste. Ovviamente Dean ha le chiavi quindi non so in che modo si possano sentire trasgressivi o comunque sentire l'adrenalina nel compiere qualcosa di illegale. Sono la più giovane tra i presenti eppure sembra che sia io quella che ne capisca di più. A passo felino, ci introduciamo all'interno della dimora in cui è cresciuto lo stronzo, che ho attualmente dietro, con il suo fiato sul collo.

"Potresti smetterla di respirare così vicino a me?" bisbiglio scocciata e lui mi spintona in avanti per i fianchi. Avere il ciclo e non essere in buoni rapporti con lui attualmente, non aiuta affatto; infatti ricambio come una bambina infantile.

"Ma che fai?" viene in mio soccorso Matthew, che prende il suo posto, facendolo sbuffare. Percorrendo numerosi corridoi, giungiamo finalmente alla famigerata vasca interna, dove Dean ci presta dei costumi: a me dà specificatamente un costume intero mentre alla sua ragazza uno da due pezzi che le copre poco e niente.

"Io non mi posso aggregare, ho il ciclo." li informo, sebbene uno in particolare ne sia già a conoscenza. Chissà che ha combinato con il divano!

"Ma no, dai..." esclama triste Matthew che parrebbe avere grosse aspettative da quel bagno.

"Non hai un assorbente interno?" domanda sfacciatamente Alex, che è già in acqua. Provo a risponderle, ma le parole sussurrate dalla persona che non mi sta di questa grande simpatia al momento, me lo impediscono.

"Ha tutt'altro dentro la vagina."

"Scusami?" chiedo indignata e ancora più confusa da questa sua stizza incomprensibile. Tuttavia, si immischia il ragazzo dai capelli corvini, che mi suggerisce di non ascoltarlo. Roteo gli occhi e decido di dargli retta, focalizzandomi su di noi.

"Ti faccio compagnia qui sul bordo piscina!" dichiara con un sorrisone che mi fa tornare di buon umore. Noto che anche Alex sta cercando di distrarre il suo fidanzato, il quale però non smette di mandarmi occhiatacce assurde.

"Il costume mettitelo comunque." ghigno e, puntuale come la morte e la signora rossa, Dean mi giudica.

"Patetica."

"Posso sapere qual è il tuo cazzo di problema, Dean?" sbotto spazientita.

"Sei tu!"

"E che cosa ho fatto? Illuminami, e no, non dirmi che sono una ragazzina dalla vita di merda che flirta con ogni essere umano, perché i-..."

"Abbassa la voce, scema." mi interrompe rimproverandomi e mi viene naturale abbrancare una ciabatta rosa, appartenente a Barbie ribattezzata Zoe, per lanciargliela in testa. Non se lo aspettava minimamente, motivo per cui non riesce a schivarla. A quel punto, la situazione degenera e mi trascina dentro la vasca con sé, indolente delle mie mestruazioni e del fatto che non indossi nemmeno il costume. Ingoio parecchia acqua e quando riemergo, mi affretto ad uscirne.

"Okay, calmatevi ragazzi!" gridano i due fratelli che hanno assistito e non hanno potuto arrestarci. Alexandra si offre volontaria per accompagnarmi in bagno prima che incominci a sgocciolare sangue sul pavimento, mentre l'altro rimane con la testa di cazzo. Mi aggiusto e, impiegandoci un bel po' a causa dell'infinita e inutile ricerca di un assorbente che non fosse un tampone nei cassetti del bagno di Zoe, mi vesto con i vestiti di questa; presi in prestito in segreto, ovviamente.
Pronta nonostante il rosa accecante che ho addosso, raggiungo Alex che mi attende in corridoio appoggiata con la schiena alla parete. Al vedermi arrivare sorride e mi invita a fare due passi.

"So cosa hai fatto." prende lei l'iniziativa e alle sue parole mi sale un'ansia indescrivibile.

"Hai aiutato Dean a riconquistarmi. Perché non mi hai detto di conoscerlo quando sei venuta da me?"

"Mi pareva irrilevante."

"Sai che mi parla sempre di te? Credo che non faccia altro. Se prima si concentrava solo sul lavoro, adesso lo fa con te e non so se sentirmi minacciata o meno." ridacchia amaramente e sapere queste cose crea solo un'immensa confusione nella mia testa. Dean è più incomprensibile di me.

"Siamo solo buoni amici io e lui. Al momento ho voglia di staccargli le palle per giocare a flipper, ma siamo buoni amici." ribadisco non totalmente convinta.

"Perché avete litigato?"

"Eh, te lo direi se lo sapessi."

"Capisco." non mi crede, "E con mio fratello come va? Insomma, non è un problema per te la differenza di età?"

"È davvero dolce e gentile, ed è proprio ciò di cui ho bisogno adesso."

"È strano quando è con te, ma lo dico in senso positivo." puntualizza e insieme ritorniamo dalla testa bacata e dall'altro, che becchiamo a parlare di noi sulle sdraio. Ci fanno entrambi posto e Dean, palesemente obbligato dal suo migliore amico, si rivolge a me dicendo:"Scusami per il mio atteggiamento. Tregua?"

Accetterei volentieri se solo fosse ciò che desidera davvero, ma il tono della sua voce è simile a quello di un uomo che viene torturato.

"Pare che ti abbiano chiuso le palle in un cassetto."

"Te l'ho detto, Matt, è una stronza." sposta la sua attenzione da me.

"Potreste comportarvi civilmente almeno per queste ultime ore? State rovinando a tutti al serata." controbatte Alexandra ormai stufa dei nostri battibecchi. Assentiamo e ci spostiamo in cucina, dove però delle voci ci ammutoliscono.

"Eh dai, Naìm, lasciala perdere!" riconosciamo l'inconfondibile voce altezzosa di Zoe e al recepire chi sia il destinatario, mi surriscaldo; che diamine ci fa lui qui? A quest'ora, poi!

"Ma sai che mi piace ancora Sofia, Zoe!" ribatte Naìm, calcando su ogni singola parola, lasciandomi allibita. Sì, me lo aveva detto già Cheche, ma udirlo direttamente da lui è tutt'altra storia.

"È una puttana. Ha persino baciato mio fratello pur sapendo che è occupato. Ah, e dormono anche insieme alcune notti." contesta con ribrezzo Zoe e non faccio nemmeno in tempo a girarmi per cercare spiegazioni da Dean, che i fratelli Daddario, in particolare modo Alexandra, impazziscono. Si sfoga sul suo ragazzo, che si comporta come se avesse difronte un mostro. Con quel sguainare sia Zoe che Naìm ci raggiungono e la prima si accorge di avere creato un casino.
Arretro di un passo, vogliosa di togliere il disturbo, ma il faccino affranto di Matthew non me lo permette.

"So che non siamo una coppia ufficiale, ma tu mi piaci Sofia. Credo che sia stato amore a prima vista con quella tua ridicola battuta." smorza un piccolo sorriso, "Posso anche metterci sopra una pietra, dato che non avrei motivo per cui essere adirato con te, ma sai, resta il fatto che faccia male."

Annuisco non sapendo cosa aggiungere, mentre dalla parte opposta alla nostra, la situazione è il contrario.

"Perché? E quando? Cazzo, dimmelo e non stare lì impalato a fissarmi!" sbraita distrutta e in collera.

"Non lo so, è successo dopo la festa, ma Alexandra, io ti amo." farfuglia disperato Dean che a quanto pare non voleva informare nessuno di ciò che è accaduto tra noi due. È per questo che è arrabbiato con me? Avrebbe anche senso.

"E allora perché l'hai baciata? Perché ci dormi assieme? Perché l'hai presentata a mio fratello se provi qualcosa per lei? Perché mi hai chiesto di tornare ad essere tua?" gli molla schiaffi sulla spalla.

"Alexandra, i-..."

"Vaffanculo!"

"È stato solo un bacio... insignificante."

Lei gli dà un'ultima occhiata e poi, abbrancando la mano del fratello, spariscono dalla nostra vista. Non so se tra me e Matt sia finita, ma la relazione tra gli altri due lo è per certo. Zoe si scusa con Dean, che la rasserena dicendo che non ha nessuna colpa, mentre Naìm avanza verso di me.

"Suppongo che abbiate sentito tutta la nostra conversazione." suppone perspicacemente e in imbarazzo, "Tanto vale dirtelo per bene: io ti a-..."

"Naìm, è l'ultima cosa che voglio sentire adesso. Davvero, non è il momento giusto." glielo vieto visto che ho già molto da digerire prima di dormire sotto le mie coperte. Mi indirizzo verso la porta d'ingresso senza comunicarlo esplicitamente e cammino sino a casa mia.

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