35.Parker

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Superiamo il cartello verde e bianco che annuncia l'arrivo nello stato di Woodstock, abbasso la voce dello stereo lasciando che la voce di Ed Sheeran diventi come un sussurro. L'Adam di cui parlava Josh ci sta aspettando fuori il locale Woodstock Local Moon che è un po' come il nostro Coco's, si trova all'inizio della cittadina, quindi non deve mancare poi molto. Afferro la bottiglia d'acqua comprata in autogrill e mando giù una delle solite pillole blu contro i dolori.

"Stai bene?" domanda Lucas 
"Soliti dolori" scrollo le spalle mentre lui spegne il motore
"Ok, è quell'Audi bianca" indica Lucas indicando l'auto ferma davanti a noi
"Andiamo" gli faccio cenno aprendo lo sportello per poi uscire
Ci sono quattro uomini con occhiali da sole e braccia piene di tatuaggi. 
"Cosa succede stanotte?" Domanda uno dei quattro e io e Lucas ci guardiamo confusi, poi però il biondo li guarda con fare titubante 
"Ci sarà un uragano notturno alle 4 del mattino?" sembra più una domanda che un'affermazione a dire il vero

"Aspettavamo due ragazzi, non una ragazza e un bambino" esclama uno di loro indicandoci
"Chi di voi è Adam?" chiedo 
"Vai di fretta?" ridacchia l'altro con un ghigno e capisco che is tratta di lui
I ragazzi controllano la 'merce' nel baule per poi caricare tutto nella loro auto e mettere delle borse con i soldi al loro posto. Mi sento più leggera tutto d'un tratto, come se mi avessero tolto un grosso peso dal cuore, e credo che lo stesso sia anche per Lucas che sospira

"Ok, quindi noi ora togliamo il disturbo" Lucas indietreggia per primo e lo seguo 
"Che fretta c'è?" ridacchia Adam avvicinandosi a noi
E' un'uomo di circa trent'anni, con un leggero accenno i barba, gli occhi chiari e la pelle abbronzata in pieno inverno. 
"Come vi chiamate?" domanda 
"Perchè dovrei dirtelo?" mi acciglio "Hai la roba, quindi noi ora andiamo via" annuisco fermamente
"Hai un bel caratterino ragazzina, hai idea di con chi stai parlando?" domanda ma non sembra arrabbiato, tuttavia divertito
"Con uno che si fa chiamare con un falso nome solo perchè il suo gli fa cagare e perché così facendo forse qualcuno crederà che sia un tipo pericoloso" annuisco prendendo Lucas per mano così da andare via, ma gli uomini di Adam si piazzano alle nostre spalle senza lasciarci passare e vedo il biondo sbiancare
"Lasciateli andare, abbiamo quello che ci serve" sorride il capo per poi guardare me, mi sorride per poi farmi l'occhiolino, e poi andare via, verso la sua auto  

Io e Lucas torniamo sulla jeep per poi sfrecciare via.
Cazzo.
"Tu sei fottutamente pazza" grida Lucas ridendo ancora incredulo
Continua a parlare a vanvera senza fermarsi facendomi scoppiare la testa. Ho lo stomaco sotto sopra nonostante non ho toccato cibo tutto il giorno. 
"Lucas, ferma l'auto" farfuglio con una mano sullo stomaco e una sulla bocca 
Scendo subito per poi vomitare lungo la strada, Lucas mi raggiunge preoccupato e mi passa dei fazzoletti che recupera dall'auto. Mi mantiene i capelli e mi accarezza la schiena fin quando non smetto di rimettere. Una volta calmata mi siedo sul sedile lasciando la portiera aperta per far passare aria
"Ok, che ne dici se chiamo i nostri genitori?" propone standomi davanti
"Non ti azzardare, ci ammazzano" scuoto il capo esausta
"Holly, tu stai male e io sono esausto, non riuscirò a guidare fino a casa, ci vorranno si e no tre ore per tornare a New York" sussurra
"Guido io, tranquillo c'è la faccio" annuisco sicura
"Scordatelo" afferma testardo

Io e Lucas ci zittiamo nel momento in cui davanti a noi si fermano due moto puntandoci i fari contro, ma riconosco subito la prima.
Sospiro di sollievo e mi sento più tranquilla ora che lui è qui, anche se so che ora ci ammazza entrambi.  
"Avete la minima idea di ciò che avete combinato?" grida sfilandosi il casco frettolosamente raggiungendoci seguito da Cody che non era di certo meno furente
"Ciao fratellone" ridacchia nervoso Lucas
Mi alzo e scendo dall'auto superando Lucas e andando verso Dylan che è furente, ma si immobilizza quando mi getto fra le sue braccia senza dir nulla. E' più forte di me, mi sento al sicuro con lui e ora sto troppo male per curarmi delle conseguenze, quando sono con lui è come se il dolore dovuto al mio cancro sparisse, anche se so che non è possibile, ma è comunque una bella sensazione. 
Dylan rilassa i muscoli tesi delle spalle, lo sento sciogliersi e finalmente ricambia la stretta circondandomi il corpo con le sue braccia possenti. Mi beo del suo profumo e della sua stretta, e mi sento bene. 

In Another LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora