"Blaire Justin's" mormoro incredula
Non l'ho mai vista così, il viso rosso dal pianto e completamente struccato, un semplice pantaloncino e una felpa larga, senza accessori ne altro. E' così diversa da quando la vedo a scuola.
"Come mai non sei con Madison e tua sorella? Non siete sempre insieme voi tre?" domando curiosa e lei si affretta ad asciugarsi il viso
"Non voglio mai più vederle quelle due" mormora arrabbiata
"Wow allora anche voi litigate" noto
"E' finita, non voglio più vederle. La mia migliore amica e mia sorella che complottano alle mie spalle..." sussurra con voce strozzata
"Lincoln?" Domando cauta e mi guarda sbigottita
"Lo sapevi anche tu? Oh, andiamo" ricomincia a piangere "l'unica a non saperlo ero io"
"Ma che ti aspettavi?" sussurro confusa "Madison si è fatta tutti in quella scuola, tantissime coppie si sono lasciate nei corridoi per questo" scrollo le spalle e un po' mi pento del fatto che non ho affatto tatto con le persone, e non so assolutamente consolare chi piange, i miei me lo rimproverano sempre
"Sapevo che Lincoln le dava dietro prima di fidanzarsi con me, ma credevo gli fosse passata" sospira
"Evidentemente no" scrollo le spalle e lei mi guarda male, come se stessi facendo solo peggio "mi dispiace" ammetto dispiaciuta
"Non devi" scuote la testa, si asciuga nuovamente il viso con le maniche della felpa per poi alzarsi con uno scatto, movimento che mi fa indietreggiare istintivamente, l'ultima volta che mi è stata così vicino mi ha riempita di pittura
"Dove vai?" mi acciglio
"A fare scorta di gelato, vieni con me?" propone fermamente
"Mi stai seriamente chiedendo se ho voglia di venire con te? Vuoi rapirmi? È un complotto vero?" Domando cauta
"Cosa? No!" ride leggermente"È solo che non mi va di stare da sola" sussurra quasi come se non volesse farsi sentire
"Va bebe, ma scelgo io il gusto" le punto un dito contro e lei annuisce per poi afferrare le chiavi della sua auto dal retro dei jeans"Cosa ti direbbe Madison se venisse a sapere che hai passato il sabato sera a mangiare gelato fuori ad un supermercato seduta su di un auto con Olivia Parker?" Domando divertita portandomi il cucchiaio pieno di gelato alla bocca
"Sai, essere amica di Madison significa passare le serate in discoteca a ballare, aiutarla a decidere cosa indossare, truccarla, parlare bene di lei con tutti, stare sempre un passo dietro a lei e mai, ripeto mai apparire più carine di lei. Non ricordo di aver mai parlato con lei di un mio problema, dei miei dolori e delle mie paure, in realtà noi parliamo solo di gossip, pettegolezzi scolastici e di moda, mai un discorso sensato" spiega giocando con il gelato nella sua vaschetta
"Perché le stai dietro? A quanto pare tu sei la più intelligente fra le tre" osservo
"Mia sorella e Madison sono identiche in tutto, ed essendo che io e Anita facciamo tutto insieme mi sono ritrovata in questo trio a inizio liceo" sospira "All'inizio Madison era diversa, più gentile, è stata lei ad insegnarmi a truccare, mi ha regalato quest'auto per il mio compleanno e riempie di regali sia me che mia sorella. Poi è cambiata dopo il divorzio dei suoi genitori, è più superficiale, non le frega più niente di nessuno e pensa solo ai suoi capelli" alza gli occhi al cielo
"Ti ha regalato una Porche per il tuo compleanno?" sgrano gli occhi scioccata e lei annuisce "Sapevo fosse ricca, ma Dio mio i genitori possiedono New York per caso?" domando retorica facendola ridere
"Ho paura adesso che le cose sono cambiate, io non sono come te" mi indica e la guardo accigliata "Io non sto bene da sola, ho bisogno di persone intorno a me o mi sentirò tremendamente sola" mormora con occhi lucidi
"E' scontato ma, dovresti imparare a stare bene anche da sola, o non ti apprezzerai mai completamente" ammettoBlaire mi guarda seria e io mi blocco con il gelato in bocca confusa
"Ti va di fare una pazzia...?" propone e mi acciglio
"Del tipo?" domandai corrucciata e con la bocca piena di gelato
"Voglio rovinargli la festa, di sicuro si staranno divertendo da pazzi lei e Lin in quel locale stasera, voglio una piccola rivincita. Ci sarà anche Dylan e dopo quello che ha detto di te dovresti fargliela pagare cara" ammicca
"Non mi interessa quello che dice Dylan, se ha bisogno di gonfiare il suo ego fingendo di essere stato a letto con me perchè si sente piccolo e inferiore, che faccia pure" ammetto disinvolta
"Sei troppo intelligente per essere stata a letto con Dylan, era una bugia, non è vero?" domanda e io scrollo le spalle
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In Another Life
Fanfiction"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. Ma la verità era che non ero pronta per dirlo al mondo intero, non ero pronta e di sicuro non lo sarei mai stata. Mi piaceva guardarmi allo...