Mi alzo dal letto verso le cinque e mezza del mattino, essendo ormai abituato a svegliarmi presto a causa del lavoro quando ho il turno diurno, e subito mi accorgo dell'assenza della mia amica. Che se ne sia andata a casa?
Non ci bado granché poiché se così fosse stato, non sarebbe stata la prima volta.
Mi indirizzo verso il bagno sbattendo le spalle un po' su ogni parete e, dopo essermi spogliato e aver impostato Take on me della mia playlist old but gold, entro nel box della doccia. Inizio a cantare a squarciagola, usando il getto dell'acqua come microfono e mostrando ad un pubblico inesistente i miei mirabolanti passi da ballerino. Quando però sono sul punto di mettermi lo shampoo, qualcuno irrompe non solo nella stanza, ma anche nel box gridando:"Noooo! Porca puttana, noooo!"E quel qualcuno è proprio Sofia, che con i capelli disordinati, il trucco quasi scomparso e un po' di bavetta, si bagna tutta e gesticola e farnetica qualcosa riguardo l'oggetto che ho in mano. Prova ad acchiapparlo, ma nel farlo scivola con un piede, esclamando:"Porco spino!" e avanzando velocemente tra le mie gambe. Io non esito a difendere il mio amico, coprendolo con ambedue le mani, ma quando poi fa per alzarsi, scivola di nuovo e un'altra imprecazione lascia le sua labbra; inoltre, per salvare il suo deretano da una possibile botta che le avrebbe lasciato un brutto e violaceo livido, si aggrappa a me, spingendomi allora ad aiutarla, tenendola salda per i fianchi.
Finiamo col fissarci a vicenda, sotto lo scorrere continuo dell'acqua dal getto su di noi e mi risulta alquanto complicato affermare — come mio solito — che mi irriti il suo avermi interrotto, ché lei adesso è tra le mie braccia, bagnata con la mia maglietta addosso e il suo bellissimo faccino. Neanche volendo, potrei reprimere l'eccitazione che sta crescendo in me e per tal ragione la bacio; la bacio come mai ci eravamo baciati, incrociando le nostre lingue in una danza inesistente ma pur sempre armoniosa e appassionante. La gioia presto si fa spazio, così come il bisogno di respirare, superato però da quello del contatto di Sofia. Non so con che coraggio, ma avendo ormai il torcicollo a causa della sua bassezza, la prendo in braccio, intimandole di circondarmi i fianchi con le gambe. Cosa stiamo per fare, mi chiedo mentalmente e per paura di aver corso troppo, le domando:"Sei sicura?""Di cosa?" domanda a sua volta ansimando e sputandomi in faccia l'acqua che le entra in bocca a causa sempre del getto su di noi.
"Di volerlo fare?"
"Aspetta." afferma, uscendo per poi ritornare con il suo telefono, "Flo dice che ho elevate possibilità di rimanere incinta quindi non mi sembra il caso di farlo senza protezione nella doccia."
"Chi è Flo?"
"L'applicazione delle mie mestruazioni."
"Ah."
"Sarà per la prossima volta. Buona fortuna con quella." ammicca alla mia erezione e, quando abbasso lo sguardo ad essa, noto anche che dallo shampoo, caduto durante tutto il caos di Sofia, stia fuoriuscendo un liquido differente dal normale; pertanto guardo torvo la ragazza dinanzi a me, la quale sghignazza e se ne va sgocciolante.
Grandioso! Non solo devo occuparmi della mia alzabandiera, ma dopo devo anche passare il moccio sul pavimento.
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Eighteen
Teen Fiction"Hey, modello di Abercrombie and Fitch! Mi sto annoiando, parliamo o pomiciamo?" chiedo al poliziotto di guardia, il quale subito dopo rotea gli occhi al soffitto. Beh, io ci ho provato. É SOLO PER FARE RIDERE, NON FATEVI IDEE AFFRETTATE SU DI ME...