45. Parker

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"Sicura che non vuoi prendere quest'areo con noi? Potresti divertirti" sorride Dylane sulle mia labbra
"Te l'ho già detto" annuisco con un lieve sorriso mentre lui inizia a baciarmi il collo "ho ancora delle cose da fare qui, non mi va di tornare di già" ammetto 
"Peccato" fa una smorfia per poi tornare sulle mie labbra, come se non ne avesse abbastanza, e sinceramente neanche io 
"Dai vai, gli altri sono già di sotto" poggio una mano sul suo petto allontanandolo appena 
"Ci vediamo nella grande mela?" domanda poi ad un soffio dalle mie labbra e io annuisco con un sorrido lasciandogli un'ultimo bacio 

Usciamo dall'angolo nascosto del corridoio e raggiungiamo gli altri che sono già nella hall con le loro valigie. 
"Sicura di non voler venire con noi?" domanda Mar con un sorriso e io annuisco sicura 
"Non ti adagiare troppo alla vita di montagna" mi punta un dito contro Blaire per poi infilarsi gli occhiali da sole 
"Ma fuori nevica" le ricordo divertita
"E allora?  Si deve essere sempre alla moda" scrolla le spalle per poi abbracciarmi e seguire Lincoln fuori
"E' arrivato il nostro taxi" li informa Andrew per poi farmi un cenno con la mano per salutarmi 
"Ci vediamo a scuola?" domanda Lucas abbracciandomi e io annuisco per poi salutarlo 

In realtà i miei piani sono diversi. Ho mandato un messaggio a papà dicendo che probabilmente sarei rimasta qui tutto il mese di Gennaio. Ho sentito il nonno parlare a telefono con la mamma e ha provato a convincerla che ho bisogno di tranquillità. Ma questo preferisco non dirlo agli altri, soprattuto a Lucas che proverebbe a farmi cambiare idea, e non a Dylan dato che ora le cose vanno bene per la prima volta.
Sinceramente ancora non me la sento di tornare a New York e passare le giornate chiuse in ospedale.

"Ho una cosa per te" esclamo verso Daisy  facendola voltare
"A meno che non sia un bel ragazzo, lascia stare" mormora tristemente 
"In realtà è qualcosa di meglio" annuisco porgendole il bigliettino di carta che apre sconcertata
"O mio dio" grida incredula "non ci credo, sei la migliore" mi abbraccia forte facendomi ridere 
"Hai capito almeno cos'è?" Domando
"Il numero del mio futuro fidanzato" annuisce ovvia
"Non montarti la testa e chiamalo appena arrivi, credo che gli farà piacere" scrollo le spalle sperando che Mose non mi uccida 

  

******

  

La mattina seguente mi alzo presto e faccio una doccia fredda, ho qualche dolore e prendo le medicine regolarmente sperando che passino presto. Mi vesto comoda e raggiungo mio nonno nell'atrio spoglio privo di decorazioni, ma comunque bellissimo e accogliente. 
"Hey" sorrido osservando i numeri turisti lasciare l'albergo, segno che le vacanze sono finite per tutti, tranne per me
"Tesoro ti senti bene?" domanda il nonno uscendo da dietro il bancone con fare preoccupato
"Si, perchè?" sussurro 
"Sembri un cadavere" osserva poggiandomi una mano sulla fronte  
"E che sto morendo di fame e ho dormito poco" mento ridendo per poi andare in cucina per fare colazione
La mattina passa in fretta e verso le 5 del pomeriggio nella hall c'è un gran casino, l'arrivo dei bambini dell'orfanotrofio ha fatto esaltare tutto il personale.

Ci sono circa una ventina di bambini inferiori ai 10 anni e una quindicina di ragazzi tra gli 11 e i 17 anni.
"Ciao" mi sorride una bambina che mi raggiunge sul divano della hall
Ha una maglia rosa con una gonna del medesimo colore e delle calze doppie bianche con delle scarpe azzurre delle winx, ha dei lunghi capelli castani e degli occhi azzurri pazzeschi, credo abbia 5 anni circa
"Ciao" sorrido   
"Tu sei un vampiro?" domanda ingenuamente indicandomi il viso pallido
"Puoi stare tranquilla, non berrò il tuo sangue" le sussurro in via confidenziale 
"Io adoro i vampiri" annuisce e solo ora noto la sua maglietta di Twilight con sopra Edward Cullen
"Io preferisco i lupi mannari" ammetto 

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