21 | you fancy me

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É da più di un quarto d'ora che siamo qui a chiacchierare e non so spiegare bene il perché, ma mi piace il fatto che si opponga a tutto ciò che esce dalla mia bocca; rende le nostre conversazioni più interessanti e divertenti

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É da più di un quarto d'ora che siamo qui a chiacchierare e non so spiegare bene il perché, ma mi piace il fatto che si opponga a tutto ciò che esce dalla mia bocca; rende le nostre conversazioni più interessanti e divertenti. Al momento stiamo esprimendo le nostre opinioni inerenti ai nostri gusti: lui mi sta giudicando poiché seguo un reality che a detta sua é spazzatura pura; io, invece, lo sto criticando per le maratone di serie televisive poliziesche che si fa.

"Geordie Shore é il degrado." ripete per la trentesima volta e io ribadisco che trovo divertente vedere altre persone agire come se avessero il senno sulla luna dopo una festa. Mi fanno sentire meno sola e stramba.

"Sei strana." si scosta leggermente come se avessi cominciato ad emanare puzza di merda e poi cambia discorso:"Beh, parliamo del tuo appuntamento con Matthew!"

"Cosa?" chiedo non sapendo che cosa dovremmo dire riguardo ciò. Lo osservo abbrancare in modo sbadato il cellulare, inviare il mio contatto all'amico e assottigliare gli occhi al leggere « sta scrivendo... ». Che sia interessato per davvero?
Leggiamo il grazie mandato da Matthew e dopo pochi secondi, udiamo il suono della notifica da parte del mio dispositivo.

"Che rapidità!" commento sorpresa e, sbloccando lo schermo, apro il messaggio.

"Che cosa ti ha scritto?" domanda curioso Dean, allungandosi per scorgere le parole, ma non sono quel tipo di persona che mostra le proprie chat. Lo spingo lontano, col fine di tagliarlo fuori, ma lui non si arrende e mi tira per il braccio verso di sé, strappandomi l'aggeggio dalla mano.

"Ciao piccola, sono Matthew. Ti andrebbe di uscire questo sabato sera?" sussurra concentrato e poi scoppia a ridere per un motivo che solo in seguito a cinque minuti mi viene riferito.

"Vuoi davvero uscire con lui? Ho altri amici, sai?" afferma elencandomi i nomi e i cognomi, nell'intento di persuadermi.

"Me li tengo come ripieghi, tranquillo." lo acquieto accarezzandogli il braccio.

"Ti avverto: Matt sa essere ultra possessivo dopo soli tre appuntamenti. Ah, ed é quel tipico stronzo." mi mette all'erta, ma non mi interessa onestamente, anzi, ho un debole per quel genere di uomo.

"A me piacciono gli stronzi."

"Sì, ma poi non frignare quando lo farà e ti pianterà." mi addita e non posso non pensare che incominci ad andargli a genio. Vuole stare un po' più di tempo con me e si preoccupa forse più del dovuto.

"Cazzo!" esclamo e lui mi rivolge un'espressione interrogativa.

"Ti piaccio!" insisto convinta e lui, non sopportandomi, emette un verso di lamento dal momento che ho rimesso in ballo questa questione.

"Ancora con questa storia? No, Sissy."

"E allora perché ti preoccupi?" pongo muovendo i piedi fuori e poi dentro come ero solita fare da bambina.

"Non mi preoccupo, ti ho semplicemente messa in guardia."

"Sì, perché non vuoi vedermi soffrire." puntualizzo, irritandolo maggiormente. Tant'è che cede e mi liquida con un:"Pensala come ti pare, testarda del cazzo."

"Testarda che ti piace!" persisto divertita nel vederlo impegnarsi a non scoppiare in un impeto di rabbia.

"Mi sale sempre l'istinto omicida in tua presenza, é possibile?" chiede retorico.

"Un giorno ti alzerò qualcos'altro." scherzo, ma non coglie la mia ironia e aumenta la distanza tra di noi per precauzione.

"Maniaca."

"Maniaca che ti piace." sottolineo, non volendo dargliela vinta. Mi guarda torvo a braccia conserte e se avesse addosso uno smoking, mi ricorderebbe uno di quegli uomini nei porno che fanno i giochi di ruolo.

"Hai rotto il cazzo."

"Aggiustalo allora." gli faccio l'occhiolino, ma naturalmente mi esce male, come sempre d'altronde. Non so perché continui però.

"Possiamo parlare di te e Matthew?" riporta il discorso al futuro padre dei miei figli e non riesco proprio a capacitarmi di questo suo inusuale atteggiamento.

"Ma che cosa diamine dobbiamo dire?" sbotto avvicinandomi alla sua persona e lui prontamente si protegge il pacco prendendo un paio di vestiti di sua sorella e appoggiandoli su, come a far da scudo.

"Conoscendolo ti porterà a casa sua e in un modo o nell'altro, ti ritroverai sdraiata sul suo letto. A quel punto che farai?" mi mette alla prova e annoiata, soddisfo la sua curiosità:"É comodo?"

"Credo, ma c-..."

"Beh, allora dormirei." concludo, volendo volgere l'attenzione su qualcos'altro, magari sul numero di volte che va in palestra e fa gli squats. Ha il sedere più sodo del mio, accidenti!

"E se non avessi sonno e ti chiedesse cosa vorresti che facesse per te?"

"Risponderei che voglio che mi porti al McDonald's, che mi paghi un menù e che poi mi riporti a casa." farfuglio celermente, riflettendo ora alla tipologia di esercizio che fa per i glutei; mezzi squats? Affondi?

"E se tentasse di insinuarsi, come hai detto tu, a Narnia?" mi cita e io senza rifletterci, rispondo:"Uhm... direi che ho la clamidia."

"E se non gli importasse?"

"Gli sputo in un occhio, svuoto il suo portafoglio e me ne vado." provo ancora a controllarmi, ma non so per quanto resisterò.

"E se n-..."

"E smettila! So cavarmela; non é il mio primo appuntamento e non sarebbe nemmeno il primo morto di figa che mi ritrovo tra i piedi." dò in escandescenza, ma poi mi tranquillizzo quando, accantonando il suo fondoschiena e realizzando che si sta comportando come se fosse mio padre, mi zittisce e dice dolcemente, quasi imbarazzato:"Chiamami se ti molla al ristorante o se ti dà buca."

"Come fai a negare l'evidente?"

"Quale?"

"Ti piaccio!"

"Ti soffoco con i vestiti di Zoe."

"Non credo. Non mi sfioreresti nemmeno." e lui cogliendo la mia frase come una sfida, avanza nella mia direzione con sé gli indumenti che teneva sul basso ventre e con fare minaccioso. Quando però é a pochi centimetri da me, le ante si aprono mostrando Zoe insieme a mia madre e lui, spaventato dal colpo improvviso, cade come un emerito deficiente sul mio petto... sulle mie tette.
E che cazzo!

N/A
Sono inattiva da più di una settimana e mi dispiace immensamente per avervi fatto attendere; non è da me. È cominciato da poco il secondo quadrimestre, ma sono già colma di scritti e orali. Sommati poi alla mia vita privata, non riesco a trovare né l'ispirazione né il tempo per scrivere.
Grazie per chi é rimasto.

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